Recensioni per
Per lei
di ellephedre

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/06/20, ore 16:09
Cap. 1:

Questa storia, è scritta benisimo. È molto triste. Infatti mi è scesa la lacrima da un occhio.

Recensore Veterano
31/08/16, ore 19:19
Cap. 1:

Leggendo questa storia ho iniziato ad apprezzare davvero il personaggio di shunt. Mi è iniziato a piacere solo negli ultimi capitoli di verso l’alba. Soprattutto in relazione alla nipote. E poter avere una storia tutta per loro su come si evolve la loro storia e come diventano una famiglia credo sia davvero interessante. Alla fine è una storia che coinvolge solo tuoi personaggi e sono affascinata da come li farai rapportare. L’unica altra storia di questo tipo (sulla sorella di Yu) è stata abbandonata al suo destino da anni, ma on tutti i fan di Shun non credo che a questa succederà lo stesso. Anche perché sviluppando anche il personaggio di Arimi in relazione a Minako ti verranno sempre momenti per questa storia. Ma torniamo al capitolo.
All’inizio del capitolo quando parla del viaggio, lasciarsi tutto indietro per un sogno l’ho invidiato non poco. Nel non avere affetti da lasciare si può davvero partire e lasciarsi alle spalle tutte le palle al piede. Guardare solo avanti senza preoccuparsi di cosa lasci indietro sarebbe davvero una bella sensazione per me. Certo sapere già cosa gli sarebbe successo ha distrutto molte delle mie fantasie, anzi ogni riga che leggevo sapendo cosa avrebbe trovato una volta sceso dall’aereo è stato un colpo al cuore. Mi é piaciuta soprattutto la telefonata in cui decidevano di vivere insieme. Un gran bel gesto/passo per un carattere come quello che mi sembrava Shun.. uno che vuole tanto l’affetto ma che ne è quasi terrorizzato. I dubbi che gli vengono se amerà la bambina a pelle o solo perché é la figlia di Asuka ne sono un esempio palpabile. Se pensa che è bambini sono solo cacca e pannolini si ricrederà presto… non ha contratto le coliche notturne e i pianti anche solo per essere presi in braccio.
Sai vorrei andare in america solo per passare la famosa dogana dell’immigrazione. Noi componente della mia famiglia ha avuto casini ghghg avremo la faccia da terroristi mah mah
Il primo e ultimo sorriso (per un bel po’ di tempo) negli states. Tra il poliziotto e l’infermiera per ora gli americani non ci fanno bella figura.
Non riesco a commentare la scena dell’ospedale dalla passo. Ho avuto un groppo alla gola tutto il tempo. Dovrebbe essere un complimento per te..io in questo momento un po’ di odio. Sappilo.
Mentre lui era in giro. Sei proprio cattiva!!
Madison ricomparirà ogni tanto o era un solo per la scena dell’ospedale? Sarebbe se si prendesse una cotta per lui che non se la fila (ok ho bisogno di pensieri divertenti visto che sono all’orlo delle lacrime)
Io non sono mai riuscita a entrare in un obitorio ne in una veglia. Non so proprio come i tuoi personaggi vogliano sempre vedere i cadaveri (anche gen e la sorella).
Il padre è il peggio “Shun?(nella testa shun chi esattamente?!) a si certo shun (mio figlio che sbadato!). si è meritato che glielo dicessero così. sono curiosa di capire se almeno un po’ di soffrirà della morte della figlia.
Certo che i neonati alla nascita assomigliano sempre più ai padri. Neanche la consolazione rivederci sua sorella nei suoi lineamenti. Dopo una tale perdita comunque non ci sarebbe da biasimarla se non sente alcune emozione per lei. Non solo per il carattere predisposto ma anche per il scocca emotivo precedente. Comunque rimane il miglior fratello del mondo a continuare a stare lì solo per la memoria della sorella.
Curiosità: l’infermiera lo ha riconosciuto per i tratti orientali o perché era l’unico con una faccia triste in una stanza dove sono di solito tutti felici?
Alla fine crolla in lacrime dopo aver resistito tanto a lungo. Si merita di poterlo fare. é stato un capitolo molto emotivo e mi ha emozionato. 
Grazie.
alla prossima 
Amayuccia

Recensore Junior
26/08/14, ore 20:48
Cap. 1:

Mi piace Shun (anche se il mio preferito è Alexander <3), è un personaggio umano e credibile, e anche la sua storia familiare è purtroppo molto comune.. Triste questo capitolo, ma adesso sta per diventare praticamente un ragazzo-padre (ragazzo-zio suona male XD), quindi ritroverà un po' di serenità nella piccola Arimi, anche se certo non sarà una passeggiata!

Nuovo recensore
03/06/14, ore 12:10
Cap. 1:

Tanta tanto tristezza per Shun (non solo per lui anche per me cose dentro avvertissi anch'io una stato di inquietudine) parti sapendo che al tuo arrivo c'è tua sorella che ti aspetta e arrivare in ospedale e trovarti il medico davanti senza un po' di tatto e dirti che è deceduta... avevo le lacrime agli occhi quando Shun a toccato Arimi. a presto ciao

Nuovo recensore
30/05/14, ore 02:40
Cap. 1:

......... ero li con Shun, a soffrire con lui, a soffrire PER lui, per una famiglia sparita nel giro di un battito di ciglia, per una vita stravolta con una sola, agghiacciante frase "Ho dichiarato il decesso alle due e dodici di oggi."
..... e inizio cosi la mia recensione perchè è quello che ho provato durante tutta la lettura, un realismo che ti catapulta direttamente DENTRO la storia..
Disagio e dispiacere, con la consapelozza degli eventi nella totale ignoranza di Shun verso questi, tristezza e pena per l'irrefrenabile disperazione di lui, buttato violentemente e senza nessun preavviso in una realtà che sembra un inaccettabile e impossibile incubo dal quale tenta di scappare per riportare indietro l'unica persona che sentiva come FAMIGLIA....  è stata una forte emozione leggere, anche sapendo già a grandi linee la vicenda, e forse è proprio questo che rende il tutto ancora più drammatico..
Shun è già un ragazzo molto maturo per la sua età, questa LEZIONE DI VITA lo farà crescere di una decina di anni nel giro di pochi giorni, confermando, di fatto, che non è sempre l'età a determinare la saggezza e l'essere responsabili, ne sono una perfetta dimostrazione contraria i genitori, parenti solo all'anagrafe.
Capisco l'indifferenza di Shun nel vedere e toccare Arimi, non mi avrebbe stupito un'eventuale tacita accusa alla bambina di quanto successo, accusa ingiusta ma comprensibile... da li il crollo emotivo e l'abbandono inesorabile alla disperazione...
povero Shun..
per fortuna sappiamo già cosa ne sarà di lui e di Arimi, ciò non toglie il fatto che, leggere della sua tragedia, ti lascia una tristezza non indifferente.. e tutto grazie alla tua bravura nel descrivere, nel raccontare con minuziosi dettagli che rendono tutto così reale..
I complimenti sono davvero d'obbligo, si capisce in ogni frase che ami i tuoi personaggi e le loro storie, che provi i loro stessi sentimenti e sensazioni, se così non fosse, i tuoi racconti non sarebbero cosi pieni di emozioni, di dettagli e spiegazioni..
Hai reso questa storia tanto indipendente quanto, per certi versi, inseparabile da "Verso l'Alba", perchè è da lì che prende le sue radici, nonostante sia di per se leggibile anche senza sapere il resto..
spero di leggere ancora e presto riguardo Shun... e millle grazie per la passione che hai e che trasmetti a tutti noi che ti seguiamo, costantemente e non (io faccio parte del primo caso, senza nessuna ombra di dubbio <3)
notte notte
Alessia

Recensore Junior
29/05/14, ore 11:45
Cap. 1:

Come ti dicevo altrove, sono proprio contenta della tua crescita come autrice e di fronte a un capitolo del genere lo ribadisco perché una storia di questa portata emotiva meritava di essere scritta ora che sei maturata a livello di scrittura. È arrivata nel momento giusto per te, potrei dire :)
La prima impressione che ho avuto – e che ho molto apprezzato – è che non mi sono ritrovata nel classico ‘primo capitolo’ che sa molto di introduzione, ma si entra subito nel vivo della questione (ammetto, come lettrice, di restare solitamente fredda in generale di fronte a incipit lineari, capisco sì come viene inquadrata la trama, ma mi capita che ho subito voglia di vedere come procede (nel caso mi incuriosisca; altre volte – in negativo – succede che legga senza convinzione o anche che metta da parte il libro in questione :D) … cosa che qui non è successa perché hai già fornito di così tanti dettagli che secondo me hai già stuzzicato chi ti legge). Di conseguenza, un capitolo così corposo e pieno nel senso stretto del termine non potevo non apprezzarlo ;) Chapeau!
Condivido l’idea di inserire la storia nella sezione originali, non tanto per una questione pratica di pubblicazione, quanto perché rendi la lettura una sorta di sfida :D Mi spiego meglio: il sapere a priori come si intersecheranno le vicende di Shun e quelle della tua Minako già ci pone in una sorta di, per così dire, favoritismo nei confronti di questo personaggio :) Scrivere una storia che sia unicamente sua, fruibile e indipendente da una saga con personaggi già noti (e amati) mi spinge a incuriosirmi al tuo nuovo protagonista, lo rende estraneo e nuovo e mi impone quasi a dargli un’attenzione differente – ma non per questo meno interessante – rispetto a persone e vicende che mi sono affini già per antonomasia e ‘esperienza’ di lettrice che ti segue dal 2009 :) Si tratta di una sfida sia per noi che ti seguiamo ma anche per te che potresti ragionevolmente attirare nuovi lettori :)
Shun: ti ripeto, ho avuto la ferma intenzione di spogliarmi delle informazioni che già sono a mia disposizione per concentrami su di lui partendo da zero (infatti anche su fb ho volutamente evitato di leggere qualche nota sulla storia di Minako – no spoiler, resta la mia regola :D e quando leggo anticipi non leggo, ma aspetto di vederli su efp – sono contorta :D). Di lui si intravede un ragazzo con un bagaglio di esperienze e di emotività ben diverso da un normale adolescente, basti solo l’ambiente familiare. E un profondo e immenso amore per una sorella, molto diversa caratterialmente da lui: mi sembra uno di quei rapporti di sangue in senso stretto, li sento uniti indipendentemente dalla distanza e dalle circostanze. Si capisce che Shun ha davvero voglia di vivere con la sorella, starle accanto e assaporare una riunione con quella che viene presentata come la persona più importante della sua vita. E c’è sì il grande affetto per il suo amico, ma ho avuto l’impressione che Shun volesse in tutti i sensi ‘tornare a casa’ :) Casa, sì, dove c’è chi capisce persino le tue sfumature linguistiche in una nazione dove sei costretto a ripetere il tuo nome o dove sbagliano pronuncia :)
Quando hai fatto riferimento alle sue sensazioni riguardo un possibile travaglio in corso della sorella in concomitanza con il suo arrivo, riprendendole più volte nel capitolo, ho subito avuto in mente un rapporto fraterno molto stretto (non so perché mi è venuto in mente quello che dicono a proposito dei gemelli, che dicono di avvertire quando qualcosa non quadra e fiutano il pericolo per l’altro anche a distanza): mi hai lasciato davvero con l’idea di un affetto fra fratelli molto saldo.
Inutile dire che hai descritto una situazione così tragica che certo non lascia indifferenti: lo shock, l’impotenza, il non aver tempo per capire e realizzare ciò che è successo. Mi ha colpito la freddezza nell’urgenza di telefonare un genitore per una mera questione burocratica e doppiamente mi ha colpito l’indifferenza di quello stesso genitore che ha perso una figlia. Non è più Rei che ancora soffre per un padre che continua a farle male, Shun ha già imparato a camminare da solo, ha già fatto una scelta.
Il magone mi è venuto non solo per l’idea di una bimba senza madre (ma qui penso influisca il fatto che già so che ne sarà di lei) quanto soprattutto nel rendermi conto che da ora in avanti Shun sarà davvero solo al mondo: partito in cerca di una famiglia, si ritrova abbandonato nella maniera più tragica che possa esistere.
Non ho competenze mediche, ma da alcune esperienze personali credo che tu abbia descritto abbastanza realisticamente l’emergenza: il ricorso al cesareo e l’incubatrice sono veritieri. Vero è che non ci sono state complicazioni eccessive per la bambina dopo un parto del genere (forse il fatto che sia filato proprio tutto liscio), ma almeno per quanto ne so, non è così raro (se si ricorre al cesareo tempestivamente e in presenza di una gravidanza portata a termine nei tempi esatti, il rischio è maggiore per la madre – qui si parla di cuore – che per il nascituro – che praticamente viene subito tirato fuori tramite operazione e messo in incubatrice). Ma parlo anch’io per questioni personali e non per conoscenze mediche.
Aspetto il prossimo capitolo con molto interesse, elle! Grazie del tag su fb e mi auguro che nuovi lettori si uniranno a noi fedelissimi :) La storia secondo me ha tutte le carte in tavola :) Un abbraccio!

Recensore Master
29/05/14, ore 00:10
Cap. 1:

Ok disperata dalle lacrime io ti faccio questa unica domanda...ma tu rileggendo il tutto non hai pianto???perché io ancora piango e non riesco a smettere, oddio che storia oddio che emozioni forti che sto vivendo elle sei fantastica hai un dono meraviglioso mi stupisci sempre più. Complimenti il tutto si vede che è studiato alla perfezione si vede che x ogni storia che scrivi metti il cuore e l'anima facendo ricerche anche su un parto d'urgenza, credimi mi sembrava di essere in un episodio di Grey's Anatomy ,brava brava. La parte finale della storia giuro che mi resterà x sempre in mente lui e la forza che non può avere, lui è il dolore che lacera il cuore in questo momento, lui è il coraggio che non può sostenere perché non ne ha, lui è il tormento che vivrà al pensiero di quello che deve succedere,lui è i suoi mille perché senza avere mai una risposta. Complimenti elle bellissimo primo capito aggiorna presto un abbraccio grande grande . Francesca :*

Recensore Master
28/05/14, ore 22:35
Cap. 1:

Mannaggia che capitolo triste! E che realtà! Alla prossima! Number One!

Recensore Master
28/05/14, ore 22:05
Cap. 1:

Ti dico solo che ho il magone. Sono commossa. E Arimi...amore...mi si e' spezzato il cuore. Ho pensato a quanta gioia c'e' stata x la nascita della mia bambina e invece...per Arimi...solo sofferenza. Non potra' mai conoscere l'amore della sua mamma. E' una cosa terribile. E ancora peggio e' per la sua mamma, 9 mesi di sogni, ansie, emozioni e nemmeno la gioia di abbracciarla una volta sola. Sono troppo triste. Elle tu mi uccidi!

Recensore Junior
28/05/14, ore 21:52
Cap. 1:

Letta tutta d'un fiato... Ovviamente mi hai fatto commuovere, malgrado avessi letto verso l'alba speravo di trovare uno scenario diverso... Triste me!!
Povero Shun... Che storia! Sicuramente niente da obiettare al tuo registro linguistico o al realismo con cui scrivi!!!
Sappiamo da alcuni spoiler del futuro che un giorno sarà felice anche lui con Minako & sons... Per il momento non gli rimane che vivere le proprie emozioni!
Spero in un tuo aggiornamento il prima possibile...
Comunque mi chiedevo essendo citata Amy nei pensieri che fa Shun, quando si trova a riflettere sulla situazione del suo amico Alexander, non potevi usarla come gancio e inserirla tra le fanfic della serie Sailormoon?!
A presto!
Dedda

Recensore Veterano
28/05/14, ore 21:44
Cap. 1:

Wow..ed ecco il primo capitolo della storia di Shun...
Scusami elle...ma sono veramente scossa...devo dire che questa ff inizia con il botto!Si sapeva già a grandi linee la storia di Shun ma questo capitolo è cosi struggente...hai descritto alla perfezione il dolore di una persona,in questo caso di un fratello, quando perde un parente caro...mi ci sono rivista...ho ancora i brividi e mi è scesa una lacrima...per questo adoro la tua scrittura..mi fa emozionare e provare sentimenti a 360 gradi...grazie...
Tornando a Shun...povero il suo viaggio era iniziato così bene..pieno di aspettative per il futuro..ma non fa in tempo ad arrivare che subito succede quel che succede...viene portato immediatamente in una brutta realtà..l'ospedale dove è morta Asuka...e per giunta ha lasciato la figlioletta da sola :( che destino crudele...
Per fortuna Shun è un ragazzo molto maturo per la sua giovane età..e come abbiamo visto adotterà la piccola Arimi..<3 bellini <3 sarà un ottimo papà ne sono sicura :) anche se all'inizio sicuramente non sarà facile...a 20 anni confrontarsi con una neonata tutto da solo..non è il massimo..penso che Minako lo aiuterà molto :)
Racconterai nei prossimi capitoli con più precisione l'infanzia di Shun?e come mai si è allontanato dai genitori?la telefonata con il padre l'ho trovata agghiacciante..anche in un bruttissimo momento rimangono così distanti..e freddi...mamma mia...
Comunque per l'incubatrice Elle , a mio avviso , l'hai descritta benissimo :) la stessa tipologia l'ho vista circa 6 anni fa quando mi è nato il cuginetto...:)
Aspetto con trepidazione i prossimi aggiornamenti..anche se come hai scritto non saranno bei momenti per il nostro Shun :(
Un bacione grande Giorgia :*

Recensore Veterano
28/05/14, ore 21:44
Cap. 1:

Mamma mia, che nodo alla gola questo primo capitolo.
Sapendo già cosa sarebbe successo, è stato ancora più drammatico: leggere la gioia di Shun, l'attesa, le aspettative, è quasi come vedere un film al contrario partendo dalla fine.
Il momento clou è descritto in maniera così realistica da sembrare vero... e purtroppo di casi come questo ne esistono ancora, quindi infiniti complimenti anche alla tua precauzione nell'informarti a livello medico.
Per rispondere alle tue considerazioni in nota: le incubatrici di terapia intensiva credo stiano in una sala a parte rispetto alla semplice sala di neonatologia con tante culle, quindi ci sta che la piccola stia in una semplice incubatrice per precauzione. Di solito la maggior parte dovrebbe avere i guanti fissi alla struttura, ma credo che anche qui dipenda dalla gravità o meno del neonati.
Spero che arrivi presto il momento di leggere qualcosa di più allegro per Shun. So che non sarà immediato, ma sia per lui che per Minako non vedo l'ora di leggere momenti felici.
Complimenti tanti, ma tanti, ma tanti: sei fenomenale.
Chiara-pingui