Recensioni per
The World Is Yours
di Selene K

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/07/14, ore 10:27

Ottima conclusione di capitolo. Ha il sapore della fine di una storia, ma un realtà è solo l'inizio. Ho molto apprezzato i saltellare tra episodi passati e presenti, è una tecnica che stimola moltissimo la curiosità, ma ora ho bisogni d risposte e non vedo l'ora di averle :)
Natasha è un personaggio così figo che di più non si può pretendere. È straordinario questo alone di leggenda che la avvolge, le dita tatuate e gli anelli, la storia dietro ogni le tra tatuata, le molotov e le rotule spezzate. Bellissimo personaggio, cazzuto (passami il termine in francese), ma affatto scontato. Lo trova persino più maturo di Scarlett/Beatrix. È a un altro livello.
Ottimo capitolo, attendo il prossimo :)

Recensore Master
03/07/14, ore 13:14

Ciao, carissima!
Con un leggero ritardo sono ancora qui a recensire questa magnifica storia che spero continui a decollare in questo modo ancora per molto, perché se queste sono le premesse, non oso immaginare il seguito. Sei grandiosa nella narrazione, non posso far altro che incollare gli occhi allo schermo e pensare che non sia questo – un libro, ecco cos’è questa storia! Scrivi divinamente, senza intoppi, senza errori e chissà cos’altro: tutto è caratterizzato al punto giusto, i dettagli risaltano come se stessi vivendo tutto attraverso gli occhi del protagonista e i brividi – mio, Dio, i brividi – che mi attanagliano ogni qual volta che apro un tuo capitolo si fanno sempre più intensi.
Non leggo questa storia, la vivo assieme a Xavier e ne sono estasiata.
Il linguaggio volgare che c’è un po’ a destra e un po’ a sinistra è dovuto dal contesto e dalla voce narrante, ma non risulta volgare nel senso stretto del termine, bensì adatto.
Tutto è adatto in questa storia, perfino i punti, le pause, il battiti cardiaci di cui non parli e che noi lettori percepiamo tramite lo scandire del tempo.
Un orologio biologico, forse anche un ticchettio supremo, ecco cosa!
Dalle prime all’ultime righe c’è vita e suspense, per non parlare di quando arriva Natasha e finalmente si presenta a tutti noi con quella bellezza stridente, con la sua parvenza da sogno. Lei è lì, è parte integrante di quel posto, eppure non lo è al contempo. Mi piace come l’hai caratterizzata, come l’hai introdotta lentamente, e la sua leggenda non fa che aumentare anche se si è rivelata, visto che immagino i suoi occhi e i segreti che essi celano.
(CIT) Sapete quanto è facile scalare la catena alimentare in questo modo?
Quanto cinismo in una sola riga, quanta verità non detta e quanto sono rimasta ammaliata!
Nei tuoi capitoli ci sono tante piccole perle e io le adoro in modo indecente, come il rimando alla Venere nera <3
Sproloquierei delle ore sui tuoi capitoli, ma posso solo trovarmi muta dopo certe letture e so che le parole arriveranno con ritardo disarmante e che se provassi a metterle in colonna qui di seguito risulterebbero sciatte al confronto.
Ho visto una vera e propria leonessa, ho scrutato con gli occhi di Xavier, ho conosciuto dettagli che non immaginavo e pieni di biasimo, di fluidità, mi sono entrati in testa facendomi rabbrividire.
Amo questa storia, potrei dirlo e sottoscriverlo. Sono contenta che arrivi in pillole a noi lettori, a tratti e non tutta assieme, perché si mantiene una suspense esageratamente caotica e io sono qui, ad attendere un seguito in fibrillazione!
Complimenti vivissimi, sei un genio!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
20/06/14, ore 20:14

Sappi che ho letto questo capitolo ascoltando il pezzo dei Doors (che mi piace troppo), e che la combinazione ha voluto che finisse proprio mentre arrivavo all'ultima riga. L'effetto è stato fantastico!
Bel capitolo questo, pieno di azione, ma anche di ricordi. Tre figure femminili hanno dominato la scena: la Venere nera, Kyla e Natasha. Tutte e tre molto diverse non solo tra di loro, ma anche dalle tipologie di personaggi femminili che si incontrano generalmente, e io sono sempre contenta quando c'è qualcosa di diverso. Diverso ed estremo. E' tutta questa storia ad essere estrema, a non glissare su comportamenti perversi e pensieri quasi malati, e l'effetto finale è molto positivo.
Natasha neanche compare, ma la sua presenza è forse la più ingombrante. Come il protagonista, anche io sono curiosissima di incontrarla :D

Recensore Master
18/06/14, ore 19:22

Ciao!
Inizio con dirti che ho letto il capitolo tutto d’un fiato, esattamente nella concezione opposta del precedente: invece di sciogliersi e sfumarsi, questo diventa più nitido fin quasi a sembrare tinto di colori vividi, illuminato con insegne a neon dall’interno e il realismo è impressionante, così come nel precedente. Si vede perfettamente tutto l’impegno e l’accuratezza dell’analisi che hai effettuato sul posto, la cura del dettaglio sulla locazione di Bangkok, tant’è vero che alla fine mi sono ritrovata a dire solo questo: cioè, che spettacolo – e lo scrivo in grassetto perché sì, voglio che risalti non solo a te che passi a leggere questa recensione, ma anche a tutti coloro che faranno altrettanto, incuriositi dal titolo, dall’introduzione e chi più ne ha più ne metta.
Lo stile è fantastico, scandisce un battito accelerato, distorto, che aumenta pian piano e diventa un tamburo. La vita di Xavier, delle persone che lo contornano, prende forma lentamente e sembra fondersi in un unico essere, tanto che quasi mi sembra di percepire un paragone tutto mio nel titolo. Tutti sono una sola cosa, una sola cosa è tutti, il mondo è suo, è loro, è e non è.
Mi è piaciuto il rimando alla canzone dei Doors, una di quelle che ho amato da quand’ero adolescente. La trovo perfetta, azzeccata come dice Xavier, perché nei momenti più impensabili accade che la testa decida di creare una colonna sonora: prende una canzone senza un motivo preciso, poi la rende impossibile da dimenticare e si stanzia lì, canticchiante, martellante, fin quando non l’assecondi – e forse non sparisce neppure allora.
Ho adorato Kalya, il modo in cui ne ha parlato Xavier e quello in cui lei si è posta nel trattare con lui l’argomento Natasha giorno dopo giorno – oh, per non parlare dei dettagli che riguardano la leonessa, bellissimi anch’essi. Mi sono rimaste impresse le dita spezzate, devo ammettere che da come hai parlato in quel pezzo ho avuto l’impressione di stare lì ad ascoltare e ad annuire con aria assorta, affascinata e inquietata al contempo.
È una storia davvero bella, dove ogni capitolo fa per sé, si muove sconsideratamente in una dimensione a parte. Mi piacciono i rimandi alla famiglia assurda del protagonista, le parole non lasciate al caso che servono di certo a far intendere la sua psicologia – vedi ad esempio fratellino.
Posso solo rimanere a bocca aperta dinanzi questa storia: l’adoro, l’ammiro molto.
Lo stop finale, poi, che spettacolo!
Continua così, cara!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
17/06/14, ore 22:48

Mi piace lo stile che usi. Mi piace la nota Bukowskiana di questati narrazione

Nuovo recensore
11/06/14, ore 13:02

Yo. Stavo dando un'occhiata alle storie della sezione Noir, e sarà perchè ho appena rivisto Scarface, ho aperto la tua. Ottimo lavoro, hai uno stile ipnotico. Mi piace come riesci a comunicare un'atmosfera complessa e immagini molto evocative tramite un linguaggio tutto sommato semplice e diretto. L'incasinamento temporale ci sta, amo chi riesce a includere questi espedienti nelle suo storie senza farle diventare pure seghe letterarie. Vai così, aspetto altri capitoli!

Recensore Master
10/06/14, ore 18:38

Primo capitolo: la finestra sulla trama si allarga. La tecnica dei salti temporali alla Palahniuk&Co. mi piace e funziona bene. Mi piace anche tutta la crudezza nel linguaggio e nelle scene, l'idea di rappresentare una vita "sporca" raschiando il barile fino alla fine.
Si inizia con l'introspezione del protagonista, ancora è presto per delineare una caratterizzazione definitiva, ma la scoperta graduale è ancora più interessante.

Recensore Master
10/06/14, ore 18:19
Cap. 1:

Ecchime qua. Prologo molto accattivante, un'istantanea di una scena che sembra di avere davanti agli occhi. Molto vivida, ma accompagnata da qualche dettaglio che affonda le radici nel background del protagonista e permette qualche assaggio di trama.
La cosa mi ha incuriosita, svoltazzo verso il primo capitolo.

Recensore Master
10/06/14, ore 13:54

Ciao, cara!
Sono ancora qui a farti i miei più sentiti complimenti: era da tanto che non trovavo uno stile tanto fluido e particolareggiato, uno di quelli che sembra quasi intossicante e che ti avvolge, ti consuma nelle viscere. I pensieri che non circolano più per un senso logico, che si rincorrono da soli e che vanno dietro alle parole che, concatenate, hai posto in questo capitolo – ecco, sì, è questa la reazione che ho avuto e perdona se la recensione sarà un po’ confusionaria, ma mi sento in dovere di scriverla a caldo.
Sono stata emozionata dalla punteggiatura, dalle virgole e perfino dalle annotazioni fra i trattini; ci sono frasi che reputo memorabili, non dimenticherò mai Xavier e la sua gelosia/invidia per il fratello, così come quel bellissimo esemplare di grottesco che cito volentieri: Nascere e scoreggiare nella seta.
Voglio dire, è tutto così tremendamente azzeccato che mi fa venire la pelle d’oca.
Sono rimasta a fissare lo schermo, ho mandato giù la storia con il mouse come se fosse acqua e nel frattempo – cosa epocale – mi si è freddato il tè verde!
I dettagli, poi, sono la chicca della tua storia: vividi, pulsanti, caratteristici e allo stesso tempo informativi – perché sì, io riesco a scorgere anche dell’informazione in tutto questo: pare che tu voglia in qualche modo schiaffare (passami il termine poco ortodosso) sotto al viso dei lettori la realtà. È questa, non ce ne sono altre, non è tutto rose e fiori! Questo grida il capitolo, la storia in sé, la trama e perfino Xavier, sua madre, il destino nel braccio della morte di suo padre e il ricordo di Natasha.
Bellissima la panoramica strappa budella che ho assistito dopo la parentesi Kalya, quel macabro focus on Bangkok. La prostituzione, il male di vivere, il dramma che si respira oltre il turismo sessuale e quella vita che non è vita, quell’esistenza che non è esistenza: tutto ha un prezzo in quelle strade.
Mi è rimasto molto impresso, dico davvero.
Sono stata con il fiato sospeso mentre andavo avanti nella lettura e se all’inizio notavo del cinismo, tutto ha preso a scorrere più veloce dopo un po’, fintanto che le memorie diventavano più consistenti e poi, all’improvviso, quel battito cardiaco che si era accelerato nel mio petto ha stonato – no, non è affatto una critica.
Hai presente quando si ascolta una bella canzone s’un vecchio vinile? Bene, immagina un grammofono ininterrottamente attivo, il vinile che si surriscalda e lo stridere confuso della puntina che di scatto manca – si fonde, diventa molle, e mi viene in mente solo Dalì per descrivere un’impressione figurata del senso che hanno dato le tue parole nel finale.
Tutto si scioglie, si sgretola, diventa offuscato, confuso – sparisce con il senno di Xavier, con la sua ragione e la sua mente attiva; allora, senza rendermene conto, mi sento ubriaca come lui.
Ottimo lavoro, davvero ottimo!
Alla prossima, carissima,
xoxo

Recensore Master
09/06/14, ore 18:41
Cap. 1:

Appare in una nuvoletta di fumo
Ciao ^_^.
Dunque, io sono pessima a commentare i primi capitoli delle storie, mi piace molto recensire, ma di solito lo faccio quando ho un quadro abbastanza completo della storia, magari non tutta la trama, ma almeno due o tre capitoli. Ma ultimamente la sezione noir di EFP mi sta facendo trovare delle storie molto, molto interessanti, quindi mi sembrava giusto soffermarmi a lasciare un pensierino.
Ho letto in qualche commento che la tua storia si potrebbe definire genere “pulp” e ammetto che non leggo cose di questo tipo, ovviamente non se ne trovano nemmeno su EFP, forse è proprio per questo che mi ha incuriosita; sembrerà scemo come pensiero ma quanto penso al Noir, mi vengono in mente le storie di Nero Wolf, quindi questa è veramente agli antipodi e al tempo stesso molto vicina al noir.
I pensieri del protagonista, della voce narrante mi piacciono, creano una sfaccettatura di quest’uomo. Sicuramente non quello che si potrebbe definire una brava persona, ha fatto molte cose di cui non va fiero, lo ammette lui stesso, ma al tempo stesso non sembra essersene pentito se non fosse che ora è imprigionato da dei trafficanti di coca, e sicuramente non è il posto più confortevole del mondo.
Mi piace come è impostato questo capitolo e sono curiosissima di leggere i prossimi, magari riesco anche a lasciare un commento più sensato rispetto a questo.
Tutti i miei complimenti, ciao.
 
-Yuko-

Recensore Veterano
05/06/14, ore 11:32
Cap. 1:

Intrigante racconto. Ho sempre adorato il genere Pulp in tutte le sue forme, e come tuo primo componimento su questo "mondo" è ben fatto e degno di essere letto.
Ricorda all'inizio delle tinte un po' Bukowskiane, che scemano in una tensione più da thriller. Ho apprezzato quel contrasto notevole fra l'ambito crudo e quella breve citazione un po' alla "Lolita" di Kabokov: "fuoco dei miei lombi".
Un bacio, alla prossima lettura.

Recensore Master
04/06/14, ore 15:32
Cap. 1:

Ciao carissima!
Che dire, vederti in questa sezione mi fa diventare un filino euforica, non vedo proprio l’ora di leggere altro su questa fantastica storia che già dall’introduzione promette non bene, ma di più.
È una delle cose più fighe – passami il termine, ci sta troppo bene (?) – che io abbia mai letto, un accenno di puro stile e una nuova caratteristica che andrà a unirsi alle tue che di loro sono abbastanza grandiose.
Scorrevole, affascinante, accattivante e curioso come intro, un prologo degno di nota che va letto sicuramente, che va apprezzato e carpito fino in fondo.
Questo stile lo adoro, il tema che toccherai è uno dei miei preferiti e il marciume suburbano che si preannuncia da tutto questo mi emoziona di già.
Degno inizio di un film, con la voce narrante che guida nel bel mezzo di un mare che è la vita con le sue sfumature più turpi.
Ottimo lavoro, non so davvero cosa dire: tutto è azzeccatissimo, dalla prima all’ultima parola, perfino la punteggiatura che da pause giuste e di classe a una narrazione più che pulp!
Detto questo non posso che ringraziarti per lo spazio che mi hai dato nelle note, mi hai fatto davvero arrossire e non me l’aspettavo minimamente *blushes* ora vado a rintanarmi sotto una mattonella nell’attesa che il rossore sparisca dalla mia faccia (?) <3
Alla prossima,
xoxo

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