Recensioni per
Riflessi
di Targaryen

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/02/15, ore 10:52
Cap. 1:

Okay, mi sono ritrovata a gironzolare sul tuo profilo e ho trovato questo racconto, su una coppia che amo e che mi incuriosisce e su una teoria che supporto con tutto il cuore, e non ho potuto non leggere!

Mi ritrovo per la seconda volta a leggere qualcosa di tuo in seconda persona e, bon, devo accettarlo: sai come farmela piacere! Non mi è pesato leggerla, è così naturale che non ho storto il naso nemmeno mezza volta, complimenti :D

Ma passiamo al racconto vero e proprio: la Battaglia del Tridente, ma soprattutto lo scontro tra Rhaegar e Robert, è uno di questi momenti che mi riempie di feels più di ogni altro (addirittura più del “Promise me, Ned!”, che mi stappa il cuore e riempie di dubbi) e tu hai colto i motivi per cui il momento mi sconvolge tanto. 
A parte la tragicità di Rhaegar, questo principe splendente, grande guerriero e artista, che muore di fronte alla forza bruta di Robert, è pensare a cosa ha portato a questo scontro che manda i miei feels in subbuglio.
Ho scarsa simpatia per Robert, perché non credo amasse la vera Lyanna, ma solo l’immagine che si era fatto di lei, così idealizzata e distante dalla realtà, come non solo i ricordi di Ned ci dimostrano, ma anche quelli di qualcuno a cui Lyanna non era cara e che, di sicuro, non la conosceva in profondità, come Roose Bolton (personaggio che amo, ma è una parentesi per un’altra volta). Dall’altro canto, Lyanna mi incuriosisce e la fuga con Rhaegar ancora di più, così come ho tanta curiosità e fascinazione per Rhaegar. Sono due personaggi misteriosi e affascinanti e possono essere interpretati in maniera negativa (ho letto interpretazioni poco “buone” e romantiche su Rhaegar, forse più in linea col mondo costruito da Martin, ma non con l’immagine di Lyanna data dai libri e non con le mie fantasie, quindi continuerò per la mia strada).

Mi son sempre quali fossero i pensieri di Rhaegar non solo di fronte alla morte per mano dell’auto-proclamato difensore della virtù di Lyanna (sul serio, Robert, Lyanna ti avrebbe tirato una testata, se solo l’avessi conosciuta), ma soprattutto davanti al suo stesso tradimento nei confronti di Elia. 
Elia sempre descritta come fragile e delicata e, non so se lo immagino io o se c'era scritto, con Rhaegar doveva avere una certa forza e sicurezza che non dimostrava altrimenti. Di certo, Rhaegar provava affetto per lei, non credo che l’abbia tradita con leggerezza, anche se con tutte le intenzioni di realizzare la profezia sul Principe che fu promesso. E gli accenni a Elia, i pensieri che le rivolge, sono stati una gioia da leggere! 
Così come le riflessioni sull’epoca d’oro dei Targaryen, così azzeccate per un personaggio come Rhaegar, che è sempre sembrato molto attento alla mitologia e alla storia… e alle profezie, non dimentichiamole XD

E poi i pensieri per Lyanna. Oh, che bello! Immagini e ricordi appena accennati, come acquerelli di fronte alla pittura a olio della battaglia in cui Rhaegar sta perdendo (l’immagine dei rubini del fiume era bellissima nei libri ed è ancora più bella qui, posso vedere la scena davanti ai miei occhi - o quasi, sono troppo appannati dalle lacrime… mado’, questo duello mi scombussola troppo ;___; ).
Il modo in cui Rhaegar ricorda Lyanna, in cui mette lei prima di tutto, Elia, i suoi figli, il suo casato, il suo regno, è perfettamente in linea col personaggio e con quello che viene raccontato della fuga dei due: che sia una rapimento con la forza o una fuga “d’amore”, non c’è dubbio che per Lyanna Rhaegar ha messo qualsiasi altra cosa in secondo piano. È tragico e romantico allo stesso tempo :°)
La descrizione di Lyanna, come ghiaccio, come un lupo, come il vento e la libertà, non fa che confermarmi che Robert non aveva capito niente di lei, mentre Rhaegar l’aveva vista davvero. 
Be still, my shipper heart!

Ho cercato di dare un ordine a questo commento, ma credo di aver divagato fin troppo! Sono contentissima di aver letto questo racconto, lo ripeto in caso non fossi riuscita a trasmetterlo a dovere con tutto il fiume di parole qua sopra.

Quasi dimenticavo: quella citazione dai libri è sempre stata una pugnalata per il mio cuoricino e, se da un lato so che Jorah ha ragione (se si fosse trattato di un altro personaggio, avrei annuito vigorosamente a quelle parole), dall’altro trovo così tragico come Rhaegar sia uno di quei cavalieri dei racconti che Sansa ama tanto e… guarda che fine ha fatto. Giusto per confermare la dura lezione che tutti i personaggi più “sognatori” devono imparare durante i libri di Martin.

Sigh. Credo che ricomincerei con una tiritera su Rhaegar e Lyanna, perciò passo e chiudo (per quanto creda di non aver dedicato abbastanza spazio a Lyanna).

A risentirci!

Kan

P.S.: forse ho avuto la conferma che il tuo nickname sia un tributo a questa casata? XD Non ne ero certa, anche se in genere chi ha un cognome tratto da ASoIaF, ne è anche fan, ma dubito sempre, per sicurezza :°D
P.P.S.: e così, mi ritrovo a scriverti per una seconda volta una recensione chilometrica! Non mi succede poi così spesso, ci sarà qualcosa in quello che scrivi che mi fa sproloquiare - non credo sia solo dovuto alla mia loquacità esagerata quando si tratta di fandom XD
(Recensione modificata il 07/02/2015 - 10:54 am)

Recensore Junior
25/01/15, ore 21:51
Cap. 1:

Ciao Targaryen, come ben sai non ho avuto ancora il piacere di leggere i libri... ma tralasciando questa cosa volevo farti i miei complimenti, perché la tua storia è semplicemente splendida. Sono stata rapita ad ogni parola, entrando perfettamente nel tuo racconto... e vedendo le scene davanti ai miei occhi.
Ancora tanti complimenti per il tuo modo di scrivere che come sempre mi rapisce coinvolgendomi.
Un abbraccio :)

Recensore Junior
22/06/14, ore 05:48
Cap. 1:

Ciao Targaryen,
non ho mai letto nulla di tuo nel fandom di Game of Thrones, ma sei stata una bellissima sorpresa.
Ogni frase si intreccia in maniera perfetta con le altre, tessendo una trama di frammenti di pensieri che mi hanno lasciato sbalordita per la loro intensità; hai uno stile davvero peculiare, quasi una poesia nelle vesti di prosa, dove però nulla stona e nulla appesantisce, e leggerti è un vero piacere.
Questa battaglia del Tridente è forse la mia preferita fra quelle che ho letto finora. Non era per nulla facile scrivere qualcosa di coinvolgente perché è un tema molto diffuso, ed è arduo risultare innovativi parlando di qualcosa che all'interno del fandom si è già ripetuto tante volte; eppure nelle tue parole c'è qualcosa di nuovo, una sensibilità che è raro trovare e che dona una luce nuova agli eventi. Immaginavo cosa stava per accadere o cosa avrebbe pensato Rhaegar, e tuttavia, quando arrivavo a quel punto, rimanevo comunque senza parole. Straordinario.
Mi sono sempre definita di sangue Baratheon fin dal primo libro, fiera sostenitrice di Robert, e non ho mai visto di buon occhio il principe Targaryen: ora sto rivalutando Rhaegar grazie a Jon Connington, ma rimane comunque un'impresa ardua farmelo piacere; eppure tu ci sei riuscita con una facilità disarmante.

Posso scegliere una frase qualsiasi della tua storia e sarebbe comunque una frase affascinante, piena di tutto ciò che va detto, degna di una citazione.
Tuttavia "Ma quando la moneta è caduta tra le fiamme della Sala dell’Estate" è la frase che mi ha colpito più di tutte, in maniera più profonda. La morte di Aegon V nel fuoco e la contemporanea nascita di Rhaegar, un mistero che Martin ha scelto di far rimanere tale fino alla fine -e che forse mai svelerà-, è il tocco che dona la magia alla storia. Il momento della venuta al mondo di Rhaegar si poteva descrivere in mille modi più uno -per scomodare Bloodraven-, ma tu hai scelto il più intriso di leggende ed il più oscuro attraverso una metonimia che si amalgama in maniera suggestiva con lo scenario di fuoco e morte. Una scelta eccellente.
Spero davvero di leggere qualcos'altro di tuo, perché davvero, sono rimasta estasiata.
Complimenti vivissimi, e a rileggerci presto.

Recensore Master
15/06/14, ore 21:47
Cap. 1:

Sarò onesta, Targaryen: le cronache del ghiaccio e del fuoco è una saga che decisamente non mi va giù. Sarà che dopo Tolkien ogni altro fantasy impallidisce, non so che dire..... In ogni caso, è un'opera che proprio non riesco ad amare. Mea culpa.
Adoro invece le tue parole, che anche questa volta mi hanno colpita dritta al cuore.
Questo pezzo dà i brividi, fa venir voglia di piangere. Sul serio.
La morte di un uomo, di un guerriero resa in maniera delicata e struggente, meravigliosa.
Sei riuscita a mostrarmelo, questo fiero guerriero morente in tutta la sua tragica, sofferente umanità.
Non posso far altro che ringraziarti per le splendide emozioni che ogni volta riesci a trasmettere. Hai una sensibilità e una profondità che ogni volta mi sconvolge e mi lascia meravigliosamente stupita.
Complimenti.
Un abbraccio
Melianar
(Recensione modificata il 15/06/2014 - 10:01 pm)

Recensore Master
15/06/14, ore 19:47
Cap. 1:

Non conosco la saga di Martin (imperdonabile, vero?) Ma spero di avere colto ugualmente l'essenza di questo racconto. La fine di un guerriero, con le sue luci e le sue ombre. La fine di un sogno e di un mondo. Ma i guerrieri sanno che questa è la loro Storia, e possono sorridere al destino. Bellissimo stile, come sempre.

Recensore Junior
15/06/14, ore 09:18
Cap. 1:

Ciao cara Targaryen, come ben sai, sono ancora all'inizio della lettura dei libri di questa appassionante saga e non posso cogliere gli indizi di cui tu accenni e neppure conosco i particolari delle vicende narrate, ma questo non ha importanza di fronte alla lettura di questa tua nuova fanfiction, perché le emozioni che suscitano le tue parole vanno oltre. Hai messo davanti ai miei occhi il momento più intimo e struggente di un uomo che si prepara al passaggio dalla vita alla morte con i suoi ricordi di gioia e di dolore e soprattutto di scelte che hanno portano con sé anche rimpianti e rimorsi. Reso in modo cosí sublime e vivido da commuovere. Non posso far altro che ripetermi nell'esprimerti la mia ammirazione per come riesci a rendere con le parole ciò che la tua anima sente. Un abbraccio e grazie ancora per le emozioni. D.