Recensioni per
Cigarettes
di EvgeniaPsyche Rox

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/12/14, ore 17:33
Cap. 1:

Io lo so che non ha un minimo di senso recensire una storia pubblicata un bel po' di tempo fa e che quindi probabilmente l'autrice non vedrà mai - sono sicura di aver già letto qualcosa di tuo, non so, credo, immagino andrò a spulciarmi il tuo profilo a breve.
Poi, le mie recensioni sono sempre senza senso. Quindi se l'autrice effettivamente leggerà quello che ho scritto... si, va beh, scusa in anticipo^^
Poi non giro in questo fandom granchè, ma quasi per niente, quindi capirai se non posso in alcun modo essere presa seriamente D:
Ovviamente, la storia mi è piaciuta molto. No, anzi. Non mi è piaciuta quasi per niente.
Frena, questa resta un'indiscutibile recensione positiva, ovviamente. Ma, lo dico sinceramente, ho odiato il tuo Roxas. Non lo so perchè, è proprio una sensazione un po' così, a caso. L'ho odiato forse perchè mi ci sono ritrovata così tanto da farmi un po' male. L'ho odiato perchè l'ho riconosciuto subito. Il suo male di vivere, il suo sopravvivere in un mondo grigio. La sua incapacità a trovarvi un colore, se non quella d'incapparci per caso, allo stesso modo in cui uno schiaccia una cacca per strada o inciampa in un gradino. Sarà stupidissimo da dire, ed altrettanto pretenzioso da parte mia, ma l'ho sentito. E questo è probabilmente solo grazie a te, ed al tuo stile con certe descrizioni che sono a metà fra un calcio nello stomaco, perchè reali, ed una bomba. E poi diciamocelo, eh, io la mia autostima nei confronti di quello che scrivo l'ho persa più o meno alla seconda riga di questa storia.
Dilemmi mentali a parte, sul serio, questo Roxas è così riconoscibile che boh, non sono io, deve forse essere una parte che abbiamo un po' tutti "il male di vivere".
Però alla fine lo fa il passo, no? E forse lo odio anche un po' per questo. Perchè quel mondo piattoso l'ho riconosciuto subito, quella speranza insita nell'andare avanti, riscoprirsi negli occhi di qualcun altro, è esattamente quella che dove sono caduta. No, non la speranza. Probabilmente il passo decisionale. Ha minimamente senso quello che sto dicendo? No ma, oh, questa recensione andava fatta già da un po' e domani parto, non è che potessi rimandare con il rischio di scordarmene!
Quindi, uhm, di nuovo. Complimenti.
Perchè mi è piaciuta un sacchissimo nel non piacermi (?), ed è più o meno la prima volta che mi capita o.o
Va beh, se non si è capito era una recensione positiva!
Wani
 

Recensore Junior
27/06/14, ore 15:38
Cap. 1:

Sai, non ho mai letto una tua storia in tutta la mia vita, sono capitata in questa quasi per caso. Eppure hai tutta la mia stima, perché sei l'unica che fin'ora mi abbia fatto provare emozioni forti durante la lettura. Ti giuro che mi è venuto da piangere. Hai uno stile magnifico! Ho letto molte altre storie che sono state scritte con altrettanta cura, ma quelle avevano sempre un non so che di irreale, cose che nella vita di tutti i giorni non sarebbero mai potuto succedere. Erano state arricchite con fantasie. Non mi sono dispiaciute, anzi, ma anche se riuscivo ad immedesimarmi perfettamente nel protagonista, c'era sempre quel qualcosa di fuori luogo che mi ricordava che era solo una storia, che mi riportava alla vita reale. La tua invece, è maledettamente vera, tutto ciò che c'è scritto si potrebbe incontrare durante la vita. Anche qui, ci sono entrata dentro come niente, ci sono praticamente scivolata, ma con la differenza di essermi ritrovata, sì, in una vita diversa dalla mia, ma non impossibile. Penso che, infondo, anche il fantasticare sia una specie di droga, se si inizia non si finisce più. Quando ci entri, è tutta felicità ed euforia, ma non appena quel momento finisce, piomba la tristezza, la consapevolezza che quei pensieri non hanno nulla a che vedere con la realtà... un altro modo di barare, insomma. Ok, non mi so esprimere come vorrei. In ogni caso ti vorrei ringraziare... non so il perché, ma sento il bisogno di farlo. Grazie :)

Nuovo recensore
26/04/14, ore 15:07
Cap. 1:

Leggo storie su Efp da praticamente un anno e ho deciso di iscrivermi ora soltanto perchè volevo recensire qualche tua storia: ne ho lette tante e ho visto come sei migliorata nel corso della tua carriera da autrice. Si vede che ci metti passione in quello che scrivi perchè il risultato finale è davvero eccellente e questa storia ne è la dimostrazione. Con questa fic hai raggiunto una maturazione degna di nota Evgenia ;) -scusa se mi prendo la confidenza di chiamarti per nome
Di solito leggo delle storie sulla ship SoKai ed è strano che mi piacciano tanto le tue fic perchè il personaggio di Kairi compare pochissimo e l'AkuRoku non mi fa impazzire... sarà che rendi i personaggi troppo bene.
Questa storia è forse la più bella in assoluto perchè mi ha commosso. Ci sono tante frasi che vorrei citare, vorrei anche soffermarmi sui personaggi, su certe scene ma davvero non ci riesco perchè ho paura di rovinare la bellezza di questa storia.
Volevo solo farti sapere che mi sono innamorata del tuo stile :)

Recensore Veterano
25/04/14, ore 16:48
Cap. 1:

Sono tornata anch'io dopo un bel periodo di assenza, e non sai che gioia è stata vedere che anche tu hai battuto un colpo e ti sei fatta sentire di nuovo, con il tuo stile, le tue storie e le sensazioni che imprimi nelle parole che scrivi! 
Che dire, come al solito - ormai è una formula fissa - il testo è preciso. Mi sono trovata immersa in un'atmosfera grigia durante tutta la storia, ho perfino sentito anch'io l'odore di pioggia. 
I personaggi che Roxas ha incontrato sono stati la cosa più interessante e che più mi ha colpito. I loro colori, il loro simbolismo, le tracce che in qualche modo hanno lasciato su Roxas (alle quali, secondo me, lui doveva prestare più attenzione, osservarle, studiarle per trarne degli spunti, per scoprire anche un po' più se stesso, perché no? Il modo migliore per conoscersi è provare a conoscere gli altri, forse.). 
Di Naminé mi è piaciuta la sua freschezza, la spontaneità, il suo essere abbastanza matura e i suoi occhi che guardano avanti con speranza. Xion mi ha colpita la sua profondità, espressa senza il bisogno di parole, è stata un misto tra malinconia e calore. 
Anche la madre di Roxas ha avuto un certo impatto. Oppressa dalla sua vita che - praticamente - non è sua, si trova costretta a rimanere chiusa e in silenzio, la "sua" famiglia composta da estranei... Trovo che la sua situazione sia devastante, non si è realizzata ed è rimasta "incastrata" in quella situazione. Ma vedendo Roxas si scuote un pochino, prova a rimettere insieme i pezzi, prova a dare una spolverata di calore e accoglienza, per lo meno. Mi sarebbe piaciuto moltissimo che Roxas si fosse aggrappato a quella flebile idea e che avesse cercato di ingrandirla e renderla un po' più concreta, che le cose in questo modo probabilmente sarebbero andate in un'altra direzione? Un po' più luminosa, forse? Non ne ho idea.
E poi c'è Axel, che ha travolto Roxas e con sé l'ha trascinato in una tavolozza di colori, è riuscito a salvarlo. Ma anche lui ha una sua vita, che lo ha portato a dividersi dal biondo. Personalmente Roxas avrebbe dovuto fare tesoro dei momenti passati con Axel e impararne il significato, trarne l'essenza. 
Alla fine Axel è tornato. Non ho idea di come le cose si potrebbero svolgere, ci sono modi estremamente differenti, opposti. 
Spero che in quella fine sospesa nell'aria possa nascondersi un po' di felicità. :3 

Brava come al solito, Ev'. Un abbraccio forte!

Recensore Junior
21/04/14, ore 17:34
Cap. 1:

Wow.
Aspetta, no.
Wow.
Ecco, così va meglio. O forse W O W, got it memorized? *Axel made ON*


Sei tornata in grande stile, non c'è che dire. Se per puro caso la cara e vecchia Erika dovesse rende tutte le storie anonime io riuscirei comunque a riconoscere le tue storie. No, non per la lunghezza, ma per il tuo stile, per le tue descrizioni così vive e particolari... Sono la cosa che più mi colpiscono di te.
Ti faccio qualche esempio: Aveva le iridi marroni e piene, piene di vita, anche se sbagliata: era un suo coetaneo, eppure pareva aver già visto metà del mondo senza mai superare il confine della città.
Quelle iridi avevano un luccichio furbo, dicevano chiaramente ''Io ne so più di te'', e non brillavano tanto sotto la luce del sole (Anche perché esso pareva essersi scordato dell'esistenza di quel luogo; lasciava sempre il posto alle nuvole e alla neve), bensì sotto la luce della televisione, delle lampade a neon e della discoteca.
Brillava di una luce artificiale che però era piena in qualche modo, era sbagliata, ma pur sempre di luce si trattava. Era la luce della vita vera, perché lì il sole non c'era, e bisognava andare a cercarsela la luce, con le proprie mani, i propri occhi, già in giovane età.


O ancora:
Aveva gli occhi blu, i capelli corvini a caschetto e lo guardava allo stesso modo con cui si guarda un quadro triste che ti rappresenta; la malinconica consapevolezza di non essere soli mista ad una fitta sensazione di imbarazzo, come se qualcuno fosse improvvisamente piombato nella tua stanza proprio mentre sei completamente nudo.


Le tue descrizioni sono una bomba allo stomaco. E non sto parlando del pranzo di Pasqua che devo ancora digerire...
Questa storia è stata molto... Molto forte. Hai già scritto storie in cui hai toccato molti temi (Vedi la clinica della tua famigerata long) ma questa forse è ancora più forte. Non è facile destreggiarsi in simili temi. Mi pare di aver capito che questa storia è ambientata in un passato (anche se non lontanissimo) dove comunque l'autostop è più naturale. Lo so perchè mio padre è il primo ad averne chiesti molti mmmm..
Hai reso l'ambiente molto molto bene ed è bello sapere che c'è ancora gente che scrive davvero con il cuore in questo fandom. Sei la nostra piccola speranza!
Auguri di buone feste!

Nuovo recensore
21/04/14, ore 14:35
Cap. 1:

EEEEEEVVV'!
io... io ti credevo morta! Stavo pensando davvero di scriverti un messaggio privato ma mi vergognavo molto e avevo paura di sembrare scema..ma hai lasciato tutte le tue storie incomplete e mi dispiaceva soprattutto per Gloomy e Insidie TT__TT
spero che le aggiornerai presto...
però almeno ti sei rifatta con questa bellissima (e lunghissima!) storia!
wow mi ha lasciata veramente... senza parole non so spiegare bene le emozioni che ho provato...
Penso di capire un pò Roxas, con amici che non fanno altro che fare casino, bere, fumare... E alla fine purtroppo si è lasciato trascinare anche lui, anche se per motivi diversissimi. Hayner lo fa per divertirsi Roxas perchè cerca la felicità, giusto?
Poi l'incontro tra loro due mi è piaciuto tanto! Ci sono rimasta proprio male quando si sono divisi a sedici anni,pensavo che sarebbero rimasti amici per sempre... Ma è un bene che Roxas non abbia seguito subito Hayner altrimenti non avrebbe mai rivisto Axel.
E a proposito di Axel ma si può sapere che combina? Prima fa l'uomo amorevole e sentimentale, cura Roxas,cerca di farlo riprendere quando è drogato,lo porta in spiaggia e poi che fa? Lo molla lì d'estate senza pensarci due volte?! Avrei voluto rompergli il cranio dalla rabbia! Ma non lo capisci che ormai Roxas è stracotto di te?! (E chi non lo sarebbe!!)
Certo anche il padre di Roxas si fa odiare: è strano, un pò se ne frega dei figli (Li fa andare da soli a scuola prestissimo), lascia fumare Roxas e lo lascia uscire, poi se va male a scuola gli urla contro di tutto... Credo che la situazione familiare di Roxas ha contribuito a farlo stare male.
La scena dell'autostop con Xigbar che porta Hayner e Roxas al bosco è bellissima! Mi è piaciuto tutto di questo storia veramente! Sei un mito Ev ma continua anche le altre storie!

Caix

Nuovo recensore
21/04/14, ore 13:52
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Non so nemmeno da dove cominciare talmente tanto forte è stata questa storia per me.
L'autrice Evgenia non ha scritto un racconto, una fan fiction, ma un libro, se posso permettermi. Se non fosse stato per il computer avrei pensato davvero di leggere un libro. Un libro che merita molto meglio di tante altri scritti che si vedono in giro.
Non ho pianto soltanto perché ho provato emozioni troppo contrastanti, troppo forti, ma durante tutta la storia ho sentito davvero delle sensazioni fortissime perchè mi è sembrato di rivedere parte di quel disagio che ho provato all'inizio della mia adolescenza: quella continua sensazione di vuoto di non essere in grado di sentirsi a casa.
Leggere questa storia mi ha davvero riportato alla mente tantissime sensazioni che pensavo di aver nascosto per sempre dentro me.
Hai sicuramente talento cara Ev', ti prego di non sprecarlo.
Lo stile è perfetto, inutile soffermarsi sulla punteggiatura o sugli errori inesistenti.
Tu hai anche la capacità di raccontar,e di saper raccontare e di rendere più reali situazioni che già lo sono.
Ho visto per davvero tutti quei personaggi: lo zio Bern e le sue storie sui fantasmi, Xion la ragazza muta, il trasgressivo Hayner, Naminè pronta per il futuro, Sora che sperava di salvare Roxas, Axel che chiaramente aveva attirato tanto Roxas perché pur essendo un uomo era felice, in pace con se stesso. e questo aveva turbato il protagonista perchè fin dalle scuole medie lui aveva coltivato in sè l'idea che l'età adulta fosse qualcosa di negativo, come il lavoro, il futuro.
E Roxas, il protagonista, si trovava in mezzo a tutto questo, ma intanto si sentiva emarginato, non apposto con l'ambiente.
La storia poi è ricca di messaggi, di simboli nascosti che devi rileggere per cogliere: come la scoperta finale che le storie dello zio Bern non erano inventate (E questo mostra un po' che l'infanzia è solo un'illusione) o Hayner e la sua guerra immaginaria.
Ogni personaggio toccava e interagiva con il protagonista in modi diversi: Hayner, come hai detto tu gli mostrava modi diversi anche se sbagliati per sfuggire dal mondo (Il fumo, la droga, i concerti, la discoteca, l'alcool), Xion rappresentava l'essere ancora più sfortunata (e questo si rifa un po' al suo destino nel videogioco stesso), Naminè il futuro e Axel una speranza che però sembra non destinare troppo.
E alla fine Roxas sembra coltivare l'idea che forse non è colpa del mondo, è lui che è fatto così e basta e non ci può fare niente.
Spera che scappando la situazione possa cambiare perchè comunque è testardo e non vuole arrendersi in quella città.
Anche gli ambienti mi hanno colpito moltissimo, gli odori contrastanti, la pioggia di sottofondo come sempre e le sigarette erano un elemento perfetto per tutto il racconto.
Questa storia è un mondo e secondo me merita davvero di finire tra le scelte.

Recensore Junior
21/04/14, ore 12:41
Cap. 1:

E menomale che questa storia avresti dovuto pubblicarla Venerdì, eh Evy? ;))
ma è inutile che ti ripeto le stesse cose tanto ti perdono sempre per i capolavori che sforni... E a proposito, sai cosa ho notato? Più sono lunghi i tuoi periodi di astinenza di scrittura più alla fine sforni storie chilometriche :')
E poi vieni a lamentarti da me di quanto sia palloso correggere e rileggere. Cazzi tuoi, tanto io devo solo leggere e dirti quanto sei brava.
Il bello di te non è che resti brava: è che MIGLIORI. Migliori di storia in storia, tocchi argomenti diversi e ti metti nei panni di situazioni e di personaggi con una storia sempre diversa, più complicata.
Hai tessuto un racconto fenomenale degno di un libro: la storia di Roxas è completa, hai scritto completamente il suo sentirsi fuori posto in tutti i luoghi. A scuola, in famiglia, con Hayner...
Hayner poi... In questa storia qualcuno avrebbe potuto odiarlo perchè è quasi ''colpa sua'' se Roxas ha iniziato a fumare, bere e sniffare. Però secondo me è un personaggio perfetto: non si sa se anche lui è alla ricerca della felicità,sicuramente si fa meno complessi di Roxas,però anche lui cerca di scappare dalla realtà e alla fine ci riesce. Quando ha chiesto a Roxas di seguirlo ho sperato che dicesse di sì e che saltasse in macchina pure lui.
Secondo me è rimasto perchè sperava di vedere tornare Axel (Ma quanto è stato stronzo poi?). E alla fine è tornato anche dopo un anno...
L'idea dei microcapitoli per ogni personaggio poi è bellissima ;))
Credo che andrò a rileggere Insidie Interiori perchè mi manca tanto l'aggiornamento di quella storia. Spero che tu ti riprenda!
Ciao Evy cara stai su!

Nuovo recensore
21/04/14, ore 12:11
Cap. 1:

Posso barattare il bacino e la stretta di mano con un mega uovo di Pasqua? -non ha ricevuto neanche un briciolo di cioccolata perchè è a dieta-
Io non ho sentito per niente la lunghezza della storia perchè mi sono completamente tuffata in questo mondo così.. realistico. E' incredibilmente realistico e... Io di solito DETESTO i racconti realistici, preferisco il fantasy, la fantascienza, per allontanarmi dalla realtà ma questa fic mi ha rapita.
Ho sentito pizzicare gli occhi da quanto le sensazioni di Roxas erano reali... E i personaggi, tutti con una loro storia... Una più toccante dell'altra...
Scusa se la recensione non sembra avere né capo né coda ma sono veramente scossa.. Soprattutto la parte di Xion è quella che forse mi ha più colpito: la sua descrizione, il bar, Riku (E non lo avevo mai immaginato insieme a Xion!), il padre....
Questa storia è magica. Sembra assurdo perchè è realistica ma al tempo stesso è magica.
Sono contentissima che tu sia 'tornata'. Devo recensire altri tuoi lavori ma mi sa che dovrai aspettare... Però ci tenevo troppo a lasciare un commento per questa perchè è stupenda.
<3

Recensore Junior
21/04/14, ore 10:14
Cap. 1:

Io io! *Alza la mano verso di te*
io ho letto tutta la storia e ho intenzione di rompere per dirti che ne penso!
iniziambo bene dai :va nelle preferite!
xke?
xke é bellissima é anche se é lunga si legge tutta d'un fiato!
di solito faccio delle recensioni solo perché mi fa molta pena vedere ff senza commenti ma la tua sarà impossibile che ne resti priva, data a tua bravezza (...?)
quindi recensisco perché te lo meriti punto!
quello che mi é piacuto di più é che hai dato uno spessore diverso a ogni personaggio della storia, quasi fossero reali!
ogni personaggio che nella vita di Roxas sembra riflettere il suo vero io...
e con Axel, rappresentante di quella piccola parte di se che vorrebbe vivere "con un altra luce negli occhi".
a questo propositi ti faccio i complimenti per questa tua espressione, che hai usato spesso nella parte della sala giochi.
la gente che negli occhi riflette una luce artificiale...
é semplicemente bellissima e quasi poetica!
La mia scena preferita però e stata tutta la parte della spiaggia.
Naminė...cosi misteriosa e bella,che terrorizza Roxas con quelle domande del futuro che lui tanto teme di incontrare...
Lei che disegna il mare dentro gli occhi blu di Rox.
E quando Axel ha detto di dover partire mi si é stretto il cuore!
mi sono sentita davvero coinvolta dalla tua storia!
quando Hanyer (non so mai come si scrive é un personaggio che odio troppo!)
é partito e ha chiesto a Roxas di segurlo ero li che urlavo -No non farlo Roxas hai promesso ad Axel che lo avresti aspettato!-
meno male che ero in casa sola altrimenti....sai che figure?
ultima ma non meno importante ho adorato Xion che, causa impossibilità di parlare, si dichiara con una lettera.
A Roxas o Riku non importa!
ok basta credo che tu abbia capito!
spero di aver lasciato una recensione degna della storia!
sappi che ti tengo d'occhio <3<3
ciao :) e ancora complimenti <3