Quarta classificata al contest "Tutti (o quasi) i sentimenti dell'uomo"
Grammatica e stile: Ho notato nella tua storia una buona capacità narrativa, e nel finale anche la volontà di coinvolgere il lettore, con la ripetizione martellante del “non ero riuscito…” che fa entrare nella tragedia. Ho alcune piccolissime correzioni da farti:
Noi due eravamo le anime della festa, in molte occasioni il nostro essere agili e arzilli ci salvò tutti: questo è solo un consiglio, non mi piace molto il termine “arzilli” perché in genere (in genere, non sempre) si riferisce ai vecchietti, quindi io userei un’altra parola per esprimere quel concetto.
finimmo anche nelle grinfie degli Elfi Silvani che ci rinchiusero nelle segrete, ma, grazie allo Hobbit, riuscimmo a fuggire:non va la virgola prima del “ma”.
disteso in terra; […] accasciando in terra: mi sembra che “in terra” sia una forma dialettale, è più corretto “a terra”.
Lo farò fratello: prima di “fratello” è meglio mettere una virgola (che pedanteria! Purtroppo sono insopportabile, lo so…)
vidi Fili sdraiato a terra, affianco a Thorin: la forma corretta è “a fianco”, “affianco” è la prima persona del verbo “affiancare”.
cercai comunque di portare a segno quanti più colpi possibili: “quanti più colpi possibile” è la forma corretta, idem sotto quando l’hai ripetuto.
Forse ti sei dilungata un po’ troppo nel riassumere il viaggio, ma essendo ben scritto non mi è dispiaciuto, anche se ha rallentato un po’ il ritmo narrativo. Comunque sei stata molto brava!
18,5/20
Rispetto del pacchetto e uso del sentimento scelto: Mi è piaciuto molto come hai saputo sfruttare il tema del dolore collegandolo alla morte di un parente. In questo caso, mi hai fatto capire che Fili era più di un semplice fratello agli occhi di Kili: era l’unica persona che lo amava completamente, lo amava con tutti i suoi difetti e tra i due c’era un rispetto reciproco. Hai saputo rappresentare secondo me molto bene l’amore fraterno, differenziandolo dall’amicizia o da altri tipi d’amore. Il dolore per la morte di Fili si mescola molto bene con quello dovuto al fatto di non essere riuscito a proteggerlo, motivo per cui il povero Kili muore con la disperazione e la delusione nel cuore, e non certo sentendosi un eroe. È molto tragico e triste, ma veramente bello.
20/20
Caratterizzazione dei personaggi: L’introspezione di Kili è ottima, e il raccontare l’episodio in prima persona secondo me è stata una buona scelta per far entrare il lettore nel cuore del personaggio. Il rapporto con Fili è approfondito e interessante, i pensieri relativi alla morte molto profondi. Tutti i personaggi agiscono come hanno agito nel libro, ma sei riuscita a darmi una visione più ampia dei loro sentimenti e dei loro pensieri.
10/10
Attinenza con il fandom: Ho detto che ti sei dilungata un po’ troppo nel descrivere il viaggio compiuto ne Lo Hobbit, ma è stato proprio questo a farti ottenere punteggio pieno in questo ambito della valutazione. La storia è stata descritta dettagliatamente e senza alcun errore, ho apprezzato anche la nota che hai messo sull’età di Kili e Fili, segno di grande accuratezza. Molto bene.
10/10
Gradimento personale: Bella la citazione di Sartre all’inizio, di certo cominciare una storia con un richiamo a “La Nausea” è ricercato e attira l’attenzione, mi è piaciuto anche quando l’hai riportato nei pensieri di Kili. Anche dal punto di vista della trama, seppure non racconti niente di originale, il tuo è un racconto che merita: sei riuscita a coinvolgermi nel dolore provato da Kili, per il quale effettivamente questa è stata la prima e l’ultima guerra. Ciò non toglie nulla al coraggio del giovane nano, coraggio che si addice alla sua gente, e alla sua volontà di lasciare il segno, come hai scritto all’inizio. La rappresentazione della sofferenza, come ho già detto, è molto forte e conclude degnamente la tua deathfic.
8,5/10
Eventuali punti bonus: “La storia è una deathfic”, “Nella storia è presente un viaggio”
2/3
69/73
(Recensione modificata il 16/07/2014 - 09:42 pm) |
