Recensioni per
Antologia delle ombre
di HellSINger
Bellissima! Un amore che provoca dolore, parole che pugnalano l'anima... stupenda! Forte l'immagine della lenza in gola, ma i versi che più mi hanno colpito sono stati i primi due: "Se ti spogliassi di questa innocenza |
Una poesia meno violenta del solito, dai toni smorzati, come se fosse un segno di rispetto per quel mondo. Un mondo splendido, un mondo che in potenza racchiude ogni felicità, ogni bellezza, ma che eppure è oscurato, resta rinchiuso nella sua cella, è inesprimibile. Io penso che, se deve andare così, se non siamo capaci di esprimere quanto sentiamo, quanto vorremmo esprimere e vivere, allora siamo maledettamente imperfetti, ed è un'imperfezione che fa innervosire di più ad ogni giorno che passa. Siamo noi stessi ad oscurare quel mondo; e sì, certo, potremmo dare la colpa al mondo esterno, che ci condiziona e ci limita e ci impone una scomoda superficialità preconfezionata, potremmo dare la colpa alla nostra natura e a quella maledetta imperfezione, eppure... è anche, soprattutto colpa nostra, di questo corpo umano così materiale e che male combacia con quel mondo dall'estensione illimitata, colpa nostra che non troviamo le parole giuste al momento giusto, colpa nostra che preferiamo perderci malinconicamente nel mondo interiore, forse non abbiamo veramente intenzione di viverlo? Fa troppa paura? Serve troppo impegno per tentare? |
Questa poesia mi è parsa insolita, sai? E sì, iniziare così sta diventando un'abitudine (forse anche piuttosto irritante, eh?), però mi trovo un po' a disagio nel vedere una tua poesia presentata in maniera così elegante, è come un piccolo fiore curato, coltivato da tanto, tanto tempo, e non il solito fiore, magnifico ma randagio, colto - anzi no, non colto ma catturatto, strappato via con violenza - su un ciglio della strada mentre vagavi in cerca di qualcosa. |
Anche qui usi immagini bellissime ed originali... mi sono innamorata dei tuoi versi e del tuo modo di scrivere. Inoltre avverto molta malinconia... |
Hai uno stile proprio particolare. Evochi immagini insolite che mi piacciono tantissimo, come questa: |
Dopo tanto amore resta solo odio a volte. Ma come si smette di amare, si smette anche di odiare, perché entrambe le cose significano che provi ancora qualcosa per quella persona... invece non c'è niente di peggio dell'indifferenza. |
Sono versi strani, come curioso trovo che sia il tuo modo di fare poesia, che a prima vista (o seconda, o terza, o quarta) sembra spontaneo e sembra fuggire da qualunque schema, da qualunque revisione, da qualunque artificio e da qualunque ornamento pomposo in stile barocco. |
Molto bella l'espressione di avere un mondo nel cuore, che dopotutto è il nostro mondo interiore, quello che pensiamo. Una corolla di un fiore in mano ad un assassino, quindi in mano a qualcuno che può ucciderla, non può capire e non sa a amare. E' tutto visto da un cieco, nero, oscuro. È come il fiume che travolge un innamorato, il non udire, il non intendere l'amore. E' come il sospiro di una notte insonne, molto profondo questo concetto. È come un ultimo bacio nella grigia folla |
Bella poesia, molto profonda da interpretare. Il suono dei petali caduti...Mi chiedo come i petali possa fare rumore... |
Il programma di questa tua antologia è ambizioso ma affascinante, in effetti l'ombra è per antonomasia un luogo ideale dove nascondere il peggio di sé, tutto ciò che ci fa paura o può fare paura agli altri. Quell'ambiguità va svelata, quel viaggio rischioso in cui si raggiunge o l'autocoscienza o l'estremo tentativo di illudersi, fra zone d'ombra dove riafferrare o lasciar morire parti spesso semplicemente troppo umane, questo è il loro unico difetto. |