Recensioni per
La Pura Verita Su Quel Che Proviamo
di My Melody

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
29/05/16, ore 16:22

Ciao! ^^
Non so se mi conosci, quindi mi presento. Sono Yoruichi Shihoin, ma puoi chiamarmi Yoru.
Devo farti i miei complimenti: questa tua poesia mi ha colpita davvero tanto, la descrizione di queste emozioni mi hanno catturata e posso dire che non mi sono pentita di leggere questa piccola storiella! :)
La solitudine è stata la parte che mi ha presa di più, forse perché l'ho provata sulla mia stessa pelle, ma in modo un po' diversa da come l'hai descritta tu, ma è un discorso abbastanza pesante.
In questa recensione, che possono leggere tutti, non mi va di spiegare come. Anche se ho la tentazione di sfogarmi dopo che ho letto questa tua storiella...
Comunque sia, ancora i miei complimenti!
La metterò nelle preferite!
Mi ha dato davvero tante senzazioni la tua poesia e penso che andrò a rileggermela un altro paio di volte XD
Un bacio,

Yoru
(Recensione modificata il 29/05/2016 - 04:22 pm)

Recensore Master
10/07/15, ore 21:42

allora, io che sono nella piena adolescenza ti dico, ci rispecchia benissimo.
peccato che a me, rispecchino le parti più "oscure", se così si possono chiamare, e hai ragione sulla rabbia, gioia, solitudine, paura e amore, ma proprio quest'ultimo mi ha fatto soffrire troppo, e per questo, per il momento lo tengo alla larga.
in ogni caso, bellissima, e spero che farai altre storie, baci.

Recensore Veterano
26/04/15, ore 10:43

Ciao ^_^ probabilmente non leggerai questa recensione ma voglio fartela comunque e spero risponderai!! Mi è piaciuta molto questa poesia, seriamente, sei riuscita a comunicarmi i tuoi sentimenti, nonostante hai usato una forma piuttosto "semplice"(e ci sta considerato che scrivere poesie non è facile)le tue emozioni mi sono arrivate e questa una grande abilità!!! C'è da dire che molti sentimenti di cui hai parlato mi corrispondevano: la gioia, la paura, l'amore la solitudine...Su questo punto vorrei soffermarmi e darti pienamente ragione. Il periodo adolescenziale non è tutto rosa e fiori come vogliono far credere gli adulti, moltissime ragazze/i vivono questo periodo con ansia e angoscia, isolandosi, creando, come hai detto tu, una barriera invisibile per proteggersi dalle persone e te lo dice una ragazza che lo ha vissuto! La mia storia assomiglia a quella di molte altre giovani che sono state emarginate dagli altri e non voglio darci peso perchè ormai è acqua passata! Ho capito da questa tua poesia che sei una persona profonda e matura che è riuscita a descrivere qualcosa d'impossibile da dire a parole. Ti faccio ancora i miei complimenti e spero di ricevere una risposta! Un bacio ^3^ -Nephertiti-

Recensore Junior
20/04/15, ore 21:25

Ciao!^^
Sono Slanderman, mi conosci! :-)
So che probabilmente non vedrai questa recensione, ma spero mi risponderai.
La tua piccola storiella, mi è piaciuta tanto, davvero! :-)
E hai puramente ragione, il mondo è composto da tutte queste emozioni. Mi è piaciuta di più la parte sull'amore, è un sentimento molto difficile da descrivere, ma tu, per me, ci sei riuscita alla perfezione.
Ora, mi sento in vena di raccontarti la mia storia, non è affatto felice come recensione, ma non l'ho mai detto a nessuno, al di fuori dei miei genitori.
Non ho avuto molti amici da piccola, e già questo mi ha terrorizzata.
All'inizio delle medie, ero stata emarginata da tutto e da tutti, e il mio cuore si è, con il tempo, fatto sempre più duro e vuoto, privo di emozioni.
Facevo cose che agli altri non piacevano(mi mangiavo le unghie, masticavo le matite, e mi grattavo), e li, ho avuto un trauma sociale.
I miei compagni avevano incominciato a parlare male di me alle mie spalle, e senza che loro se ne accorgessero, io li ascoltavo.
Dicevano che ero una sfigata, una fallita, ma abbordavano spesso l'argomento della verginità.
In seconda media, sono caduta in una depressione profonda: sono stata vittima di bullismo, o peggio, un abuso. Mi ricordo tutto, per filo e per segno, quello che mi è successo. Io, quando andavo a scuola, non avevamo la palestra, quindi, andavamo sempre con il pulmino al campo di atletica.
Quando avevo finito di fare un esercizio di riscaldamento, il prof. mi disse che potevo andare a cambiarmi che si doveva andare a casa.
Ero stata la prima a finire.
Sono andata negli spogliatoi, ma non mi accorsi che alcuni maschi della mia classe mi stavano seguendo, giuro, non li sentivo.
Mi avevano spinto dentro gli spogliatoi, e avevano incominciato a tirarmi via la i vestiti che avevo indosso, ma si fermarono a metà.
Mi picchiarono forte forte, finché non sentii un rivolo di sangue, scendermi giù per il mento.
Ed è successo: mi sono ribellata.
Sospensione di una settimana dalla scuola, per rissa.
Di li, ho cominciato a soffrire mentalmente, per qualsiasi cosa possibile e immaginabile.
Insonnia, allucinazioni, vedevo ombre nere nella mia stanza che mi giravano intorno, sono cominciata ad andare dagli psicologi, ma questo mi ha turbata ancora di più, perché non capivo le domande che mi facevano, i giochi di calma che svolgevano su di me. Ho avuto un disturbo sociale.
Evitavo tutti, e se qualcuno cercava minimo di sfiorarmi, io mi allontanavo con un salto, qualcuno mi chiamava, e io lo ignoravo.
Sono diventata una persona spietata e cinica, una pazza, insomma.
O più comunemente detto fra di noi, una Yandere.
In terza media, è successa la cosa, che mi ha segnata per tutta la vita.
Sono stata vittima di cyberbullismo e stalking su SMS e per strada.
Mi inviano messaggi(e-mail), mi scrivevano che facevo pena e che ero una persona insignicate e priva di vita. Okay, fino a qua, sono resistita.
Ma dopo, hanno cominciato a insultarmi pesantemente, mi dicevano le parolacce, e sembrava che mi osservavano.
Ed era proprio così.
Mi arrivavano messaggi con scritto "Ti sto controllando", "Guarda li, vedrai che lo troverai".
Delle volte, mi arrivano scritte con cose paurose e peggiori, come: "Te la farò pagare", o, "Non sai cosa potrebbe accaderti se continui così".
E poi, quando camminavo per strada, dietro di me, trovavo sempre dei ragazzi con un cappuccio nero, che mi camminavano dietro.
Poi, mi sono arrivati i messaggi sul cellulare, i peggiori in assoluto, mi dicevano di morire, mi incoraggiavano a morire. Lo volevano, a tutti i costi.
Un giorno, infatti, sono andata a casa...e...
Ho preso un coltello; e mi sono tagliata le vene.
Indovina chi è stata la prima persona che i miei genitori hanno chiamato a casa nostra? Quelli dell'ospedale.
Bello, vero?
E' bello il sangue che fuoriesce dalle tue braccia, senza fermarsi, è bello trovarsi all'ospedale, è bello farsi cucire e osservare i tuoi punti rimarginarsi con tempo.
Ed è bello affrontare le persone che ti hanno rovinata, che ti hanno quasi condotta alla morte.
Affrontare gli ostacoli di persona e a testa alta, rigide e composte.
Sono ironica, non è bello: non è piacevole trovarsi all'ospedale.
Ma è bello superare i propri PROBLEMI, come ho fatto io.
Ci ho parlato, non ho fatto chissà che, ma ho sistemato la situazione.
Adesso, ho degli amici, un fidanzato.
Ho persino gli amici su Internet, che era la mia più grande paura. Tipo te, sei stata la prima persona con cui ho conversato su Internet, ne sono fiera.
Il suicidio è una brutta bestia: se le persone sono nate, è perché DEVONO VIVERE fino all'ULTIMO, no?
Ho commesso un errore a tagliarmi, davvero! Me di questo, me ne sono accorta tanto tempo fa.
Ma sono felice di aver sistemato tutti i miei problemi, da sola, senza nessuno.
Lo so: avrei dovuto chiedere aiuto a qualcuno, ma non l'ho fatto, e anche su questo ho sbagliato.
I miei genitori, si erano accorti di come stavo, quando sono stata sospesa da scuola. Ma si sono resi VERAMENTE conto, quando sono andata all'ospedale.
Ti ringrazio per il tuo tempo, sentivo il bisogno di dirtelo.
Bacioni,

La Tua Onee-sama! *--------*
(Recensione modificata il 20/04/2015 - 10:43 pm)

Recensore Junior
20/03/15, ore 21:42

Okay. Probabilmente hai scritto questa storia decenni fa e e ne sarai completamente dimenticata, per cui dubito che mi risponderai, ma se leggerai la mia recensione, spero che mi risponderai.
La parte che mi ha colpito di più è stata quella della solitudine. Okay, ora non ci tengo a raccontarti la mia vita, perchè ti assicuro che se tu fossi stata in me, ti saresti come minimo ammzzata da tempo.
Non ho mai avuto molti amici. Da piccola ero una bambina timida e avevo paura di quello che avrebbero potuto dirmi gli altri. Alle medie ho avuto un trauma sociale: facevo delle cose che agli altri non piacevano (per esempio mi mangiavo le unghie) e per questo hanno cominciato ad evitarmi.
Per così tanto tempo è durato questo fatto (quasi due anni e mezzo) che il mio cuore si è inaridito. Non riuscivo a provare sentimenti, tanto che mi stupivo se qualcuno si rallegrava enormemente per qualcosa. Guardavo uno splendido paesaggio dalla finestra, e non provavo nulla di nulla.
Sono diventata una persona cinica, quasi spietata, e diffidente. Gli altri mi evitavano così tanto, mi parlavano alle spalle e se anche io li sfioravo o prendevo le loro cose, dicevano che ero contaminata, che alla fine ho cominciato ad evitarli anch'io. Se c'era uno di loro che intralciava la strada ed era aperto un piccolo spiraglio, ti assicuro che io facevo la contorsionista per non toccarlo e passare attraverso.
Finalmente la situazione si è risolta abbastanza bene, adesso ho anche degli amici, ma comunque sia, non riesco a sbloccare quel senso di vuoto e di malessere che mi scava dentro. Le parole maligne dei miei vecchi compagni sono sempre nelle mie orecchie. Non penso di essere sporca o impura, ma penso che forse avrei dovuto risolvere la situazione fin da subito, fin dal primo momento in cui hanno cominciato a trattarmi così. Mi sono fatta un muro, come hai scritto tu, una barriera, me la sono costruita da sola, con le mie stesse mani, e mi sono mentita troppo a lungo.
Forse sono diffidente ancora oggi con le persone perchè ho paura di loro, di rifinire in quell'orrenda situazione, ma forse mi sto mentendo ancora e dovrei tirarmi fuori da questo lago di solitudine e diffidenza e cercare di avvicinarmi alle persone, per quanto tutte mi sembrino malvage, come dei mostri pronti a divorarmi.
Ci proverò. Intanto, ti ringrazio per aver scritto questa poesia. Okay, tu non leggerai questa recensione e scommetto che non sapevi nemmeno guardando la sfera di cristallo che io esistevo, ma ti ringrazio lo stesso perchè l'hai scritta per persone che soffrono come me e questo è un gesto prodigo da parte tua.
Per seconda cosa, ti ringrazio ancora per avermi avvertito sulla faccenda di Carada Scarlett e ti assicuro che ho modificato il nome e il cognome, e ora mi hai dato pure uno spunto per un'altra faccenda interiore alla storia! :P Ma grazie! XD
Se vuoi, puoi leggerla. Mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista, mi sembri una persona profonda e tutta d'un pezzo, non mi pari una tipa ipocrita, ma una tipa franca e sincera. Mi farebbe molto piacere se diventassimo amiche e spero di conoscerti meglio.
Ora ti saluto. Scusa per il sermone e mi dispiace di averti annoiata.
Ciao e baci,
Lady Morjana

Nuovo recensore
01/09/14, ore 22:57

Davvero bellissima questa poesia.
Il sentimento che sei riuscita a descrivere é meglio, secondo il mio parere, é la paura.
Quest'ultima, come dici tu, é un sentimento alcune volte insensato poiché batterlo é molto piú semplice di quello che pensiamo.
Devo dire, peró, che anche la gioia l'hai descritta molto bene.
Anche le altre sono scritte bene ma quelle che prefererisco sono due: Gioia e Paura!
Complimenti!
A presto!!!

Recensore Junior
26/08/14, ore 13:37

ma che bella!!! quando l'ho letta non.ho potuto fare a meno che pensare "sono amica ad un genio"
brava, bravissima <3

Nuovo recensore
17/08/14, ore 13:40

Ciao Vilù! Allora, come prima poesia è accettabile, ma lo stile è un po' rude! Cerca di migliorare sulle frasi, di renderle più personali, in modo tale da trasmettere tutte le emozioni che vuoi, ma con più significato! Così la poedia è un po' spenta, senza l'anima di chi l' ha scritta.
Ricorda:
Se vuoi che la poesia sia perfetta, lascia sempre un pezzo di anima nella penna o nella tastiera con cui scrivi. Non limitarti ad essere uno spettatore della tua stessa arte, ma si tu stessa l arte! Ed emanala da tutto cio che fai! Vedrai che così non avrai più confini. Nessuno potrà mai cessare di leggere la mia, nostra, arte e di commuoversi a noi!
Ecco, ti ho appena svelato il trucco per la perfezione! Ora sta a te farne buon uso
Kiss kiss
Sky☆

Nuovo recensore
03/08/14, ore 01:37

è bella. è splendida!! un modo semplice e genuino per far capire alle persone i propri sentimenti e per aiutarle.
veramente una bella poesia!! ;)