Recensioni per
Snow White Must Die (An Angel With A Shotgun)
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/07/14, ore 17:07

Quando avevi detto che per un po' non avresti scritto su di loro mi ero praticamente messa a lutto, perchè il problema di leggere autori bravi come te è che poi il resto non ti piace più. Questa storia, insomma, è stata una vera iniezione di speranza, sia perchè ci sono i tuoi Clint e Nat (i tuoi BELLISSIMI Clint e Nat, anzi), sia perchè mi sembra una storia troppo 'sentita' per non essere anche una specie di ritorno (almeno spero che sia così). E' difficile dire cosa abbia preferito, perchè tutto è come al solito perfetto in ogni dettaglio. Forse proprio la scena di sesso tra Clint e Natasha, così surreale e probabilmente per questo anche molto, molto IC. Bello anche lo scorcio sul passato di Bucky. Alla fine si sa così poco che mi piacerebbe leggerne ancora. *please*

Recensore Veterano
11/07/14, ore 16:17

A me Bucky sembra uno di quei cagnetti pelosi che gli alzi il ciuffo e hanno la faccia da fessi, tanto per dire quanto può interessarmi una sezione in cui il 90% della roba è su di lui. Però quando scrivi tu passo praticamente su tutto e faccio bene, perchè ero in astinenza da Avengers e adesso sto quasi peggio.
Primo: Natasha. La ODIO praticamente in tutte le ff, perchè diventa qualcosa che non sopporto (hai presente la cafona-wonderwoman da telefilm da due soldi? Ecco), mentre la tua è proprio femmina e capisci subito perchè gli uomini si girano.
Secondo: Clint! Mi piace un sacco sia come lo tratteggi, sia il modo in cui costruisci ogni volta il loro rapporto, dando proprio l'idea che ci sia e non sia nemmeno recente.
Bucky, te l'ho detto, non mi dice niente di che, però tutta la storia è grandiosa e spero che ce ne siano presto molte altre. Accetto pure lui!

Recensore Veterano
02/06/14, ore 16:28

Mea culpa: sono stata lontana qualche giorno e per poco non mi perdevo questo gioiello. Anche se ormai sono stata risucchiata in un vortice Ironfrost dalle meraviglie di Scyllaya (se volessi leggere una storia davvero bellissima te la consiglio: scrive da Dio!), non posso rimanere insensibile davanti a questi due (o tre?). La tua mano non si smentisce mai e regala un ritratto non solo perfettamente IC, ma anche umano di Natasha e di Clint, almeno in contrapposizione all'atmosfera che circonda Bucky (io, Rumlow l'avevo proprio rimosso, ma mio marito mi conferma che sarebbe pure abbastanza importante).
Davvero un bellissimo 'passo a due' Clintasha. Spero di leggerti sugli Avengers molto presto, perchè mi mancano le tue storie :-(

Recensore Junior
02/06/14, ore 01:23

Non so se riesco a scrivere qualcosa di più intelligente di : "davvero bella, attendo con ansia il resto". Però ci provo: le descrizioni e i parallelismi sono sempre meglio di quelli della storia precedente, quando già credevi (credevo, io) che non ti potessi superare. Invece si, e sono splendidi. Personalmente ho apprezzato tantissimo la vedova di TWS, le hanno dato una resa che non mi aspettavo ma che mi è sembrata estremamente coerente. Qui è meglio perché riesci a seguire lo stesso filone pur inserendoci la storia con Clint, che poveraccio, nei film hanno sempre relegato in un angolino, mentre nei fumetti è un Figo maiuscolo. È bello vedergli conferita almeno un po' di giustizia. È bello anche leggere di un umano in mezzo ai supereroi, che riesce a rimanere credibile nel suo ruolo pur senza portarsi dietro i draaaaaammi che si portano dietro tutti gli altri avengers. Insomma, rinnovati applausi.

Recensore Veterano
26/05/14, ore 19:26

Il tuo Clintasha è sempre sublime, ma trovarlo come il fulcro di una storia come questa è qualcosa che va oltre anche i desideri di una lettrice-cozza come me (nel senso che tu sei il mio scoglio, soprattutto!).
Natasha fa i conti con la fine dello SHIELD ed è ancora lei: una che è sempre in caccia di qualcosa, probabilmente per fare i conti con un passato che l'ha toccata più di quello che vorrebbe. Sul fronte opposto c'è Clint, un uomo, come hai scritto benissimo, SEMPLICE. Uno che sa cosa vuole, che sta con i buoni perchè ci crede e che la desidera, senza necessariamente pretendere che sia sua. Li ho trovati molto più vicini e molto intimi al di là della scena di sesso. Come se ci fosse soprattutto molta comprensione reciproca.
Bucky, per ora, è quello che vede anche la Vedova: un fantasma. Bellissima l'idea di guardarla attraverso le favole e di inserire Runlow con due battute che gli fanno la fotografia.
Alla prossima! (e aggiorna il Kensal, sono già in astinenza!).

Nuovo recensore
26/05/14, ore 13:40

E niente, qui alzi talmente tanto il tiro che potremmo pure chiudere la sezione. Da un lato giochi in casa, perchè parliamo dei miei personaggi preferiti (sempre avuto un debole per il modo in cui descrivi Hawkeye, ma in questa storia ti è riuscito particolarmente bene), dall'altro hai un modo di giocare con le parole che mi affascina da morire. Non sei inutilmente sbrodolosa (sei entrata ultimamente nella sezione Thor? Io ci vado per ridere), eppure sei spessa, giochi con il senso delle parole e ci costruisci sopra dei quadri.
La Vedova del film vale un decimo di quella del comic, ma se la dessero in mano a te, rivedrei la mia posizione: sensuale, provocante, ironica in quel modo sottilissimo che è solo suo, me la sono goduta dalla prima all'ultima parola.
Bellissima (e SCRIVI! Il Soldato ha bisogno di te!)

Recensore Junior
24/05/14, ore 12:30

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Nonostante non sia una grande fan della nuova storia della Natasha cinematografica, sono però una fan della Vedova in generale, ergo vederla rappresentata caratterialmente tanto bene è stata una boccata d'aria fresca. E non solo lei, in quanto questa storia è un gioiellino di caratterizzazioni perfette di tutti i caratteri in azione.
Ambientata subito dopo i fatti di Capitan America: Il Soldato D'Inverno, questa storia è chiusa in sè ed un evidente preludio di qualcosa di più grande, è un microcosmo (quello formato da Clint e Natsha, amanti-amici-compagni che dividono forse un'intimità tanto intensa ma allo stesso tempo leggera per poter essere davvero una coppia) che pian piano si allarga fino a cercare di toccare i confini della Storia. Di quel Soldato D'Inverno che ha smesso di essere un fantasma ed è diventato carne e acciaio, ferita aperta nel cuore dell'uomo migliore d'America e nell'orgoglio di una donna-ragno che non lascia mai debiti. Nemmeno morali.

Recensore Junior
23/05/14, ore 15:42

Il modo che hai di ritrarre passione e desiderio è sempre pazzesco. Il rapporto tra la Vedova e il Falco è qualcosa di speciale. Impossibile definirlo.
E riappare Bucky, in un certo senso. Fantasma che infesta la sua stessa memoria.

Recensore Veterano
22/05/14, ore 13:42

Non ho seguito gli ultimi sviluppi in casa Marvel, ma conosco la timeline generale dei singoli fumetti per sapere di cosa stai parlando senza troppa fatica. Questa storia è davvero bellissima riuscita.
A mio avviso credo tu abbia raggiunto un livello stilistico altissimo, sempre carico di quell'impronta che ti contraddistingue. Unica.
Hai caratterizzato divinamente i personaggi, in particolare Natasha è di una bellezza struggente.
E' donna, è fuggiasca, è sporca.
Non è la cretinetta dei film, quanto piuttosto il killer del fumetto. Le hai reso giustizia, così come il suo incontro con Clint è la forza bruta che da motore alla storia. Come sempre, una nota di merito alle tue caratterizzazioni, perché l'approfondimento storico e il contesto in cui le collochi ne fanno da padrone, ed è un piacere leggerti per sapere, non solo per piacere.
La descrizione di Roma toglie il fiato, specie perché raccontata con gli occhi di un americano da una che, invece, la città la conosce bene.
Sei riuscita a filtrare la città con un punto di vista estraneo a ciò che conosci, facendo tua la bellezza di ogni giorno e poi sputarla fuori.
Un bellissimo tributo, come sempre.

Nuovo recensore
21/05/14, ore 20:46

Sono contenta d'essere una lettrice, perchè storie come le tue mi farebbero appendere la penna al chiodo. C'è un livello di stile così alto, ma così alto, che non credo ci sia qui dentro qualcuno in grado di piazzarsi pure un piano sotto di te.
La cosa che mi affascina di più delle fanfiction che ci regali è il fatto che sono incredibilmente 'dense'. Le parole sono misurate al millimetro, ma quello che lasci come emozione e riflessione è infinito.
In questa storia apri una finestra su tutto quello che può essere capitato dopo il film, però, al tempo stesso, fai la radiografia ai personaggi. Mi è piaciuta da morire la tua Natasha, forse perchè è la prima volta che ha una storia tutta sua. Quanto a Clint, è Clint: divertente e leggero senza essere una caricatura. Anche i loro momenti di intimità raccontano una relazione non canonica, più da amici che da amanti.
Bucky è un personaggio che mi affascina molto, ma che non mi piace particolarmente 'umanizzato' (lo so, sono contorta e probabilmente pessima). Quello che voglio dire è che la sua particolarità di essere un po' uomo e un po' macchina si coglie meglio quando, come in questa storia, sembra quasi solo una mina da innescare. Credo di essermi spiegata malissimo, lo ammetto, però intanto ti ringrazio come al solito e sperito di leggerti ancora su di loro. Mi hai abituata troppo bene!
(Recensione modificata il 02/06/2014 - 09:38 pm)

Recensore Master
21/05/14, ore 20:03

*^*
Queste cose sono una droga! Non fermarti mai, ti supplico! Mi serve per vivere!
Meravigliosa, in tutto, in ogni virgola, riferimento, sillaba, metafora e citazione. PERFETTA!

Recensore Master
21/05/14, ore 00:32

NO VABBEH, io ti amo e non sono degna di commentare questo, ma devo farti sapere quanto mi sia piaciuto e quanto m'abbia smosso i feels.

Oltre un oblò pressurizzato, Roma ti arriva addosso come uno schiaffo di cemento: un bubbone tumescente rosso e grigio, schiacciato lungo una costa priva di attrattive. È una puttana che ha fatto fortuna e alla caligine domanda d’ingentilire le ferite inferte dai secoli; straripante e decadente, vive di fasti antichi e irreali tramonti: polle di sangue rappreso tra coltri di smog e il fiammeggiare delle pinete litoranee.
Forse le somiglia, perché ha consumato mille vite senza abitarne davvero nessuna.
Perché è splendida e vuota e morta.


Tu NON PUOI piazzarmi incipit del genere, sapendo che io amo Roma alla follia e muoio male ogni volta che la sento anche soltanto nominare. Ritrovarmi un'istantanea di questo tipo, che poi instaura anche uno splendido ed efficientissimo parallelismo con Natasha, è qualcosa che mi uccide, e MALISSIMO. Potrei scrivere un commento a parte solo per queste poche righe, davvero, perchè sono di una bellezza sensazionale e io vorrei commentarle in maniera più oculata, ma non je la faccio *decede*
Ho sempre pensato che per Natasha il post TWS rappresenti un momento di confronto con se stessa e tu hai saputo dar voce a questo Head Canon in maniera egregia. Era inevitabile che la caduta dello S.H.I.E.L.D. rappresentasse uno snodo per lei - lo è stata per tutti i suoi affiliati, senza dubbio, ma non tutti hanno il passato della Vedova Nera nè la sua indole. Trovo che con la scomparsa dello S.H.I.E.L.D. Natasha abbia perso il parametro che l'aveva definita negli ultimi anni, quello in cui era riuscita, in qualche modo, ad inquadrarsi e ritrovare la bussola, almeno parzialmente. Adesso dalle ceneri del presente riemergono, imponenti ed ingombranti, i fantasmi del passato. Uno in maniera particolare, ed è con quello con cui intende fare i conti. Diciamocelo, era davvero difficile non speculare sul primo incontro di Natasha e Bucky, malgrado il film vi faccia solo cenno, e su Natasha e Bucky in generale. Io, almeno, trovo che loro come duo siano un spunto interessantissimo e sono contentissima che tu l'abbia accolto, anche se qui è soltanto suggerito (se in futuro vorrai approfondirlo io sarò qui ad scodinzolare per la cccccioia).
Posso fare un commento a parte anche per Clint, posso? È BELLO, è...uomo. E vorrebbe essere un aggettivo, anche se non so quanto chiaro risulti. È vero e umano fino al midollo, salta all'occhio la contrapposizione con Natasha ma anche con tutto il resto. È proprio una nota diversa nel concerto di questa storia e rispetto ai personaggi del mondo a cui si rifà. E io mi sto spiegando peggio di una troglodita, ma vabbeh, in due parole è magnifico e il mondo ha bisogno di più Clint Barton, ecco.
Niente, questa storia è STUPENDA e ti ringrazio di cuore per averla scritta. Perdona il vaneggiamento, ma mi ha presa tantissimo e non sono riuscita a frenarmi.
Sei bravissima e io ti ammiro, punto ♥♥♥♥

P.S. Lovvoti anche per gli accenni ad AoS perchè sì #tantoperdire

Recensore Master
21/05/14, ore 00:11

Tu forse non lo sai, ma io ho una passione segreta per il rapporto Natasha/Winter Soldier, per cui immagina la mia faccia quando mi sono trovata davanti questa magnifica storia.

*faccina creepy*

Quello che ho apprezzato di più, oltre la resa dei personaggi, è stato il taglio stilistico che hai deciso di dare alla one-shot, un cambio immagini continuo, un flusso unico eppure spezzato.
Di Natasha ho amato la splendida caratterizzazione, queste tinte pesanti che gravano come trucco sfatto - o come i troppi ricordi.
Il parallelismo tra Roma (una realtà che mi è più vicina) e l'America l'ho trovato davvero ben orchestrato, nonché vero - sia di pancia che di mente.
Ti sei insinuata sul finale di Captain America II e hai creato questo, un seguito assolutamente plausibile e, soprattutto, ispirato in ogni sua riga.
La Natasha e il Clint che racconti sono autentici, sporchi e affaticati da una vita di lotte e menzogne, eppure tra loro sono due (cit.) e basta, un uomo e una donna che condividono - e forse è amore.

Questa storia fila dritta dritta tra le preferite, perché è un altro piccolo capolavoro: grazie di cuore. ♥♥♥♥♥♥♥♥

*porge gattini arruffati e miagolanti. Aggiunge anche un bicchiere d'aranciata e offre conversazione in cortile, al fresco*