Non è niente male..forse intrisa di una drammaticità alla.."Incompreso" se mi permetti l'espressione. Ben scritta e sotto molti aspetti assume un tono decisamente drammatico...solo ( almeno a mio parere) addolcita da un po' di "pietismo" che mi sà di irreale. Comunque è una bella storia di amicizia, sentimento che ci insegue perfino dopo la morte, leva capace di sollevarci verso i nostri sogni più arditi. P.S:Mi sarebbe piaciuto sapere se il libro in testa al prof. poi lo hanno tirato!!! E se Neji qualcuno lo ha spedito in galera...magari nella cella col bastardone! >,>

Grammatica e sintassi: 4
IC e caratterizzazione personaggi: 4
Originalità: 7
Stile: 6
Grado di Angst: 13
Totale: 34/55
Media: 32.7

Idea molto valida, che mi è dispiaciuto dover penalizzare per la punteggiatura pessima e il pesante OOC.
Mi è piaciuto molto come hai reso l’AU, l’idea di un Naruto rockstar, maltrattato è assolutamente Angst, mi attirava molto… peccato, davvero peccato per l’OOC che ho trovato proprio fastidioso, quasi sconfinante nel bashing. Le scene Angst non mancavano, ed erano molto ben fatte, la vicenda umana mi ha quasi commosso… mi è davvero dispiaciuto dover penalizzare questa fanfiction.

Blackie.

Grammatica e sintassi: 4/10.
IC e caratterizzazione personaggi: 5/10. OOC grave sulla maggior parte dei personaggi.
Originalità: 7,5/10
Stile: 6/10
Grado di Angst: 9/15
Totale: 31,5/55

Questa è una fan fiction che aveva delle buone credenziali per arrivare più in alto. L’angst non mancava di certo, ma ho dovuto abbassare i voti su altri punti. Purtroppo sono presenti degli errori a livello grammaticale, e nella seconda metà della storia la punteggiatura è stata messa davvero male. E mi dispiace, perché sono convinta che sarebbe bastata una rilettura in più per ovviare il problema. I personaggi sono davvero molto OOC: Naruto, come lo conosciamo noi, è un ragazzo tenace, che non molla, che trova sempre la forza per rialzarsi; qui, invece, è tutto l’opposto, così come Neji che ha un ruolo malvagio piuttosto ingiustificato. Lo stile è un po’ acerbo, ma nel complesso non è male. In quanto all’originalità, l’idea non era malvagia, anzi, questa storia mi è davvero piaciuta; in certi punti mi sono davvero commossa, anche perché l’introspezione era proprio ben fatta e la sofferenza del protagonista era palpabile.

El*