Recensioni per
L'eterno ritorno dell'eguale
di Nero inchiostro

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/06/14, ore 15:34

Ciao! Premetto che ho letto solo parte della presentazione personale che hai messo qui sulla tua pagina di EFP, eppure, nonostante questa rapida occhiata, mi sembra di conoscerti da sempre. So che molto spesso questa appare come una frase fatta e scontata, ma leggendo le tue parole mi sono sentita in qualche modo compresa, come se le avessi scritte io stessa. So quanto possa essere di aiuto la scrittura in periodi difficili e oscuri, e so quanto possa essere allo stesso tempo una prigione di cui non si riesce mai a conoscere i limiti. Abbiamo spaventosamente molte cose in comune: una passione per gli scritti e le emozioni drammatici, una natura piuttosto silenziosa e riflessiva e inoltre l'indecisione per le scelte riguardanti il futuro. Forse è per questo che in una giornata afosa di giugno, mentre sotto al mio computer il libro che dovrei continuare a studiare scalpita in attesa di essere aperto, a meno di due settimane dall'esame che devo affrontare, me ne sto qui a recensire quella che è la flashfic più interessante e sconvolgente che io abbia mai avuto la fortuna di leggere. Amo la filosofia e in particolare l'autore che hai deciso di onorare con questa splendida storia. Nonostante mi trovi in disaccordo con metà di ciò che dice Nieztsche , credo che rimanga in ogni caso uno dei filosofi più affascinanti di sempre. E tu sei riuscita a ricreare quella follia consapevole che caratterizza lui e il suo pensiero. Le tue parole sono semplicemente sconvolgenti. Chissà quante volte ho pensato: "vorrei che quest'istante durasse per sempre"; è una frase che spesso entra nella nostra mente allorquando il momento che stiamo vivendo è talmente bello che la paura di doverlo lasciare ci rattrista. Ma mai mi ero soffermata sul fatto che se ogni istante si ripetesse uguale in eterno la follia diventerebbe padrona della mia testa. Mi hai sconvolto, letteralmente, e le immagini che hai riportato qui attraverso le tue parole sono perfino troppo familiari per me.
Uno dei doveri cui dovrebbe investirsi uno scrittore è quello di abbattere tutte quelle verità assolute senza le quali noi poveri mortali perderemmo la strada verso casa. E invece qualche volta bisognerebbe dare uno scossone alle convinzioni che sanno di muffa e che inaridiscono lo spirito.
Complimenti, sei stata dinamite e non posso che esserti grata. 
A presto, spero.
Sara