Contro la brevità in sè io non ho mai avuto nulla, anzi, tendo ad apprezzare (se non adorare) gli scrittori che in due righe riescono ad esprimere quello che io, ahimè, saprei rendere solo dopo un fiume di parole.
A mio modestissimo parere, però, questo non è il caso di una brevità "positiva".
Una ventina di frasette, alcune anche che non denotano una particolare musicalità (leggasi: "stridono"), come il pensiero di Ted - che mi suona malissimo-, "essere finalmente in privacy" e "aver abbastanza denti nella bocca" (dove altrimenti dovrebbero trovarsi i denti, scusa? :D), non sempre bastano a dare vita ad un contenuto significante.
Un quadretto tenero perchè non ha possibilità di essere altrimenti, certo, ma piuttosto insipido.
Mi è piaciuta solo la chiusa, anche se ti segnalo che la grafia di "finora/fin ora" con l'apostrofo non è più accettabile, benchè Dante a suo tempo ne fecesse ampio uso (>>>http://www.treccani.it/enciclopedia/finora-o-fin-ora_%28La_grammatica_italiana%29/)
L'idea in sè è buona e spero che andrai avanti, confidando in maggiore sostanza nei seguenti capitoletti.
Ogni eventuale refuso nellla recensione sarà corretto quanto prima :)
Phantasia
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