Ho appena iniziato a girare questa sezione e mi sono già classificata come masochista perché ho letto due storie in croce che parlano dell'infanzia più che altro di bip di Tobias. Credo di aver cominciato male, molto male, ma se una storia è scritta bene la leggo aldilà dell'argomento - che possa emozionarmi, innervosirmi o segnarmi a vita. Una cosa che devo dire, prima di dimenticarmene, è che hai reso benissimo l'idea del momento e non sono arrivata alla fine con le mani nei capelli e trecendo insulti rivolti alla tua persona. Anzi, mi hai coinvolto forse troppo nella vicenda, perché non esaspera in alcun modo. Ma sto anticipando cosa da dire dopo, perciò andiamo con ordine. Nelle mie recensioni valuto tutto, da introduzione e grafica a grammatica; da stile personale a idee e trama. Se dovessi dire qualcosa di fastidioso non esitare a farmelo presente - il problema è che quando commento una storia rimango forse eccessivamente distaccata, ma non è nelle mie intenzioni far sentire a disagio gli autori. Anzi, se proprio non se lo meritano, voglio solo lasciare un commento che li renda soddisfatti del loro stesso lavoro. E che altro? Dopo queste precisazioni posso spiegarti il perché della mia presenza qui e della lettura della tua storia.
L'argomento di base mi ha forse incuriosito per primo, come ti ho detto prima. L'introduzione è molto breve e dritta al punto, ma basta a dare un'idea di quello che l'autore può trovare nella shot. E' importante che quelle poche righe rivolgano l'attenzione su un determinato concetto. L'impostazione è ovviamente accettabile e il carattere, così come la grandezza, pertinenti e agevoli a una buona lettura. Quindi ottime scelte per l'apparenza. Sulla grammatica dico una cosa che non potrei spiegare in altro modo: non ho trovato un solo errore. Davvero, nemmeno uno, e ogni volta che mi capita non posso che sorridere di soddisfazione anche se la storia non è mia. L'assenza di imperfezioni contribuisce a dare al lettore un'idea della storia anche maggiore, così come di chi l'ha scritta. A questo si aggiunge che i periodi li hai scritti alla perfezione, molto bene, e l'introspettivo presente nella storia colpisce nel modo giusto. Io personalmente sono stata rapita dalla vicenda e mi sono sentita parte di Tobias; ho avvertito il suo dolore e verso la fine tremavo, davvero. Mi hai fatto partecipare a quello che hai scritto ed è una qualità che non devi assolutamente perdere perché, la capacità di coinvolgere in questo modo i tuoi lettori, in pochi la possiedono. Perciò continua a lavorarci perché non potrei essere più entusiasta di così per questa One shot davvero perfetta.
La trama, barra vicenda, che hai scelto non posso dire che è bella - un bambino che viene maltrattato; sembrerei pazza. E' bello il modo in cui l'hai affrontata, con freddezza e realtà. Dal punto di vista di un bambino hai usato la giusta dose di paura e innocenza, ma anche di realtà, senza trovare un modo per raccontarla che fosse stupido o irreale. E' stato tutto molto verosimile e, per questo, stupefancete. Sono patetico. Sono cattivo. Non valgo niente. Sono orribile. Sono sbagliato. Tobias. Disciplina. Merito di essere punito. Merito di essere picchiato. Uno come me se le merita tutte, queste cose. Questo susseguirsi di pensieri che mi ha lasciato col fiato sospeso e parte della mente del protagonista. Io davvero, sono molto soddisfatta. Il finale, la calma - in questo caso - dopo la tempesta, è stato come l'accettare che non ci sarà una via d'uscita al momento e anche questo l'hai reso veramente bene.
Dopo tutto ciò presumo di averti fatto intuire quando la storia mi abbia colpito. Quindi devi esserne soddisfatta perché è molto bella e hai uno stile sciolto e piacevole da leggere. Ti faccio ancora tutti i complimenti possibili ed è stato un gradissimo piacere lasciare questo commento. Un bacio.
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