Seconda Recensione Premio per il contest "Award for best Drabble&Flashfic"

Ed ecco la seconda storia che ho scelto. Personalmente Oberyn è uno di quei personaggi che io ho amato, per la cui morte ho sofferto un casino e che è scomparso troppo presto. Troppo presto!
Di questa storia, ti dico subito, ho apprezzato la sovrapposizione, che ti è riuscita piuttosto bene, tra la morte, le emozioni di Ellaria e i ricordi di loro due insieme, più come sensazioni che come veri e propri momenti.
Ho trovato solo un refuso:

come una frutto marcio -> come un frutto marcio

Lo stile nel suo insieme mi è piaciuto molto. Come ti avevo già annunciato, a colpirmi maggiormente è la sovrapposizione di più tempi, e quindi di diverse situazioni avvenute in tempi diversi: abbiamo Ellaria che affronta il suo dolore; la sovrapposizione del ricordo di Oberyn poco prima di affrontare la montagna; e la sovrapposizione di un'introspezione in cui la donna affronta il suo immediato futuro senza il suo amato compagno.
Un'altra cosa che mi ha colpito è l'atmosfera di Dorne e di Approdo del Re che sono entrate in contrasto: da un lato abbiamo il fisico, ovvero il luogo in cui ella si trova veramente, la capitale; poi abbiamo le metafore e i richiami a Dorne, come il sudore o la vipera o ancora quella iniziale della danza dei granelli di sabbia. Anche questo ha aiutato a creare la sovrapposizione di diversi elementi, rendendo il costrutto di questa storia davvero complesso e ricercato.
Una sola parte non mi è chiara, tanto da farmi apparire la forma utilizzata un po' confusa:

Oberyn è morto, sconfitto dalla sua stessa brama di giustizia - o vendetta; in un mondo in cui la Morte è menzogna e tradimento è difficile dirlo con sicurezza - ma il deserto ha già cambiato i suoi moti - ora più rabbiosi e violenti.

E' stato difficile afferrarne il senso, forse a causa delle parentetiche che hai aperto, e di cui io limiterei l'uso. Comunque null'altro da eccepire.
In questo modo anche la trama acquista dinamicità e si dirama in un intreccio davvero interessante. Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia iniziato in maniera così "misteriosa", nel senso che all'inizio non si sa di chi sia il pov o in che punto stia avvenendo il racconto. Per farti un esempio, pensavo che fosse di Oberyn il POV e che stesse iniziando a scontrarsi con la Montagna, ricordando le parole che si era scambiato prima con Ellaria. Invece è stata una scoperta scoprire che lo scontro era già passato, che Ellaria era il personaggio chiave e che era colta nel momento in cui accarezza le spoglie distrutte di Oberyn.
Dico questo non perché sia confusa la storia, ma proprio perché mi è piaciuta l'aura vaga iniziale, che poi va chiarendosi andando avanti con la lettura.
La caratterizzazione dei personaggi è perfetta, e persino Oberyn, attraverso i ricordi di Ellaria e le sue parole, è stato possibile goderselo in questo scritto, cosa che a me ha dato molto, proprio perché amo questo personaggio. Hai fatto trasparire bene il suo desiderio di vendetta, mascherata da un'insolente e sfrontata giustizia; la sua passionale forza ma anche il suo modo particolare di portare rispetto, che acquista forza proprio dalle sensazioni che rimembra di aver provato Ellaria con lui. Ed Ellaria è perfetta, sopratutto quando descrivi il suo dolore e il suo sorriso sofferente che affonda le radici nella vendetta. Mi piace come ne hai mostrato la forza, la sfrontatezza, l'amore, il patimento. Sei stata molto brava. Complimenti.
A presto!

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Erano giorni (una settimana quasi esatta da quando abbiamo visto e commentato la morte del nostro amato Oberyn) che aspettavo questa storia, perché sapevo che sarebbe arrivata e che sarebbe stata bellissima. Diretta, graffiante, struggente: sarà che ho amato tantissimo il personaggio e in più sono stata al mare oggi e sono rimbambita dal sole ma mamma mia se mi sono commossa 😭😭😭😭 Ora che hai riportato in vita feelings mai sopiti non posso che struggermi nel dolore per la morte di Oberyn e la perdita di Ellaria (quanto mi piace quella donna, quanto la stimo!).
Insomma, complimenti, sei stata bravissima. Ora scusami vado a piangere in un angolino.

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Bella, veramente bella ... e mi è piaciuta l'idea di cocnentrarsi su Ellaria, nei libri Martin la nomina appena e nel tf ha appena qualche minuto invece è un pg che merita, una donna forte, una donna innamorata e che ha visto l'uomo che amava venire ucciso di fronte ai suoi occhi e infine una donna sola e sconfitta ma che non vuole arrendersi e che invece di farsi vincere dal dolore decide di cedere all'odio, l'odio verso i Lannister in generale e verso Twynn in partilare
complimenti, veramente veramente complimenti

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Ciao! Forse è un caso, ma avevo appena finito di guardarmi lo scontro tra la Montagna e la Vipera Rossa di Dorne quando, aprendo Efp, mi sono ritrovata davanti a questa tua fiction! Mi sono fatta due risate e poi ho letto. Che dire? Bellissima come sempre. Hai reso in maniera magistrale l’orgoglio e la forza dei dorniani attraverso i pensieri e le emozioni di Ellaria … mai chinati, mai piegati, mai spezzati. L’immagine dei moti delle sabbie che mutano in risposta all’odio della compagna di Oberyn è da manuale, e lo stesso dicasi per la frase di chiusura, in cui quello stesso odio nutrirà il cuore dei dorniani e avvelenerà quello dei Lannister. Se colpiscono con intelligenza anche le vipere delle sabbie possono infatti uccidere il leone. Bella, inoltre, la descrizione della putredine di Approdo del Re, la putredine delle strade ma soprattutto di coloro che la governano da ormai troppo tempo. Complimenti e a presto!

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ç____________ç
Tristezza!
Mi si strugge il cuore... Ci sono veramente rimasta quando ho visto come andava a finire la puntata e ho pregato affinché, più o meno, accadesse una cosa tipo la tua fic.
Che Ellaria vendichi il suo amato Oberyn.
Mi è piaciuta veramente molto. Il modo in cui hai descritto la sua sofferenza...
Mi davvero colpita.
Complimenti.
 

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Da brivido anche questa, davvero, un monumento all'odio che brucia come un fuoco qualsiasi residuo di pietà o di perdono, D'altra parte che perdono può esserci a chi ti porta via le persone che ami? Ma l'odio serve anche a non morire, a non lasciarsi sopraffare dal lutto che ti annienta. Il cuore pieno di odio vive una vita distorta, ma vive.
Bellissima, come sempre :-).

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