Recensioni per
Anche oggi, niente è esistito
di thyandra

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/02/15, ore 22:16

Ciao, a volte ritorno! >_<
Dopo aver letto il retrace 93, insieme all'assurda tristezza e alla desolazione che mi ronzavano intorno (T.T), ho iniziato a provare anche una lieve sensazione di speranza. Se davvero nell'universo di Pandora esiste il ciclo dei cent'anni, ho iniziato a sognare che, magari con un destino un po' più fortunato, questi tre potessero incontrarsi di nuovo. E quindi eccomi qui XD
Abituata a vedere Break nell'universo del manga, leggerlo nei panni di un prof di Filosofia è stato davvero curioso, sia perché a poco a poco mi sono resa conto di quanto quest'immagine gli calzasse a pennello (ce lo vedo a porsi domande sull'esistenza XD), sia perché, sono sicura, riuscirà a mettere un po' di "suo" anche negli argomenti più seri, basti pensare al segnalibro a forma di lecca-lecca >.<
Le sue riflessioni mi hanno interessata fin da subito; era strano vederlo muoversi attraverso un mondo pacifico, immaginarlo osservare gli altri con entrambi gli occhi, pensare che non avesse il suo solito colore di capelli, ma il tuo studio è stato davvero curato, riuscendo a filtrare la sua personalità sebbene l'apparenza fosse diversa.
Poi, ho visto Reim (che lodo ogni giorno di più) come una sorta di colonna portante, compagno affidabile che fosse in grado di guidare Xerx/Tyler senza che lui se ne accorgesse nemmeno, prima di quel giorno. Sempre così gentile, paziente e comprensivo il caro Reim (di cui ho particolarmente apprezzato la scelta del nuovo nome *_*).
Vedere Sharon è stato il colpo di grazia! Mi stavo quasi commuovendo nel poterla finalmente immaginare adulta, libera dal vincolo del contratto che le aveva impedito di crescere, e allo stesso tempo mi sono sentita dispiaciuta per lei, che per molto tempo si è limitata ad osservare Break e Reim da lontano, senza poter fare un passo avanti.
Ho adorato le riflessioni di tutti e tre i personaggi, e il loro legame con il passato. Consapevoli di quanto fosse doloroso, ma allo stesso tempo incapaci di lasciarlo andar via. Ognuno per un motivo uguale ma diverso, semplicemente per poter coronare quella felicità che cento anni prima era stata loro negata.
E ho anche adorato il sorrisetto di Xerx quando ha detto "Quell'espressione corrucciata non ti si addice, Reim-san." *_*
Davvero una bella fanfiction, che analizza un possibile futuro, che, spero per loro, possa essere felice.
Il finale in sospeso è stato un brutto colpo, ho pensato "Ma non può finire così!!" XD, ma poi mi sono resa conto che la parte cruciale della storia era stata il momento in cui Xerx aveva ricordato tutto. In fondo, quando si incontreranno dopo che Sharon avrà varcato quella soglia, sarà come se "niente fosse esistito", come se quei cento anni non ci fossero stati: dovranno iniziare da dove la storia si era interrotta, non da capo ^^
Un'altra cosa che mi è sicuramente piaciuta è stato il fatto che per una volta fosse Xerx (che in Pandora sa sempre tutto) il più "lento" a ricordare, quello da aspettare: per una volta sono stati Reim e Sharon ad anticiparlo, sperando pazientemente che tornasse anche lui.
E, che dire, spero tanto che dopo questo secolo di separazione non si separino più ^^
E' stato un piacere leggere questa piccola opera. Sempre i miei complimenti, a presto!! :)

Recensore Veterano
13/05/14, ore 20:44

Ahh, non riuscivo davvero a togliermi dalla testa questa shot!
Quando ho visto che avevi pubblicato una nuova ff su Pandora Hearts, ho pensato "Damn yeeessss!"
Ho sperato ardentemente che fosse su Elliot, ma quando ho scoperto la trama i miei occhi hanno sbarluccicato allo stesso modo.
In primis, vorrei sottolineare ancora che sei una persona molto coraggiosa e molto capace: scrivere una AU richiede un bel po' di lavoro ed attenzione, dato che vanno "ri-adattate" le personalità dei personaggi, ma ancora una volta mi hai stupita con la quantità di dettagli e precisazioni che mi hanno dato una visione completa e chiara di ogni scena, di ogni azione ed ogni sentimento.
Mentre la leggevo mi immaginavo ogni cosa nella mia mente: la mimica, i gesti, anche quelli piccoli come l'irrigidirsi di Daniel sulla sedia ed il suo cambiare gamba sotto il tavolo, i suoni, i frammenti rievocati, elemento che ho apprezzato di più (gli abiti son rimasti pressocché invariati, costa un po' di sforzo d'immaginazione figurare Break con i jeans, secondo me in epoca moderna si vestirebbe ancora con vestiti larghi... come professore magari alla Stein di Soul Eater).
Fantastique.
In secundis, vorrei dare un premio d'onore alla storia in sè. Wow, non mi sarei mai immaginata una cosa del genere, lo dico con sincerità.
Veramente interessante la narrazione filtrata dai pensieri di Break. Per tutta la fanfiction si prova il dolceamaro sentimento che anche il Cappellaio Matto sente, il lettore vuole ed al contempo non vuole che lui ricordi, diviso tra la voglia di rivederli finalmente insieme in una realtà serena e "felice" e quella che non lui soffra ancora ricordandosi di chi è stato in passato.
Se potessi riassumere in una parola il concetto userei "Heartbreaking".
Ho amato inoltre il fatto che Xerx e Reim sono diventati amici anche in quest'ipotetica vita, perché enfatizza quanto è stato forte il loro legame.
Personalmente l'immagine che mi son fatta del loro incontro leggendo è stata questa: Daniel, seduto al tavolo col libro di scienze davanti, che lo osserva bene per la prima volta e rimane sorpreso dai ricordi che Tyler gli suscita, Break che sente che c'è qualcosa di particolare in quel ragazzo dai capelli castano chiaro, sebbene non gli sia per niente chiaro cosa, e gli sorride come un predatore che ha accalappiato la sua vittima, e dunque il povero Daniel che sbianca, fiutando il pericolo.
Hahahahaha, sto trattenendo le risate perché mio padre mi guarderebbe stranito altrimenti XD
Mi chiedo inoltre cosa pensassero gli studenti di un professore talmente stravagante XD
Sono rimasta colpita d'altronde dal modo in cui hai presentato Sharon, mi ha suscitato dolcezza la sua iniziale incertezza, data dal suo desiderio di non risvegliare nell'altro i ricordi dolorosi dell'altra vita, e la sua finale determinazione, perché si nota davvero la sua maturità da donna. Nota particolarmente eccentrica quella dell'abbigliamento gothic lolita, che dà colore alla sua personalità! XD
E' stato molto tenero e divertente quando dici inoltre che lei si è accorta dell'abitudine del "filosofo" di nascondere dolci ovunque, hahahaha!
In terzis, adoro i nomi, specialmente quello di Reim, Daniel (perché inizia con la D *__*). Tyler, Katie e Daniel. Suonano proprio giusti, riesco ad associarli senza fatica alle loro persone.
Non so che magia tu abbia fatto per trovarli, credo tu ti sia un po' fusa però ne è valsa la pena.
Ultima cosa: ho paura di non aver ben capito cosa volessi alludere con la citazione di Sartre. Mi sono documentata un po', trovando dei collegamenti con "La Nausea", ma non so se ho afferrato il senso: volevi dire che Break, esistendo ma non essendo ancora "padrone" della sua essenza, che sembra essere più vasta di quella con la quale lui è cresciuto, non si sente completo, quasi come se... uhm... ci fosse con il corpo ma con la mente fosse da un'altra parte?
Oppure che quella realtà che sta vivendo lui in quel momento lo vedeva come un contenitore di memorie di passaggio, inafferrabili, che venivano per poi svanire, senza quindi avere un reale senso nella sua vita?
Sto farneticando, sorry XD
Ci terrei però a sapere bene che cosa intendevi dire.

Ok, direi che ho detto tutto! Sei stata grande, I mean it.
Un abbraccione,
Dia

Recensore Junior
12/05/14, ore 18:47

Bella, bella, bella.
Sono seria u.u
Questa one shot mi ha incantata dalla prima all'ultima parola.
Partendo dal presupposto che io sono follemente innamorata di tutte le fanfiction che parlano dei nostri cari personaggi nel mondo moderno - questa fanfiction mi ha davvero presa.
Sarà perchè amo il caro trio Break-Reim-Sharon, o per qualunque altra cosa, ma davvero mi è piaciuta un sacco.
Dopo aver letto una fanfiction che parlava dei personaggi nel nostro mondo, in cui alcuni ricordavano il passato e altri no, pensando al trio ho sempre immaginato che tutti e tre ricordassero. Qui invece no, almeno all'inizio, ma il modo in cui l'hai scritta - Reim e Sharon ricordano, Break no, o almeno solo in parte - mi è piaciuto tantissimo.
L'unica cosa che non ho gradito è il finale aperto, e il fatto che duri un solo capitolo. Mi ha lasciato l'amaro in bocca. Spero che magari ti venga in futuro - o anche subito - l'idea di continuarla. La leggerei più che volentieri!
Allora finisco qui.
Alla prossima, spero!
ChiaraLilianWinter ;)

Nuovo recensore
10/05/14, ore 16:38

Ah. Ora sì che mi diverto. Sono finalmente libera, e la mia recensione ha inizio.

Innanzi tutto devo premettere che mi dispiace tantissimo non essere riuscita a scrivere le mie impressioni a caldo ieri sera, quando ho letto. Quindi vedrò di fare ammenda cercando di non perdermi nemmeno un dettaglio per strada.
Partiamo dall'argomento. Come dicevo ieri, non solo mi ha sorpresa, ma mi ha riempito il cuore di gioia notare la sincronia perfetta della nostra fantasia: abbiamo entrambe immaginato gli stessi piccoli dettagli per poter dare credibilità ai nostri personaggi in un "universo alternativo" deliziosamente probabile. E' stata la scelta di questo argomento coraggioso - del quale sappiamo entrambe quanto potrebbe essere difficile la ricezione da parte dei lettori - a illuminarmi gli occhi di curiosità e le labbra di un sorriso: volevo assolutamente vedere come avresti sviluppato la tematica, e prima che riuscissi a rendermene conto, il testo mi ha totalmente catturata.
Mi ha catturata al punto - dico - che arrivata a metà del primo "blocco", con i capelli ancora fradici per la doccia e gli occhiali dimenticati in bagno, sono corsa a cercare informazioni sulla storia: che cos'era? Che cosa ha scritto thyandra? E' una oneshot? E' a capitoli? Ti prego, fa' che sia a capitoli! - ma, ahimè, purtroppo la speranza di gustarmi Tyler, Daniel e Katie nella loro quotidianità giornaliera, avventura per avventura, si è infranta quando gli occhi hanno incontrato il crudele "Stato: Completa".
Completa, thyandra?! COMPLETA?!
COME OSI FARMI INNAMORARE E CONCLUDERE CON UN PUNTO IL MIO AMORE?! Chi ti dà questo diritto?! Te lo dico io: nessuno. Pertanto mi aspetto un sequel. E sono serissima.

Passando alla caratterizzazione, adoro come hai descritto i tre personaggi. Sono felicissima che tu abbia cambiato loro i nomi: come dicevo ieri, è pura logica che siano individui differenti rispetto a ciò che sono stati un tempo. Spero che questo dettaglio venga recepito e colto, perché sarebbe un peccato ricevere critiche su un punto di puro buon senso.
Per quanto riguarda Katie in versione gothic lolita, ecco, questo è stato un dettaglio geniale. Per quanto, di nuovo, assolutamente coraggiosissimo (e, conoscendoti, immagino la tua "preoccupazione"), trovo che sia ciò che rende Katie-Sharon un personaggio realistico, con un suo spessore ben definito. Se fosse stata semplicemente una bella ragazzina che sogna d'amore e disegna cuoricini sul quaderno, probabilmente ti avrei presa per le spalle e ti avrei scossa violentemente per il tuo bene. Al contrario, Katie-Sharon come gothic lolita è un personaggio indipendente, con una sua vita, non aggrappato a nessun precedente stereotipo. E la stessa cosa posso dire per Daniel: per quanto all'inizio il suo pulire le lenti degli occhiali in maniera maniacale mi avesse fatto riconoscere il personaggio in maniera superpalese, ho sorriso deliziata quando ho scoperto, continuando a leggere, che no, la mia thyandra non aveva avuto una caduta di stile inserendo un'ovvietà! Daniel ricorda, pertanto Daniel è Reim. E ha più che senso che si comporti secondo le antiche abitudini. Così come Tyler, il cui unico segno distintivo per il passato che si porta dietro è quel desiderio di zucchero in più nel caffè: un dettaglio leggero, delicatissimo, assolutamente perfetto e neanche lontanamente stereotipato.

Ultima nota, infine, sullo stile. Sei riuscita a catturare la mia attenzione fin dalla prima parola, e, dopo ogni virgola, dopo ogni frase, dopo ogni pensiero, avevo il desiderio - sentivo il bisogno - di saperne di più.
Mi hai incantata, amica mia.
Ed è stato un sogno meraviglioso.