Allora, parto col dire che sto leggendo in uno stato improponibile motivo per il quale mi scuso per i probabili strafalcioni che potrebbe contenere questa mia recensione. Aggiungo anche che le storie introspettive mi piacciono particolarmente, specialmente se "particolari", ovvero se non sono le solite solfe depressive autobiografiche che si trovano a bizzeffe su tutti i siti di scrittura.
Quindi penso sia chiaro che la mia storia m'è piaciuta, mi è piaciuta eccome. Trovo che tu sia riuscito a trasmettere bene la psicologia di Alberto, la sua difficoltà a socializzare e il suo rifugiarsi nell'immaginazione. Inoltre penso che la maggior parte delle persone (specialmente gli adolescenti) possano immedesimarsi almeno lontanamente in questo personaggio visto che un po' tutti abbiamo un lato timido e sensibile, insomma molti si saranno sentiti almeno una volta il "Mister Invisibile" della situazione... O perlomeno così credo.
Che altro? Il testo è stato scorrevole, anche se ho trovato leggermente "contorta" la battuta dei carcerati, forse sarebbe potuta essere scritta in maniera un po' più lineare. Nulla di grave, comunque.
Dopo tutto ciò, chiudo facendoti i miei (meritati) complimenti ^_^
Da Goth

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Tono surreale e alquanto astratto. Si percepisce da subito la cosa, ma si è invogliati a leggere fino in fondo per carpirne l'entità. A parte alcune scelte lessicali e grammaticali a mio dire ricontrollabili, è molto bella

Esempio:
mi assaliscono andrebbe sostituito con mi assalgono
c'è un gruppo di carcerati che un giorno decidono con c'è un gruppo di carcerati che un giorno decide
altre non mi sovvengono or ora e non ho tempo per rileggere, scusami^^
(Recensione modificata il 23/05/2014 - 08:10 pm)

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Meno male che non è una storia vera, se no sarebbe di una tristezza unica, scrivici ancora!!

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