Immagina di essere un cercatore di smeraldi. Ti fai strada a colpi di piccone e scavatrice meccanica in quella roccia durissima, dentro cunicoli in cui passi a malapena, alla ricerca di quei frammenti di color verde che potrebbero esaudire tutti i tuoi sogni, una vita agiata per te e la tua famiglia (chissà magari anche in una casa nuova) e la certezza di avere un futuro radioso. Ma, per ora, l'unica cosa che puoi fare è avanzare nell'oscurità alla flebile luce di una lampada posta sopra il tuo casco, che sembra far danzare le ombre ogni volta che ti muovi: e poi d'un tratto ti rendi conto che è lì, ciò che cercavi da sempre, quella pietra del colore dell'erba appena bagnata, che cambierà per sempre il resto della tua vita. Ecco, per noi, le tue storie sono così, dei gioielli preziosissimi che arricchiscono le nostre giornate, un favoloso tesoro da custodire per tutto il resto delle nostra vita. Certo, a volte, come in questo caso, le pietre preziose sono incastonate nella roccia e richiederebbero un po' più di lavoro per pulirle e farle brillare, ma non è questo l'importante: ciò che conta davvero è che in ogni tuo racconto si nasconde un meraviglioso smeraldo, ed è per questo motivo che ci siamo fin da subito appassionati alle tue storie (tanto da diventare i tuoi fans n° 1, titolo che non cederemo mai a nessun altro ^^).
Prendiamo per esempio questa fanfiction. Come ci hai detto, l'hai scritta in breve tempo sulla base delle emozioni che hai provato ricordando il viaggio a Berlino, e, in effetti, si nota che non è proprio curatissima come tanti altri tuoi racconti: ciò che è davvero importante, però, è la pietra preziosa che hai nascosto dentro, quel "base concept" (come direbbero gli anglosassoni) o concetto di base su cui hai imperniato tutto il racconto, e che ci ha conquistato fin dalle prime righe.
L'elegia del tocco.
A ben pensarci il tatto è ormai uno dei sensi che cerchiamo di usare meno, soppiantato in tutto e per tutto dalla vista che, in una società dell'immagine come la nostra, svolge la funzione più "importante". Eppure è il senso che il neonato sviluppa fin da subito, ben prima della stessa vista o dell'odorato o del gusto. Il tatto gli consente di cominciare a conoscere il mondo intorno a se, a relazionarsi nello spazio ed a comprendere concetti quali la forma e la posizione delle cose.
Quante cose si posso esprimere con il semplice tocco... C'è quello leggero di una carezza, quello feroce di un pugno e quello passionale di un bacio. C'è il tocco che conforta, che umilia, che da speranza e che la toglie. C'è lo stringersi di mani solo per formalità e il caldo abbraccio di chi non si vede da tempo che racchiude in sé un universo intero...
Abbiamo trovato davvero bellissimo il modo in cui descrivi i diversi tipi di "tocco" che Clarke prova sulla propria pelle. C'è quello di chi dipende da lei, di chi ha bisogno di essere ascoltato, di chi vede in lei una guida. C'è il tocco di Finn, gentile certo, ma che non può consolarla quando la notte si fa buia e ogni essere umano è solo con i suoi pensieri. E poi c'è il tocco di Bellamy, gentile ma anche fermo, appassionato perché bisognoso di lei, che cerca sostegno e che lo da. E' così forte il legame che si crea con il loro tocco che la vista non potrà mai sperare di superarlo, come racconti nell'ultima parte:
" (...) Clarke afferra la sua mano e la stringe: Bellamy la guarda, -per un millesimo di secondo, poi il suo sguardo torna a terra, ma Clarke è sicura che abbia recepito il messaggio."
Concludiamo questa recensione così "toccante" (si, d'accordo la smettiamo di dire stupidaggini :P) facendoti i nostri più sentiti complimenti :') Non era facile raccontare una storia usando quasi esclusivamente il senso del tatto, eppure tu ci riesci alla grande (non che questo ci sorprenda, dato che sappiamo quanto sei brava :P) con una prosa fluida e accattivante che conquista il lettore fin dalle prime righe. A questo punto non possiamo fare a meno che esclamare a pieni polmoni: "Bravissima signorina Scrittrice :* :* :*" XD
PS: Un'osservazione ed una confessione :')
- (...) quando cadono sul letto arrangiato della tenda,(...) - La frase di per se non ha molto senso. Forse potresti optare per un "quando cadono sul letto ricavato da ciò che rimaneva della tenda"
- La confessione è questa ^^ Parlare così tanto del tocco e del suo significato ci ha fatto venire una voglia smodata di abbracciarti, perciò ti chiediamo scusa fin da ora, ma quando ci vedremo ti spupazzeremo ben bene (sempre nei limiti che vorrai tu, ovviamente ^^). Anche perché "noi siamo gli zii, ed amiamo i caldi abbracci...." XD XD XD |