Recensioni per
La ragazza nello specchio
di Moonage Daydreamer

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
13/12/16, ore 21:48

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia mi è stata proposta per un contest da poco conclusosi. L’argomento trattato è molto delicato e il modo in cui l’autrice lo racconta è una poesia delicata ed emotiva, ricca di sfumature chiaroscure che incantano e commuovono il lettore. Pertanto mi permetto di segnalarla all’amministrazione, nella viva speranza che le stesse emozioni che ho provato io possano raggiungere anche i cuori di altri lettori. Di seguito, lascio la mia personale impressione della storia.
Lo stile è come un mosaico di descrizioni e sensazioni, esprime al meglio i personaggi e arricchisce con un lessico appropriato le immagini che richiama nella mente del lettore. I dialoghi sono brevi, ma d’impatto, ottimi per il testo e le emozioni che vuole suscitare.
Il modo personale, un misto di metafora e mondo parallelo, che ha saputo trasmettere nella stesura del testo mi ha impressionato. Ha trattato un tema delicato con una maestria stilistica ineccepibile. Ha mantenuto un ottimo controllo di trama, dei suoi personaggi e delle scene, anche all’interno dei flashback. La descrizione iniziale ha espresso in maniera dolorosa la “morte” che aleggiava nella stanza, e l’unica cosa fuori posto, macabra e preda di un movimento statico – come uno di quei quadri impressionistici che riuscivano a imprimere nella tela il movimento di un’immagine – è stata resa alla perfezione. Con poche parole ha reso al meglio l’infanzia di due normali ragazze che vivono nella loro adolescenza il dolore di un divorzio, le pene di quelle figlie che subiscono gli sbagli degli adulti.
Un altro punto di cui voglio tessere le lodi è il momento in cui ella reagisce: ogni osso si frantuma, ma è proprio questa distruzione del suo “io” morto che la riporta a nuova vita: meraviglioso! Non ultimo, poi, il suo urlo: sono viva! Ed è proprio questa consapevolezza, la sua ritrovata forza, ha rompere lo specchio.
Ale protagoniste sono come il giorno e la notte, la carne e il teschio. Le due sorelle hanno incarnato perfettamente questa dualità, non solo nell’aspetto fisico, ma anche nel carattere e nella personalità.
La bellezza riflessa nello specchio sarà la condanna della maggiore, poiché non è l’immagine dello specchio che non combacia con “il suo aspetto”, ma l’immagine che vede riflessa che non cammina a pari passo con le sue emozioni; il tarlo che lei percepisce ha divorato la bellezza del suo spirito, ed è proprio questa crepa che lei percepisce come sbagliata e che, non comprendendola, combatte nel modo sbagliato e a livello errato.
E poi c’è la sorella, la sua fonte d’ispirazione. Mi è piaciuto il rovescio della medaglia: colei che per una vita è stata difesa è anche chi alla fine riuscirà a salvare la maggiore. La sua personalità innocente, pura e infantile, mostra la sua piena maturità quando per un attimo lascia libero sfogo al suo dolore: per quanto potente, ella lo domina, non direi rassegnata, ma preda di un dolore dignitoso, che combatte con la forza di chi resterà comunque in piedi.
Devo dirlo? Mi ha commosso. Ha saputo liberare su un foglio la magia di un’esperienza che molti condividono, trattandola con la delicatezza di una farfalla che maneggia un pennello, disegnando e colorando fin quando non ha impresso sulla carta una diapositiva senza tempo.
Grazie dell’attenzione.