Ciao!^^
Sono Slanderman, mi conosci! :-)
So che probabilmente non vedrai questa recensione, ma spero mi risponderai.
La tua piccola storiella, mi è piaciuta tanto, davvero! :-)
E hai puramente ragione, il mondo è composto da tutte queste emozioni. Mi è piaciuta di più la parte sull'amore, è un sentimento molto difficile da descrivere, ma tu, per me, ci sei riuscita alla perfezione.
Ora, mi sento in vena di raccontarti la mia storia, non è affatto felice come recensione, ma non l'ho mai detto a nessuno, al di fuori dei miei genitori.
Non ho avuto molti amici da piccola, e già questo mi ha terrorizzata.
All'inizio delle medie, ero stata emarginata da tutto e da tutti, e il mio cuore si è, con il tempo, fatto sempre più duro e vuoto, privo di emozioni.
Facevo cose che agli altri non piacevano(mi mangiavo le unghie, masticavo le matite, e mi grattavo), e li, ho avuto un trauma sociale.
I miei compagni avevano incominciato a parlare male di me alle mie spalle, e senza che loro se ne accorgessero, io li ascoltavo.
Dicevano che ero una sfigata, una fallita, ma abbordavano spesso l'argomento della verginità.
In seconda media, sono caduta in una depressione profonda: sono stata vittima di bullismo, o peggio, un abuso. Mi ricordo tutto, per filo e per segno, quello che mi è successo. Io, quando andavo a scuola, non avevamo la palestra, quindi, andavamo sempre con il pulmino al campo di atletica.
Quando avevo finito di fare un esercizio di riscaldamento, il prof. mi disse che potevo andare a cambiarmi che si doveva andare a casa.
Ero stata la prima a finire.
Sono andata negli spogliatoi, ma non mi accorsi che alcuni maschi della mia classe mi stavano seguendo, giuro, non li sentivo.
Mi avevano spinto dentro gli spogliatoi, e avevano incominciato a tirarmi via la i vestiti che avevo indosso, ma si fermarono a metà.
Mi picchiarono forte forte, finché non sentii un rivolo di sangue, scendermi giù per il mento.
Ed è successo: mi sono ribellata.
Sospensione di una settimana dalla scuola, per rissa.
Di li, ho cominciato a soffrire mentalmente, per qualsiasi cosa possibile e immaginabile.
Insonnia, allucinazioni, vedevo ombre nere nella mia stanza che mi giravano intorno, sono cominciata ad andare dagli psicologi, ma questo mi ha turbata ancora di più, perché non capivo le domande che mi facevano, i giochi di calma che svolgevano su di me. Ho avuto un disturbo sociale.
Evitavo tutti, e se qualcuno cercava minimo di sfiorarmi, io mi allontanavo con un salto, qualcuno mi chiamava, e io lo ignoravo.
Sono diventata una persona spietata e cinica, una pazza, insomma.
O più comunemente detto fra di noi, una Yandere.
In terza media, è successa la cosa, che mi ha segnata per tutta la vita.
Sono stata vittima di cyberbullismo e stalking su SMS e per strada.
Mi inviano messaggi(e-mail), mi scrivevano che facevo pena e che ero una persona insignicate e priva di vita. Okay, fino a qua, sono resistita.
Ma dopo, hanno cominciato a insultarmi pesantemente, mi dicevano le parolacce, e sembrava che mi osservavano.
Ed era proprio così.
Mi arrivavano messaggi con scritto "Ti sto controllando", "Guarda li, vedrai che lo troverai".
Delle volte, mi arrivano scritte con cose paurose e peggiori, come: "Te la farò pagare", o, "Non sai cosa potrebbe accaderti se continui così".
E poi, quando camminavo per strada, dietro di me, trovavo sempre dei ragazzi con un cappuccio nero, che mi camminavano dietro.
Poi, mi sono arrivati i messaggi sul cellulare, i peggiori in assoluto, mi dicevano di morire, mi incoraggiavano a morire. Lo volevano, a tutti i costi.
Un giorno, infatti, sono andata a casa...e...
Ho preso un coltello; e mi sono tagliata le vene.
Indovina chi è stata la prima persona che i miei genitori hanno chiamato a casa nostra? Quelli dell'ospedale.
Bello, vero?
E' bello il sangue che fuoriesce dalle tue braccia, senza fermarsi, è bello trovarsi all'ospedale, è bello farsi cucire e osservare i tuoi punti rimarginarsi con tempo.
Ed è bello affrontare le persone che ti hanno rovinata, che ti hanno quasi condotta alla morte.
Affrontare gli ostacoli di persona e a testa alta, rigide e composte.
Sono ironica, non è bello: non è piacevole trovarsi all'ospedale.
Ma è bello superare i propri PROBLEMI, come ho fatto io.
Ci ho parlato, non ho fatto chissà che, ma ho sistemato la situazione.
Adesso, ho degli amici, un fidanzato.
Ho persino gli amici su Internet, che era la mia più grande paura. Tipo te, sei stata la prima persona con cui ho conversato su Internet, ne sono fiera.
Il suicidio è una brutta bestia: se le persone sono nate, è perché DEVONO VIVERE fino all'ULTIMO, no?
Ho commesso un errore a tagliarmi, davvero! Me di questo, me ne sono accorta tanto tempo fa.
Ma sono felice di aver sistemato tutti i miei problemi, da sola, senza nessuno.
Lo so: avrei dovuto chiedere aiuto a qualcuno, ma non l'ho fatto, e anche su questo ho sbagliato.
I miei genitori, si erano accorti di come stavo, quando sono stata sospesa da scuola. Ma si sono resi VERAMENTE conto, quando sono andata all'ospedale.
Ti ringrazio per il tuo tempo, sentivo il bisogno di dirtelo.
Bacioni,
La Tua Onee-sama! *--------* (Recensione modificata il 20/04/2015 - 10:43 pm) |