Recensioni per
ululando alla luna
di Madonna Black

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
06/07/14, ore 16:04
Cap. 1:

Di solito non leggo fan fiction. La maggior parte di quelle che trovo online, e sopratutto su questo sito, sembrano sempre scritte da persone che non hanno la minima idea di cosa voglia dire "scrivere", con una proprietà di linguaggio a dir poco scadente e con ancor più scarse capacità. Ma forse la cosa peggiore è che, nella stragrande maggioranza dei casi, si trattano sempre delle stesse storie trite e ritrite su improbabili accoppiamenti di personaggi principali della saga. Il che va bene per una persona a cui piacciono questo genere di cose, per me un po' meno. Quindi forse le mie recensioni partono con una buona dose di pregiudizi. Me ne dispiaccio, ma non sono il tipo che apprezza lo stravolgere una serie solo per un capriccio, un voler vedere "come sarebbe andata", sopratutto se questo non è supportato da motivazioni perlomeno sensate. 

Però mi ha sempre affascinato la parte relativa alle storie non scritte, a quei momenti di vuoto che l'autore non ha mai descritto, alle storie che si svolgono all'ombra della trama principale. 
Forse per questo, complice anche il titolo che mi ha fatto capire di chi si stesse parlando, ho deciso di leggere questa FF. 
Leggere. Un parolone. Diciamo che sono riuscito a leggere il prologo, quasi tutto il primo capitolo, spezzoni del secondo e qualche parola presa qua e là dagli altri. 
Illeggibile. Sotto ogni punto di vista. Adesso analizzerò comunque i vari problemi. 
Di sicuro la cosa che si nota di più è lo stile con cui scrivi, sgraziato, rindondante in alcuni punti, ti concentri troppo sui dialoghi, ma quelli che scrivi sono piatti. I personaggi esprimono quello che devono dire, ma non sono né realistici né brillanti. C'è molta differenza fra i due tipi di dialogo che ti ho citato: il primo potrebbe avvenire tranquillamente fra due persone anche nella realtà, ma forse per questo, se non supportato da una buona carica di descrizioni a smorzare il tutto o da analisi psicologiche del pesonaggio, può risultare (e alla lunga risulta) noioso. 
L'altro invece è un dialogo che difficilmente potrà avvenire nella realtà, ma che al contrario del primo è piacevole da leggere: scorre rapido, coinvolge il lettore, lo catura, quasi, fra le sue parole, spingendolo ad andare avanti. 
I dialoghi dei tuoi personaggi fanno venire le lacrime. Ci sono alcuni momenti in cui non sono male, lo devo ammettere, ma in molti casi sono semplicemente parole buttate lì. Danno quasi l'idea che tu non abbia nemmeno riletto quello che avevi scritto (men che meno ad alta voce) per vedere se i discorsi tornavano. Ti do un consiglio, dato che inserisci moltissimi dialoghi all'interno dei tuoi testi, rileggili ad alta voce. Ti renderai subito conto di quello che ti ho detto. Le frasi si accavallano, alcune sono troppo lunghe, altre risultano impronunciabili perché troppo contorte. Fra le altre cose ho notato alcuni errori a livello di scrittura, come l'utilizzo del testo in maiuscolo per indicare ch qualcuno sta urlando (cosa sbagliata, che sì, la rowling usa, ma che comunque rimane sbagliata e brutta a livello stilistico e visivo) 
A questo poi ci si aggiunge una "visuale ballerina". Passi da un punto di vista all'altro senza un'apparente logica, almeno per quello che ho potuto notare. Nel banchetto ad esempio (che non sono riuscito a leggere tutto, me ne dispiaccio, ma a metà i miei occhi stavano implorando pietà) ho visto che hai scritto qualcosa come "Beh, lui mangiò porzioni per un operaio bulgaro" vado a memoria, non so se sono le esatte parole. Questo potrebbe andare bene se la storia fosse narrata interamente dal punto di vista di una persona familiare con gli operai bulgari. Messo così è solo un paragone che la maggior parte dei lettori non capiranno (gli operai bulgari mangiano di più di quelli inglesi? Non ne ho idea, sinceramente). 
Ci sarebbe davvero tanto, troppo forse, da dire a proposito del modo in cui scrivi, ma sinceramente non ho la voglia di fingere di essere interessato a correggerti e trovare tutti gli errori coe ho fatto in altre recensioni, sforzandomi di ignorare quella vocina nella mia mente che mi diceva che dovevo smettere di scrivere in maniera così educata e di perdere la maschera dell'ipocrisia (che -devo ammetterlo- ancora in minima parte indosso).
Passiamo quindi alla cosa che forse più mi ha dato fastidio in questa FF. Non solo perché tratta di uno dei libri che più ho amato leggere, ma sopratutto perchè parla (credo, a giudicare dal titolo) di quello che forse è in assoluto il mio personaggio preferito nella serie. 
Sembra che tu abbia solo un'idea generica di cosa sia Hogwarts e di cosa parli Harry Potter e dei suoi personaggi. Al primo anno hai fatto lanciare schiantesimi ai tuoi PG, nonostante siano incantesimi da quarto anno (più o meno, vengono citati per la prima volta in quel libro, e sopratutto sono programma extrascolastico, dato che Harry li studia in virtù del fatto che si deve preparare ad affrontare la terza prova del torneo tremaghi), ma non solo. Fai partire i quattro malandrini come quasi amici di vecchia data, quando viene espressamente detto che lo diventano ai tempi della scuola, fai attraversare alla madre della tua protagonista (una babbana) la barriera del binario 9 e 3/4, non oso immaginare che cosa hai fatto a R. J Lupin. 
Questa non è una fan fic, ma purtroppo, per rispettare le regole dei commenti, non posso esprimere appieno quello che penso. Mi limiterò quindi a rispondere alla domanda che hai posto alla fine del primo capitolo: no. Secondo me non devi continuare, o perlomeno, di certo non continuando così. Non perché stai rovinando una storia che a me personalmente piace, quella sarebbe solo un'infantile quanto sciocca mia volontà, quanto per il fatto che ti mancano le basi per riuscire a scrivere qualcosa degno di essere letto. Migliora lo stile, leggi di più, informati su come si scrive. Non ho la presunzione di dire di essere un bravo scrittore, anzi, probabilmente ci sono persone che delle mie storie direbbero peggio di quello che io ho detto della tua, ma ritengo di essere, perlomeno, un bravo lettore, di capire quando una storia è scritta bene e quando è scritta male. 
E questa è scritta male.