Buonasera!!
Non so bene perché, se per il fatto che sia una mente complessa e sfaccettata o perché di solito i capitoli sono dal punto di vista di Lisbon, ma adoro sempre i capitoli dal punto di vista di Jane.
Mi è piaciuto l'inizio e il rammaricarsi di Patrick riguardo il fatto che Lisbon non gli abbia detto di persona e per primo che intendeva andarsene.
Credo che lei lo abbia fatto per paura di doverglielo dire e soprattutto di fare i conti con quello che provava mentre lui penso che abbia anche avuto un po' il prosciutto sugli occhi nel senso più candido.
Di segnali ne ha avuti Jane per capire come le cose con Pike stessero divenendo disgraziatamente sempre più serie, ma si è crogiolato troppo nella convinzione che lei sarebbe rimasta, che il loro rapporto di partner e soprattutto ciò che lei provava per lui l'avrebbero indotta a scegliere ancora una volta lui.
E quando si è accorto che non era così si è trovato spiazzato, ricorrendo ad uno dei suoi soliti astuti giochetti per cercare di tirarla dalla propria parte.
In un modo molto contorto io ho trovato anche romantico quello che Jane ha organizzato perché nella sua testa e nel suo modo di vedere era il suo modo di dimostrarle che la voleva lì e con lui. Decisamente i modi non sono stati ottimali e neanche il modo in cui ha bene o male cercato comunque di nascondere i propri sentimenti.
Probabilmente sarò l'unica a pensarlo ma Jane mi ha fatto anche un po' tenerezza in quella puntata, il suo trovarlo così spaventato dal permettere ad una persona di avvicinarsi a lui quando in realtà Lisbon gli era entrata sotto la pelle da un pezzo. E' così finito vittima dei suoi stessi giochetti mentali e delle sue stesse bugie.
Mi è piaciuto quando ha pensato come i momenti sarebbero stati molto meno belli senza Teresa, una piccola ammissione di quanto lei in questi anni sia stata un po' la luce in mezzo al suo mare in testa.
Nella parte finale hai reso molto bene i pensieri secondo me di Patrick: traspare una atmosfera introversa ed introspettiva molto dolce e vulnerabile.
Sarà che ho stampato in mente quel momento per tutte le volte che l'ho visto, ma traspare un po' proprio quella lotta interiore che, come in quella scena, lo devasta dentro: da un lato vuole essere egoista ma anche finalmente sincero con se stesso e con lei cercando di farla rimanere, dall'altro preferisce continuare ad avere un'esistenza tormentata ma saperla felice, anche se forse sa che felice davvero non lo sarà mai.
Forse questa è una delle prime volte in cui vediamo un Patrick Jane fragile, vulnerabile e vittima delle sue stesse emozioni in una circostanza che non ha nulla a che vedere con la vendetta e con i sentimenti riguardanti la sua famiglia.
Molto carino davvero come capitolo e molto profonda la frase finale riguardante la sua mente, la stessa che molte volte lo ha aiutato e che proprio nel momento più importante lo ha condotto nelle sabbie mobili dei suoi stessi giochetti.
Brava!
Appena riuscirò commenterò e leggerò anche gli altri capitoli;)
A presto
Xoxoxo
Live in Love
PS: Si leggo che è un piacere ora i capitoli;) |
