Recensioni per
Ali nere
di Targaryen

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/06/14, ore 19:28
Cap. 1:

Wow. Che dire? WOW. Pura poesia in perfetto stile "decadente". In poche righe hai creato una serie di immagini meravigliose e terribili allo stesso tempo: il gelo dell'anima di Sephiroth, Nibelheim che brucia, l'oscurità di un mostro che chiama "madre" che si è instillata nella sua mente, l'odio, la rabbia, la sete di sangue, la follia.
Hai reso in modo perfetto uno dei personaggi più belli di sempre, attraverso scene cruente e terrificanti, il tutto con un tocco delicato e poetico, che rende questa fic una piccola opera d'arte.
"Alzate insieme la mano
e Nibelheim brucia."

Questi ultimi versi mi hanno regalato un brividino.
Complimenti davvero. :)

Nuovo recensore
01/06/14, ore 23:19
Cap. 1:

...Dunque, da dove comincio?
Difficile esprimere l'apprezzamento per questa storia in poche righe di recensione. Hai praticamente trasformato in un breve ma geniale scritto la mia idea di Sephiroth durante quelle scene chiave della storia di FF7.
Ho apprezzato in particolar modo i due ottimi accostamenti iniziali. Primo, quello tra la gelida persona di Sephiroth e il calore ardente scaturito dall'incendio. Ho sempre associato il personaggio – a dispetto dell'alta carica simbolica che assume l'immagine di lui che troneggia fra le fiamme – non all'elemento fuoco, bensì all'acqua – o, ancora meglio, al ghiaccio. Calmo, impenetrabile, ma terribilmente violento e al contempo maestoso come un fiume in piena.
E, secondo: l'opposizione grida/sussurro. Le une, di terrore; le altre, espressione di una devozione malsana e senza pari, quella di Sephiroth verso Jenova.
Le parole che hai usato per dipingere la particolarissima relazione fra 'madre' e 'figlio' mi rimandano tra l'altro ad una mia certa 'teoria' che vede Sephiroth come la sintesi, proprio come hai scritto tu, della carne e della mente della dea della distruzione, racchiusi in un involucro che è esploso rabbioso al momento della sua epifania (tale è definita in Crisis Core). Mi piace l'idea che Sephiroth - un essere umano 'speciale' che, a poco a poco, perderà i tratti della sua umanità - sia la manifestazione terrena di un essere dalle origini arcane.
Quel 'ti ruba la vita' mi ha quasi commosso, ma lo ha fatto ancor di più l'espressione 'due ali nere sul mondo': per quanto si sforzi a diventare un essere quasi divino, nel suo percorso dalla caduta nel Flusso Vitale, al Cratere Nord, sino alla 'seconda venuta' in Advent Children, Sephiroth rimarrà secondo me sempre un essere incompleto per vari motivi; il ricongiungimento con una (falsa) madre che promette una falsa gloria si rivela una mera illusione destinata a rimanere tale. Il suo progetto di ricostruzione del mondo, la folle utopia a cui egli si è aggrappato per non soccombere al peso di una cruda verità non si realizzerà, è come se rimanesse perennemente privo di qualcosa. Testimone di questo sembra essere la sua singola ala nera, alla quale attribuisco anche altri significati (ma non starò ad annoiarti riguardo a questo). Eppure in quel momento, quando sembra che madre e figlio siano in perfetta simbiosi (lui che si nutre delle vite altrui, alimentando così la sua sete) ecco che sboccia una seconda ala sul pianeta minacciato. Così si chiude la tua fic: con Nibelheim che brucia, villaggio morto in tutti i sensi. Bellissimo finale.

Questo è ciò che mi è venuto in mente mentre leggevo, mi sono emozionata tanto, davvero poche storie sono capaci di coinvolgermi così. Soprattutto, sono felicissima del fatto che ci siano ancora fan di Sephiroth che apprezzano di lui qualcos'altro oltre la sciocca e riduttiva immagine di ''figo vestito in pelle con uno spadone di oltre due metri e i capelli argento'' (sì, mi è capitato di leggere cose simili in rete). Sephiroth è un personaggio che adoro, penso che nessuno in altri giochi di Final Fantasy abbia la sua stessa caratterizzazione, le sue stesse forti motivazioni, la sua complessa psicologia.
Spero solo di non essermi dilungata troppo, ma ci tenevo a raccontare tutte le mie sensazioni. :)
Complimenti davvero!
Evelil

Recensore Master
26/05/14, ore 20:29
Cap. 1:

Appena ho visto che l'autrice eri tu mi sono fiondata a leggere xD Come mi aspettavo già, non sono stata affatto delusa dal tuo nuovo scritto. Anche questa sembra una poesia, ancora più cupa e oscura della precedente (mi riferisco a quella su vincent), che riesce ad evocare immagini veramente inquietanti, impregnate di sangue e di morte. Tutto ciò si addice al nostro amato e folle seph, in particolare proprio al momento che tu hai descritto, quello in cui l'argentato perde per sempre la sua umanità e decide di "unirsi" a colei che chiama Madre. Con poche parole sei riuscita benissimo a dipingere un quadro perfetto del mostro che è jenova e del rapporto malato che lega madre-figlio.
In ogni frase vi è un crescendo di tensione, fino ad arrivare al finale tragico e bellissimo della città che brucia tra le fiamme. Inoltre, mi è piaciuto molto anche il contrasto tra il ghiaccio nel cuore di seph e le fiamme che lo circondano.
In definitiva, hai trattato con vera maestria uno dei momenti più belli e inquietanti del gioco... sinceri complimenti :)
Alla prossima

Recensore Master
26/05/14, ore 14:13
Cap. 1:

Lui, chi altri? Perfetto ritratto, acciaio e sangue, fiamme e ali nere. Nibelheim brucia. I suoi occhi dietro le fiamme bruciano di più. Bellissima. Complimenti davvero. Ne vorrei ancora ;-)

Recensore Veterano
26/05/14, ore 14:05
Cap. 1:

E nibelheim brucia... fantastico! Breve, ma incisiva; hai riassunto meravigliosamente la follia, la possessione, la rabbia, l'odio dietro cui seph si è celato lasciando a piede libero sua madre. Quelle due parole proferite dai personaggi rendono perfettamente l'affiatamento tra i due, un legame indissolubile che ha perseguitato sephiroth per tutta la vita sottoforma di ossessione. E la frase finale rende il tutto dannatamente epico! Brava! Alla prossima!
Besos
(Recensione modificata il 29/05/2014 - 10:29 am)
(Recensione modificata il 29/05/2014 - 10:30 am)

Recensore Junior
25/05/14, ore 22:33
Cap. 1:

"Lei vive nell'ombra tra la tua anima e il nulla" è un'immagine inquietante e bellissima nello stesso tempo, che mi ha toccato il cuore riferendola ad una madre.
Che dirti? Bravissima, non ti smentisci mai!
Un abbraccio.