Beh, particolare di certo, ma bella malinconica ma anche con un pizzico che credo sia come di auto-ironia. Bella.
Sembra un misto tra una favola e una storia raccontata a mo' di menestrello. Originale.
Spero che ne scriverai altre. E spero anche che quella poveraccia abbia ritrovato chi la faceva soffrire per tirargli due manrovesci =)

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Ho letto questa storia qualche minuto fa e non ho ancora smesso di piangere. Bravissima, le scene romantiche/malinconiche ti vengono davvero bene.

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Ma no, la malinconia va bene. Va bene quando non è una invenzione che serve per farsi compiangere, ma quando ci fa andare un pochino più a fondo di chi noi siamo. Perché se guardiamo all'infinito che ci contorna, l'infinito del cielo, della natura, del mondo, degli uomini, come facciamo a non sentire di essere tanto piccoli e meschini? Come facciamo a non sentire una spropozione immensa tra il nostro essere ed il tutto, che vorremmo possedere ma che non sarà mai nostro? Beh, è questa, credo, la malinconia autentica.

"Perché, se danzassi sulle mie, il mio cuore e la mia anima andrebbero in frantumi."

Ogni anima, credo, ha bisogno di qualcuno che raccolga da terra questi frantumi e con pazienza si metta ad incollarli assieme a te, pezzo dopo pezzo, dicendoti "Ehi, non importa. Tu sei più grande dei tuoi limiti e dei tuoi errori."

Grazie.

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Io l'ho detto che hai la capacità di trasformare parole in poesia. La malinconia ha qualcosa di agrodolce, avvolte e bello leggere di questo. Davvero bello

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