Ebbene, eccomi qui.
Ormai devi rassegnarti alla mia presenza costante nelle tue shot - perché sì, ben presto, compenserò anche quelle che non sono riuscita a recensire prima di ora - ma, come ben sai, sono una grande estimatrice del tuo stile e non c'è tuo lavoro che non riesca a non apprezzare. Come sai, apprezzo veramente molto il tuo stile e il mondo in cui le vicende corrono fluide e sicure durante il tracciato narrativo; mi piace la cura che hai nello sviluppare la personalità di un personaggio e il modo in cui si rapporta con sé stesso e il mondo che si circorda. Hai un ottimo modo di interpretare le coppie che decidi di parlare e, non solo!, hai anche un ottimo modo di caratterizzare i personaggi che gli si muovono attorno.
Perciò, come non rimanerne colpiti?
Ebbene, io credo che non si possa rimanere immuni al fascino delle tue storie. Sono meravigliosi capolavori che meritano sempre e comunque di essere condivisi; finché avrai voglia ed ispirazione di pubblicare in questa sezione sappi che sarò sempre qui a commentare e far valere il mio commento.
Perciò, terminata questa languida premessa, direi di dirigerci subito al commento vero e proprio della storia - che, già ti dico, sarà abbastanza disordinato e incongruente.
Partiamo dal fatto che lavorare con i bambini fa male. Fa veramente male. Pochi sono gli insegnanti che non arrivano ad una crisi isterica quando hanno iniziato a lavorare assieme a gente minorenne; in particolare, bambini dell'asilo. Perché, sì!, sono dei demoni. La gente non lo sa, non crede a quello che accade là dentro ma - un po' per la politica del KinderGarden e un po' perché sono presi dall'ES e non hanno ancora sviluppato un io - posso assicurare che è veramente un inferno. Bambini che urlano, strillano, si menano, vogliono mangiare a tutte le ore, scompaiono per intere giornate e non si ritrovano più. Insomma, la gente ci muore là dentro - perde anni di vita a vagonate.
Perciò io comprendo Kuroko. Lo comprendo benissimo e lo stimo per quello che fa anche se, LOL, credo che ogni fangirl che si rispetti vorrebbe vivere almeno un'ora con l'intera Generazione dei Miracoli in versione bambina. In particolare, credo che quello che colpisca di più sia proprio il puccioso Aomine.
Aomine? No, volevo dire Daiki, scusa.
Il puccioso Daiki che si aggira come una pantera in gabbia non appena vede qualcuno che si avvicina al suo amato maestro Tetsu. E lo capisco. Credo che i bambini, a quell'età, siano ancora in fase edipica o la abbiano appena superata; è normale che Aomine ne sia così morbosamente legato - se fosse più grande sarebbe inquietante ma visto che è carino e teneroso desta solo la nostra approvazione. E infatt, io lo approvo. È così che si fa. Nessuno si deve avvicinare al maestro Tetsu senza il suo consenso; guai a lui, altrimenti.
E infatti, a mio parere, saranno problemi seri per Kagami.
Questa volta gli è andata bene perché lo ha salvato ma che provi a presentarsi davanti all'asilo un'altra volta ... credo veramente che arriverà a morderlo non appena lo vedrà avvicinarsi al suo amato Tetsu.
Ma passiamo alle vicende. Kagami arriva. Fa lo splendido - ed ha ragione di esserlo, naturalmente (chi non ha amato i pompieri da bambino? - e si becca tutte le domande possibili ed immaginabili dai bambini. Punti in più per la domanda di Murasakibara; tutt'ora mi sto domandando se sia effettivamente possibile "mangiare" il fuoco. Ho paura nel dire che Kuroko sarà capace di farglielo provare se continuerà a dire di voler mangiare a tutte le ore. Insomma, tornando alla storia; è normale che quando appare un maschio alfa nella savana, quello che comanda il gruppo delle leonesse si irriti. Insomma, è normale; qui poi si parla di tigri e pantere, quindi il discorso felini rimane immutato.
Peccato solo che qui il puccioso Daiki sia, appunto, puccioso. Quindi fugge, arrabbiato ed offeso con Kuroko che sembra essere sotto l'effetto del fascino del pompiere ( e come biasimarlo? ), e si rifugia su un albero come un abile gatto solo che non sa più come scendere.
E ciò è tenerissimo.
Me lo immagino attaccato al tronco come un gattino spaventato che, appunto, il signor pompiere sistema. Perciò Kagami acquista punti in più. Tanti punti in più. E non c'è da stupirsi che Kuroko gli dia il numero.
Io l'avrei fatto - eh, sì.
Ma passando oltre, siamo arrivati alla conclusione. Con il commento più importante: Akashi-Spione. Io lo so, lo so! Lui è il cocco del maestro! Quello sempre attento che vede e sa tutto! E che va a riferire - ovviamente. Kuroko lo adora solo e sempre per questo; e i compagni rosicano.
Concludendo, splendida shot. Davvero splendida.
mughetto |