Ciao cara!
Innanzitutto, scusami tantissimo per la svista e il bug, è stato sicuramente un malfunzionamento del server (strano, di solito va così bene -.-''') o un problema del Wifi della sala stampa della Biennale (altro disastro totale). Scusami davvero.
Allora, ho OVVIAMENTE già cancellato la recensione precedente dalle note, perchè sennò dove sta il divertimento? Quindi ho ri-riletto la storia e procederò per punti, come avevo cercato di fare nell'altra. Perdonami di già se mi perderò qualche punto, cercherò di essere più precisa possibile.
Iniziavo col dirti che la storia mi è piaciuta moltissimo, nella sua brevità, e che ho trovato i personaggi perfettamente IC. Mi scuso per aver scelto una storia un po’ datata, ma quando c’è di mezzo la Malec io smetto di ragionare in toto e divento pazza, quindi dovevo leggere (lol)
La situazione mi ha catapultata nel mondo di Cassandra Clare e a New York, tra Brooklyn e l’Istituto, perchè sarebbe perfettamente plausibile (figli a parte, dal momento che ora sappiamo che Alec e Magnus adotteranno). Non fatico a immaginare l’Istituto coperto di coccarde rosa perchè Jace e Clary hanno avuto una pargola. Allo stesso tempo mi immagino Jace a bullarsi della futura figlia prodigio con tutti gli amici e parenti venuti in visita (secondo me sarebbe un padre adorabile, che vizierebbe la bambina da far schifo, e tenerissimo) e mi immagino Alec, disturbato a tutte le ore del giorno e della notte dalla frotta di parenti in adorazione, leggermente esasperato dalla situazione e da tutto quello che comporta.
Perchè si capisce benissimo la sua frustrazione nei confronti di una situazione gioiosa ma che, sotto sotto, lo mette di fronte al fatto che lui non otterrebbe tutto questo affetto e approvazione. In questo tratteggi molto chiaramente una situazione già espressa nel canon, ovvero la politica discutibile di Idris nei confronti delle coppie arcobaleno o miste, sbattendo il lettore davanti ad un problema concreto che fa soffrire Alec (e Magnus, anche se qui si dimostra dolcemente supportive e, soprattutto, molto sensibile). Insomma, mi è piaciuto come tu abbia usato un pretesto felice e abbastanza semplice, ma soprattutto credibile, per esplorare invece la caratterizzazione di Alec, al quale (come in canon) i problemi vanno tirati fuori col cucchiaino a forza di chiedergli cosa c'è che non va, e la relazione che lega i Malec.
Quindi, se Alec è assolutamente IC, Magnus è favoloso. É saggio, ma dolce (anche divertente, quel "gasp" mi ha ammazzata haha), e rassicura il fidanzato senza però minimizzarne le ansie: dall'alto dei suoi anni vede la cosa con oggettività, ma non per questo sminuisce il fastidio e la tristezza di Alec nei confronti di una situazione che non è assolutamente giusta.
Magnus lo capisce, ma capisce anche che non ha senso soffrirne se hai le persone che ti amano davvero attorno, ed è una reazione che ho trovato molto matura e molto “da Magnus”, così come è molto bello che, poi, la situazione diventi estremamente dolce, con quel “grazie” e il bacio che chiudono la scena con una ritrovata serenità.
Alec vuole affetto, cerca approvazione, mentre Magnus calca sul valore di poche voci sincere: si vede tutta la loro differenza, ma che li rende bellissimi.
Mi è piaciuto molto, perchè decidi di toccare uno dei temi più delicati della Malec: quello del futuro. “Non riceveremmo nemmeno la metà di tutto l'affetto, o di tutti i regali, che stanno ricevendo Jace e Clary”: questo pezzo mi ha colpita perchè ovviamente è 100% da Alec mettere davanti a tutto l’affetto perchè, a conti fatti, è tutto quello che cerca. Approvazione dalla famiglia, accettazione di quello che è e di quella che sarà la sua famiglia.
Non è gelosia, quella che prova Alec, come precisa giustamente, ma un senso di sottile ingiustizia che neanche lui comprende appieno e che lo rattrista (anche se capisco perfettamente la scocciatura di avere il Jace fun club in giro per casa haha), e l’hai resa davvero bene, così come hai reso bene il fatto che Magnus capisca al volo che qualcosa non vada, oltre anche quello che Alec stesso è disposto ad ammettere.
Lo stile è lineare e molto incisivo: non ti perdi in grandi descrizioni e, complice anche la brevità del testo, mi sembra tutto più incentrato sulle reazioni dei Malec, creando una situazione che potrei benissimo vedere in un libro della Clare. Non c’è nulla che interrompa la lettura o distragga, e ciò mi ha aiutata (per quel che mi riguarda) a immergermi completamente nella scena, godendomela come se fosse uno spaccato preso da uno qualsiasi dei libri della saga. Quindi, assolutamente mi sono goduta la fic dall’inizio alla fine, senza intoppi :)
Non so se scriverai altro di Shadowhunters o su questa bella coppia (è possibilissimo che i seguiti, la serie TV o il tempo abbiano cambiato molte cose, lo capisco) ma mi piacerebbe leggere altro di tuo su questo universe, perchè mi è veramente piaciuta tanto come interpretazione dei personaggi e come hai rappresentato la “normalità” all’interno della coppia, soprattutto in un momento che definirei dolceamaro (alla fine l'argomento è affrontato in maniera abbastanza passiva, non è un vero e proprio problema, ma Alec si sente comunque tagliato fuori...è un momento di consapevolezza, diciamo).
Utilizzando un pretesto semplice come la nascita del figlio di Jace e Clary sei riuscita a sviluppare in maniera molto precisa un tratto del carattere di Alec che adoro, quello che fiuta le ingiustizie a chilometri di distanza ma non riesce davvero a ribellarsi, e a rendere perfettamente il supporto (incondizionato, ma sempre costruttivo) che Magnus rappresenta per lui.
Mi spiace davvero tanto per il disguido della recensione, e spero di aver coperto di nuovo tutti i punti di cui parlavo ieri :(
Mi è piaciuta molto come missing moments, quindi ti rinnovo i complimenti che ti facevo ieri e spero di leggere presto qualcos’altro di tuo :)
(Recensione modificata il 01/09/2018 - 12:13 am) |
