Sono passato molti anni ormai, ma volevo farti i complimenti per l’accuratezza di quest ff
È un peccato che tu in l’abbia conclusa
Grazie per la piacevole lettura

Carissima Sabre,
mi complimento con te: scrivi benissimo, sei accurata, dettagliata nelle descrizioni e nella ricostruzione storica, come pure nel tratteggiare i personaggi.
Ho letto la storia con tanta avidità, che non mi ero neanche accorta che non è terminata!
Spero sinceramente che troverai il tempo per portarla avanti: è un vero peccato che questo "giolellino" rimanga incompiuto.

Complimenti ancora e ti abbraccio forte
Con affetto,
Maria Luisa

Sabre cara,

Questa è la prima " recensione " che lascio, perché mi pare che tutto ciò che c'era da dire sia già stato detto sulla tua meravigliosa storia, prima che ci arrivassi io.
Non posso che ripetere quanto sia accurata, credibile, interessante, coinvolgente, emozionante, poetica, geniale nel suo far rivivere i nostri beniamini nel pieno rispetto della storia originale a me tanto cara.
La motivazione a farmi viva in effetti è un'altra....
Lungi da me l'intenzione di volerti sollecitare, beninteso! Ci hai già fatto (tanto!) dono del tuo tempo e della tua bravura.
Vorrei solo capire (per eventualmente rassegnarmi e rasserenarmi) se disperi di trovare ancora tempo per proseguire la storia, (anzi, che ci siamo, direi LE storie, perché mi ha "preso" anche l'altra rimasta in sospeso).

Spero di trovare la sorpresa una tua risposta!

Con affetto,

Biska04
 

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Un altro pezzo della tua bravura con un momento incentrato tutto su André. Riesci a trasmettere la sensazione che André viva in un limbo. Fa parte della servitù vive con loro, assiste e conosce gli amori che sbocciano, le malelingue, i dispetti, ma nel frattempo ha un rapporto privilegiato con i padroni. Il Generale sempre con il giusto distacco lo tiene in considerazione tanto da osare esprimersi liberamente sul disdicevole atteggiamento della Regina, bambina viziata che non vuole comprendere l'importanza di certe regole diplomatiche. Aver trascorso le estati da fanciulla a Schönbrun ha reso M. A. troppo indulgente e poco avvezza a certe regole.
Bella anche la tua Oscar così genuina e spontanea con André che non si rende conto di vivere il loro rapporto a due come un rapporto speciale, vedi il battibecco sul libro.
André cerca di restare nel limbo perché nonostante tutto lui ha coscienza di sé e della propria origine cosa che Oscar tralascia sempre nei suoi riguardi.

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Ma che bello sono tornati gli anelli! Mi è piaciuto molto questo capitolo, che replica le stesse situazioni negli strati socialmente più bassi. Mi piace questo intrecciarsi di relazioni, il modo in cui le amicizie gli amori vengono gestiti, nonostante questa situazione, che ovviamente ci ti anche nella nota, di eterna minorità delle donne che dona strapotere non soltanto ai padri ma persino ai datori di lavoro. In tutto questo è molto bello il modo in cui descrivi Andrea e le sue reazioni a ciò che gli avviene intorno. Apprezzo sempre molto il tuo modo di scrivere. Spero che il prossimo nello non tardi troppo... Intanto buone vacanze

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Questa volta hai aggiornato in fretta, o quasi, le tue storie sono sempre interessanti e spulciano sulla quotidianità dei nostri. Le servette di palazzo che spettegolano e sciamano come api in un prato. Un Generale arcigno ma non ottuso e/o malvagio come la maggior parte delle volte in questo fandom. Descrivi bene anche Girodelle, uomo alla moda e appassionato di ruches come pure di mobilia, "uno shiccettone" insomma. Il pezzo forte sono, comunque, le note storico esplicative: danno la misura dell'impegno per le cose che scrivi e consentono di conoscere meglio quei tempi. Brava e a presto, spero.
 

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Il quadro della vita a Palazzo è complesso, ma completo; André vi si è adattato con meno fatica degli altri suoi colleghi.

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Che bello zei tornata, aspettavo da tanto un tuo aggiornamento, sempre bello leggerti, interessanti anche le note storiche, ma ce la faranno oscar e andre a dichiararsi? Continuala

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Ben ritrovata e questo lungo capitolo meritava una seconda lettura per cogliere tutte le sfumature contenute.
È uno spaccato fedele e preciso della vita di corte del tempo quello che ci regali.Concordo con te con la descrizione di Maria Antonietta e Luigi xvi. Fondamentalmente due stupidi, il peggiore matrimonio dinastico. Lui avrebbe dovuto essere più uomo e meno passivo in tutti gli aspetti della vita e sarebbe riuscito ad apprioparsi della Rivoluzione salvando la testa, visto che la sua figura di Re era amata e non detestata come quella della Sua Regina, altra pecca da imputargli, lui poteva permettersi di accettarla per quello che era, i suoi pregi e i suoi difetti, ma avrebbe dovuto salvarla anche dall'ostilità feroce che la circondava.
Lei piccola di comprendonio non era riuscita a capire che il suo comportamento gli aveva alienato la nobiltà che contava e soprattutto non aveva compreso l'importanza del ruolo ed il fatto di essere una fattrice reale.La sorella Maria Carolina pur detestando il consorte Ferdinando, sfornò non pochi figli.
Maria Antonietta chiusa nel suo piccolo mondo non si rende conto di cosa succede eppure non le mancava il carattere quello che mostrerà solo alla fine.
Giusto omaggio quello che rechi a Madame Elisabeth, mite e saggia creatura che pagherà un prezzo altissimo per essere rimasta leale al suo lignaggio.
I protagonisti della storia sono ancora in un limbo. Vivono una vita fatta di apparenza e doveri ma quando dono soli la loro complicità è assoluta, eppure una nota stonata emerge. André ha già compreso che la nascita del Delfino non porterà tutto il bene sperato mentre Oscar non vuole accettare una tale possibilità. Singolare il fatto che sia proprio André a descrivere l'amore del Re verso la Regina esattamente come quello che prova lui, illudendosi di poter accettare di restare al suo fianco così e basta, lui stesso nel suo intimo sa bene come prima o poi i sentimenti devono prendere vita, non possono essere nascosti. Anche Oscar considera l'incertezza un peccato mortale, proprio lei che si crogiolerà in essa.
La tua bravura emerge alla grande nella scena del dialogo tra Madame Jarjayes, Rosalie e le nobildonne. Un capolavoro di arguzia del detto e non detto dell'affondo e della difesa.
Alla fine tutto è condito da note che sono una vera e propria delizia per chi ama la storia.
L'attesa è stata ben ricompensata. Un abbraccio.
P. S. Estremamente divertente l'introduzione di Etienne, il nuovo attendente di Girodelle.

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Finalmente sei tornata! Bello questo capitolo dei pettegolezzi, se ti permette di chiamarlo così. Mi piace molto Madam ed il suo modo gentile ed arguto nello stesso tempo di liberarsi dalle dammi invadenti. Nello stesso tempo hai descritto molto bene il rapporto complicato di Oscar con gli altri e di come invece Andrea abbia un intelligenza sociale molto più spiccato della sua. Visto anche il titolo, sono davvero curiosa di vedere dove ci porterai con la seconda parte della vita. Ancora brava e ti abbraccio.

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Che bello, sei tornata, ho letto il capitolo e le note storiche, tutto interessantissimo.
Bello davvero, ma la continui la storia, vero?

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L'ho letto con calma, un passo in un momento, un pezzo in un altro; come quei romanzi che ti appassionano, che non puoi finire in una volta sola, ma che vai a prendere ogni qualvolta hai il tempo di farlo. Bello, scorrevole, appassionante ed elegante come le conversazioni tra le dame, commovente nel finale, accattivante nell'inizio dove mi ha strappato più di un sorriso. Ogni tuo personaggio da Etienne (questo il nome del nuovo attendente di Victor ricordo bene?) alle due dame pettegole e inacidite, passando per madame Elisabeth e la piccola Polignac e consorte, sono perfetti nel loro ruolo. E che dire di Madame? Adoro come la ritrai. Le tue note, mai pedanti ma semre interessanti, sono un piacere da leggere quanto il racconto stesso.
Vorrei averlo concluso tra le mani, magari su carta, per poterlo leggere proprio come un romanzo, il mio preferito, quello che ho sempre pensato dovrebbe essere questa tua trasposizione di VNB.
Un abbraccio carissma
Alga
(Recensione modificata il 27/06/2017 - 02:01 pm)

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Un capitolo lunghissimo (e purtroppo poco agevole da leggere, debbo dirlo), che illustra tutta la marcia prosopopea di una corte nata da un'etica falsa come solo quella guerresca sa essere, un'etica che fagocita e distrugge le persone di buon cuore ma deboli, come la povera regina; meno male che la rivoluzione farà presto pulizia!! Complimenti vivissimi per le accuratezze storiche, sembrava di vedere le scene di un film.

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Ciao ,
la storia mi piace,lo sai,riempi gli spazi vuoti,suggerisci altri punti di vista.
L'unico appunto che posso muoverti e' il tempo incredibilmente lungo che fai passare tra un capitolo e l'altro,immagino che la vita di tutti i giorni non ti permetta di accorciare i tempi.
Devo farti i miei complimenti per le note,davvero notevoli.
Devo desumere che anche tu sia una divoratrice di libri sul 700 francese e non solo. E devi aver letto diverse biografie su Maria Antonietta visto la correttezza delle tue osservazioni.
Se posso aggiungere una cosa a cio' che hai scritto,hai ragione,Fersen non compari' mai tra il novero degli amanti di Maria Antonietta. Prima ancora che la corrispondenza di Fersen fosse pubblicata da un suo erede,furono degli inglesi a insinuare che fossero amanti. Accadde subito dopo lo scoppio della rivoluzione e Saint-Prieur scrisse nelle sue memorie che la regina e Fersen furono amanti subito dopo il ritorno di lui dall'America. Saint Prieur non e' attendibile visto che si rodeva il fegato perche' sua moglie era stata una delle amanti di Fersen.
Non si ha l'assoluta certezza che siano stati amanti,si amarono questo e' certo.
Aspettero' con pazienza il prossimo capitolo.
Anna
(Recensione modificata il 29/02/2016 - 01:53 pm)

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Bellissimo Sabre. Non posso dire altro. Susciti in me quell’emozione e quella magia che provai da piccola alla prima visione dell’anime...
Il tuo André è poi superlativo. Un vero tributo al suo personaggio.
Noto, con mio piacere, che questo anello è solo all’inizio, e che quindi ho ancora tante belle cose da leggere...

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