Recensioni per
Haunt (to old happenings and things that are done).
di comfortinglies

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Ciao ! :D Feelings, accidenti a loro! Feelings che ti tengono incollati al foglio ( o schermo in questo caso ).. se poi c'è una bella scrittura di mezzo this is the end. Io adoro il personaggio di Charles mentre con Erik ho qualche problema... mi sta un po' antipatico perché maltratta quel povero angelo di Xavier. E questa storia in un qualche modo mi fa fatto avere due momenti contrastanti: una prima in cui mi son detta: ma dai, magari abbiamo un Erik meno balordo... poi arriviamo alla fine e le frasi tornano come un'eco e si sente la delusione, il dolore e i sogni infranti di Charles. Sì, siamo delle masochiste ma non ci possiamo fare niente. Eheh... Bellissima shot, complimenti ! Alla prossima ! ^^
Hippolyta

Nuovo recensore

Ciao!
Sono rimasta molto colpita dalla tua FF!
Il modo in cui Charles ripensa al passato è struggente, si capisce quanto abbia risentito delle fiducia che aveva riposto in Erik e nel loro rapporto..Hai descritto tutto in modo cosi chiaro e coinvolgente che non trovo le parole adatte a descrivere il complesso se non: feels.
Il magico e angst mondo dei feels (?)
In conclusione, complimenti e spero di beccare ancora qualche altro tuo lavoro nel fandom! Ciao ciao! :3

Recensore Master

Reduce da una settimana di full immersion nella saga di X-Men (ancora mi domando perché mi sia lasciata trascinare in questo tunnel, maledetta me) ho fatto quello che faccio ogni volta che incappo in una nuova ossessione un nuovo interesse fandomico-fangherlistico; mi sono fiondata su EFP alla ricerca di fan fiction su cui poter sfogare i feels. Ebbene, devo ammettere che la quantità e la qualità (la qualità in primis) di storie presenti nella sezione m’ha lasciata piuttosto insoddisfatta, e per questo ho passato gli ultimi giorni a stalkerarla nella speranza che l’uscita di DOFT ispirasse una nuova ondata di pubblicazioni. Questa premessa non per annoiarti (anche, in realtà, dal momento che sono una lettrice a cui piace molto sproloquiare), ma per farti capire QUANTO TI VOGLIA BENE (scritto in maiuscolo, sì, perché te ne voglio davvero tanto) per aver scritto questa cosa BELLISSIMA – che ha incrementato la già altissima percentuale di angst che mi scorreva nelle vene a causa della maratona di film da poco conclusa, ma era proprio questo il tipo di storia che da brava fangirl masochista quale sono cercavo, quindi non me ne lamento, anzi, ti ringrazio il doppio *abbraccia*
Vorrei scrivere un commento abbastanza profondo ed articolato da render giustizia alla bellezza della storia, ma quando i lavori mi coinvolgono molto a livello emotivo mi risulta davvero difficile offrire un’analisi accurata – mi riesce meglio esprimermi con una serie di versi inconsulti e faccine del tipo -> *_____* o ;__________;, ma mi sembrerebbe davvero ingeneroso liquidarti con così poco, quindi faccio un tentativo.
Il motivo per cui ho amato questa storia, oltre al fatto che è scritta benissimo, scorre che è una meraviglia ed è assolutamente priva di errori (e per me si tratta di requisiti indispensabili), è che, almeno dal mio punto di vista, c’entra perfettamente il punto, con acume e precisione straordinari. Da new entry del fandom (come accennavo all’inizio, fino ad una settimana fa nemmeno sapevo chi fossero gli X-Men) mi sono arrovellata parecchio (eufemismo. L’ho fatto molto più di parecchio, in realtà) sulle dinamiche che intercorrono tra Erik e Charles e la conclusione a cui sono giunta coincide perfettamente con il quadro che hai fornito in questo racconto. L’affetto che Erik nutre nei confronti di Charles (qualunque interpretazione gli si voglia dare) (giusto per precisarlo, anche io li shippo tantissimissimissimo, oserei dire che li shippo quasi con violenza #Cherikistheway) è vero, come i pensieri e le emozioni che ha mostrato a Charles prima di partire testimoniano (aawwwwww, quant’è bello quel momento *sbudina* L’hai raccontato magnificamente), eppure non è abbastanza (o almeno non lo è stato. Spero che nel futuro tutto da riscrivere che ci attende nei prossimi film si arrivi ad esiti almeno in parte diversi ;_;) a fronte delle divergenze che li separano, a fronte di quella causa che per Erik è così totalizzante da portarlo ad ignorare sia i propri sentimenti che quelli degli altri. Tu sei stata bravissima a dar vita a questo (splendido e complesso e dolorosissimo) rapporto. E il punto di vista di Charles è…magnifico. E straziante. Il modo in cui ripensa al se stesso di tre anni prima, commiserandosi e poi si disprezzandosi, è struggente e straordinariamente plausibile. Non può che essere questa la maniera in cui si è sentito in quegli anni.
Ah, e nemmeno io so se e come facessero il caffè in America negli anni sessanta, ma posso dirti che quella scena mi ha fatta awwwweggiare moltissimo e che nel ripensarla al termine della lettura sono stata peggio di quanto non stessi già T^T
E niente, questa recensione si sta trasformando in un’epopea, pertanto la smetto di rubarti tempo. Ancora tanti complimenti e GRAZIE MILLE per questo splendido lavoro. Mi auguro che dal plottaggio a cui fai cenno nelle note ne vengano fuori altri, perché ne ho davvero bisogno per sfogare il dolore.

*va a piangere in un angolino e ad ascoltare “Haunt” per poter piangere di più e meglio*

P.S. Lo so, avevo promesso di smetterla, ma non posso non dirti che ho fatto un salto sul tuo blog e sono così d’accordo sulla tua analisi del film che m’è parso di star leggendo qualcosa scritta di mio pugno #abbracciamoci #allthefeelings #okbastavado

♥♥♥

Recensore Master

Ho aperto questa fic perché, sostanzialmente, mi piacciono i titoli lunghi e con le parentesi. E, niente: sono bellissimi. Sono loro, assolutamente e completamente loro, credo di aver sentito le loro voci o cose inquietanti di questo genere.
Mi piace che sia un momento a metà, uno di quei lunghi momenti a metà che messi insieme fanno più o meno dieci anni. Mi piace che Charles stia iniziando a crollare ma non sia ancora a terra, e che stringa forte le parole e i ricordi di quello che ha perso e di quanto grande fosse quello che ha perso.
La scena del caffè è una delle cose più fluffy e adorabili che io abbia letto da, non so, mesi. Charles stanco, Erik che tira fuori la caffettiera. Non è niente, ma è tutto. 
Also, appunto, Erik. Erik che gli prende la mano e si appoggia due dita sulla tempia, lo lascia entrare, gli lascia vedere. Gli sfiora le labbra, solo perché sappia e si senta un po' più al sicuro, in quegli ultimi attimi prima che tutto inizi a succedere.
"Il mento poggiato sul palmo della mano, Charles si ritrova a sorridere alla finestra"
"'Non lo facevo da tempo'"

"[...] si accorge di stare tenendogli il viso con entrambe le mani, come se avesse paura di recidere quel legame"
Io non credo di potercela fare, davvero.
E' tutto perfetto ed è come vorrei essere sempre stata in grado di immaginarlo. Quindi, insomma, grazie.
(Credo che andrò ad ascoltare ossessivamente Haunt, ora.)

Recensore Veterano

Ehilà, ti ho beccata! (mò dirai, che vuole questa. no, niente è che ci seguiamo a vicenda su twitter, quindi non spaventarti! xD)

leggendo gli angst generali nella home, appunto, avevo intuito che qualcuno in giro stava partorendo fic... e poi alla fine le mie ricerche alla Sherly, hanno dato frutto e ti ho trovato.

Dunque la mia premessa è che le slash mi lasciano sempre poco convinta... ma non tutte.
Voglio dire, quelle con dell'usta e ben scritte perché mai dovrei allontanarle?

Questa è una di quelle (fa la ola da sola, ma non essendo Quicksilver non le è permesso farne una di prolungata misura... ?)
Innanzitutto: LA DOLCEZZA. Tra i vari frammenti, penso che il migliore e quello che più mi ha sciolta sia stata quella del caffè.
Omiodio, ma vogliamo mica parlare di Erik che prepara il caffè di prima mattina? E Charles che altro che stanco, è fin troppo sognante.
E tutta l'atmosfera, ho amato come l'hai saputa rendere. Io non so, ma era come se sentissi il calore del sole farsi sempre pian piano, più forte. Sentivo l'odore del caffè, ok? No, non è ok, perché se ti ammazzi tu di angst, sappi che fai del male anche a noi

"e dolce m'è naufragar in questo mare" disse quello.. (no va bene, so chi lo disse, ma così faceva più Jack Sparrow)

L'altra scena da o-mamma-ho-dimenticato-come-si-respira è quella dell'aereo. Secondo me perché mi immedesimo un sacco in Charles (il che rimarca come tu sia stata brava a rendere i suoi pensieri). E ancora il finale.

La cura. quale parola fu così benefica e in questo contesto così amara e distruttiva?
Boh, grazie per questo sabato di cuori implosi.

e scusa per la recensione di fatto, poco critica e seria, ma lungi da me fingermi un'intellettuale! ^_^

un abbraccio alla prossima

.lalls

Nuovo recensore

Heeey sono Valentina (valenty__ su Twitter)! :D

Insomma... Ormai lo sai che ti odioamo tanto, e con questa fic hai confermato il sentimento.
In questo momento nè il tempo nè le lacrime mi permettono di scrivere una recensione decente, so...
E' bellissima, davvero. You had me già dal titolo (adoro i Bastille, e Haunt è tra le loro canzoni che più adoro <3), e mi è bastato leggere le prime cinque righe per capire che non avrei retto. E' tutto perfetto, c'è quella dose di fluff che mescolata all'*ANGST* ti fa strappa i cuore dal petto e lo calpesta, e la scena di Erik che mostra a Charles i suoi pensieri è stato il colpo di grazia. A quel punto non ho neanche più provato a trattenere le lacrime.
Purtroppo non posso dilungarmi, anche perchè mia madre e Orphan Black mi richiamano, quindi concludo semplicemente dicendo che SCRIVI BENISSIMO, ormai l'ho constatato, e che pretendo che tu scriva taaante altre Cherik <333
Intanto io spero di riuscire a partorire presto la mia! (lo so che l'avrò ripetuto un centinaio di volte, lo scrivo ovunque solo perchè così magari mi convinco una volta per tutte a scriverla davvero XD)
Ci si sente su Twitter tra interviste e fanvideo ~