Ehi, dolcezza ^^
Scusa se ci ho messo un po' a recensire questa storia, mi dispiace.
Anche perchè è bellissima e mi ha catturata in un modo che non credevo possibile.
Insomma, è splendida! Il momento della creazione del/della protagonista di una storia è sempre decisivo e fondamentale.
E lo si crea, questo personaggio, con cura, quasi materna, e attenzione. Ricorda molto la nascita di un figlio, perchè dall'autore esso dipende interamente.
[Non mi conoscerai mai, e io saprò tutto di te.
Non saprai mai quanto tempo ti ho dedicato, e se penso che lo sguardo delicato che sto immaginando per te non si poserà mai su di me … Quasi piango.]
L'autore ne è padre, o madre. Certo, invisibile e sconosciuto, ma pur sempre un genitore.
Potrei quasi dire "per sempre" ma non sarebbe sempre vero.
Per i personaggi dei libri pubblicati, io penso, c'è un momento in cui il personaggio passa dall'essere dell'autore (un padre o una madre amorevole) all'essere di tutti coloro che leggono di lui e ci si immedesimano. Come se lasciasse il nido, questo personaggio.
E l'autore sa che sarà per sempre una sua creatura (nel senso più tenero del termine) ma anche che ora è libero, a modo suo.
E poi, ancora, ci sono quei personaggi che, dopo un po' che scrivi di loro, è come se loro ti guidassero nello scrivere le loro avventure. Come fossero divenuti indipendenti e tu dovessi solo lasciarti guidare.
A me capita, ogni tanto, e a te?
Ma sto divagando...
tornando ad Alyssa, questa shot mi ricorda troppo un pezzo della Bella Addormentata (ho visto Maleficent da poco e penso che questo possa influire..), quando le fatine danno i loro doni alla bambina. Tutti doni meravigliosi.
[Sei mia, e anche se tu penserai di essere libera ed indipendente, una parte di te sarà sempre legata a me.
Ma non temere cara, ricamerò per te gli abiti e i sorrisi più belli, colorerò il cielo per te dei colori tuoi preferiti, suonerò nel vento canzoni che amerai e ricorderai per sempre.]
E questo mi sembra stia facendo l'autrice (tu ^^), sta donando alla sua piccola tutto il meglio che si possa dare. Certo, predice anche momenti bui, perchè non è possibile eliminarli, ma promette anche che poi torna il sole.
Questo, mi ricorda tantissimo questo.
[Sarai tutto quello che io non sono stato, e avrai tutto quello che io, qui, non ho.]
Anche questo mi riporta al paragone madre-figlia, (perchè i genitori hanno questa tendenza a desiderare che il figlio riesca dove loro hanno fallito, no?) ma più che altro riguarda la persona dell'autore, che dona ai suoi personaggio ciò che lui non ha avuto mai e li rende ciò che lui non sarà mai (in meglio, inteso)
E' qualcosa di profondo ma al tempo stesso di fiabesco che, come avrai notato, mi ha fatto viaggiare con la fantasia a tutto spiano.
Storia bellissima, davvero.
Beh, vado a sistemare gli ultimi dettagli della tua shot di compleanno (l'ho finita ieri sera, anzi, ieri notte, ecco perchè non ti ho risposto... scusa!)
Vedrai cosa ti ho preparato!
Kiss
Rae |