Ciao :)
Per prima cosa volevo dirti che hai scelto un titolo adatto per la storia e che cattura subito l'attenzione.
Mi è piaciuta la piccola premessa alla storia e concordo con essa.
Da come scrivi si vede subito che hai le idee chiare sulla storia (ti esprimi bene e ci si riesce ad entrare nel mondo da te creato).
Mi ha incuriosito il fatto che l'anima di Ainwen diventa un angelo a cui viene affidato proprio il figlio della donna a causa di cui Ainwen stessa si trovò a dover morire così giovane. Brava ad aver definito l'accaduto come "ironia della sorte".
Avresti dovuto però spiegare meglio del come il ragazzo ricevette il dono di vedere gli angeli.
Mi piace il fatto che Erel non scoraggi nonostante venga preso in giro dai suoi coetanei. Chi non vorrebbe esser così? (coraggioso)
Anche quando dici in seguito che Erel non possa vedere la sua amata non si capisce bene il perché, visto che lui ha questo dono di vedere gli angeli.
Sono rimasta colpita posititivamente quando ho letto "mentre lacrime silenziose gli solcavano il viso, nascendo dagli occhi, vivendo sul viso, e morendo sul petto"...Favoloso!
Mi hai sorpresa quando dici che "Lei non poteva vedere o sentire l'angelo" quando ritornò a essere umana.
Insomma l'idea della storia è geniale! Ti consiglierei di estenderla anche perché sono curiosissima :)
Alla prossima!
Con tutto il rispetto,
Darlene Harrington |
