Recensioni per
Mad as a hatter
di Marge

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/07/17, ore 10:39

Oddio, il titolo è perfetto, davvero! La storia è carinissima e concordo con te: un cross over ci starebbe benissimo tra queste due storie. Oddio temo che l'arancione non doni affatto ad Howl (nonostante lui sia sempre un gran figo eheh). Ci avrei scommesso qualunque cosa che il cappellaio fosse lui.
Ho trovato questa storia semplicemente adorabile e super originale. La cosa più bella è che sono riuscita a visualizzarla perfettamente, come se fossi al cinema. E i dialoghi sono troppo da Alice ^O^!
complimenti vivissimi!

Leila

Recensore Master
18/11/14, ore 13:25

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL «SUMMER CONTEST PER STORIE EDITE»
«MAD AS A HATTER» DI MARGE86 (MARGE)
“Siete arrivata, finalmente! È quasi rintoccata l’ora” disse senza alzare lo sguardo. Mandò giù tutto d’un fiato il contenuto della tazzina. Un enorme cappello verde acqua gli copriva la testa, ma anche quello, più che un capello vero e proprio, sembrava una tazza da thè rovesciata, con tanto di manico sull’orecchio sinistro.
“L’ora per cosa?”


- Sviluppo della trama e dei personaggi
Per quel che riguarda il fattore trama, oserei dire che è originale. Non tanto per il tema scelto - insomma, dopotutto Alice in Wonderland è una specie di cult e su questo libro sono state fatte un sacco di rivisitazioni e film nel corso degli anni, c'è chi ci ha addirittura fatto dei fumetti, però questo ora come ora non c'entra nulla -, ma più che altro per il modo in cui sei riuscita ad incastrare durante il corso della storia almeno una parte dei vari elementi principali che compongono per l'appunto quel determinato racconto.
Sfruttando le caratteristiche tipiche del mondo di Howl, hai rigirato quelle di Alice in Wonderland a tuo favore e sei riuscita a creare una storia che si regge senza troppe spiegazioni che annoierebbero il lettore, lasciando correre la fantasia e inserendo elementi fantastici che rappresentano alla grande ciò che succede dall'inizio del racconto fino alla sua conclusione.
Non solo al principio abbiamo Sophie che prende quell'essersi alzata come una cosa normale - dopotutto ha diciotto anni ed è in fase di crescita, dunque non può reputare quei centimetri in più come un avvenimento bizzarro -, ma mano a mano che si prosegue durante la lettura, si comincia ad avere un quadro abbastanza chiaro di ciò che sta accadendo, lasciando però la chicca per il finale.
Senza perderti in troppi inforigurgiti che allungherebbero solo il brodo e lascerebbero solo con un grosso sbadiglio, delinei tutto con maestria e prosegui in quella strana epopea di Sophie fino all'incontro con il classico brucaliffo, che ovviamente non si presenta come un brucaliffo ma come una bella farfalla blu che lo ricorda parecchio nei modi di fare e nelle parole. Da qui si arriva alla vera conclusione della storia e i nodi pian piano vengono al pettine, dove ci viene anche spiegata l'assurda crescita di Sophie a causa di quelli che Howl aveva catalogato come funghi magici e che, come detto, nell'universo di Howl's Moving Castle non possono nemmeno essere reputati come un elemento che non sta in piedi da solo. C'è una sorta di studiata accuratezza e questo è sempre un bene, poiché si sente così la passione che uno scrittore mette nel proprio scritto e che riesce così a passare attraverso le parole fino al lettore, facendolo immergere in quel mondo creato con tanto amore.
Un altro punto a tuo favore sono in particolar modo i protagonisti del racconto, ormai divenuti tuoi: sai come farli muovere e interagire tra loro, usando in modo egregio le caratteristiche principali di Sophie e quell'eccentricità che sprizza da tutti i pori di Howl, alternando il tutto con quelle sporadiche apparizioni di Calcifer che ci mette sicuramente del suo. Per restare in tema, tanto di capello.

- Sintassi, stile & grammatica
Ho immediatamente notato che il tuo modo di scrivere è diventato più ampio e lo stile molto più pulito di quanto non fosse prima, per quanto fosse curato di suo già negli anni passati; usi i tempi giusti e non c'è una sovrabbondanza di virgole o errori di battitura come a volte capita quando si tratta di storie abbastanza lunghe, dove spesso e volentieri scappa anche la parolina più insignificante senza farci caso, e questo gioca sicuramente a favore per quel che riguarda il riuscire a creare un buon racconto.
Non ho molti appunti da farti, se non qualche piccolezza che non rappresenta errori gravi e può essere vista come una sorta di consiglio. Lascerò anche qualche breve parola sulla questione virgole, così da sistemare il suono e le pause di alcune frasi. Libera ovviamente di lasciare il ritmo della narrazione come credi, se reputi che per il tono che volevi dare siano giuste:

riposavano all’ombra, per le grandi occasioni. → La virgola la ometterei tranquillamente
scherzava lui posandole → Qui, invece, una virgola dopo “lui” ci starebbe bene
Fu allungandosi per prendere un barattolo di cardamomo in cima allo scaffale che Sophie si accorse di essere leggermente più alta. → A causa di pause la frase risulta troppo lunga, quindi cercherei di rivederla in qualche modo per rendere la lettura molto più immediata e fluida, con le dovute pause ma non troppe
Sophie ridacchiò tra sé e sé → Essendoci già un “tra sé e sé” poche righe più sopra, cancellerei tranquillamente questa ripetizione
Ma poi sorrise → É consigliabile non cominciare una frase con una negazione come il ma. Salirei dunque la frase, giacché si tratta di un seguito che si può facilmente unire al discorso diretto poco più sopra
commentò lei staccandosi → Virgola dopo “lei”
“Howl, aiutami!” piagnucolò → Essendo un discorso diretto di Sophie, il quale è stato aperto nella riga superiore, lo salirei senza problemi e lo unirei subito dopo alla parola “terrorizzato”
spiegò tra i singhiozzi a Calcifer → Cambierei in “spiegò a Calcifer” per rendere la lettura più fluida. Ovviamente è solo un parere personale
Era stata costretta prendere → semplice svista, hai dimenticato una “a” tra costretta e prendere
“Fra un po’ farò esplodere il Castello” → Giacché inserisci subito dopo la dicitura “esclamò”, ci metterei un punto esclamativo alla fine del discorso diretto, così da dare maggiore enfasi alla frase
Sophie sobbalzò provocando → Virgola dopo “sobbalzò”
rispose la farfalla stizzita → Virgola dopo “farfalla”
chiese lui scrollando → Virgola dopo “lui”
Sophie annuì stringendo → Virgola dopo “annuì”
La afferrò per un braccio → Come le restanti frasi appuntate, anche questa può essere tranquillamente trasportata sul rigo precedente per unire i discorsi diretti fatti da Howl stesso
ribatté mettendo → Virgola dopo “ribatté”
sbuffò Sophie incrociando → Virgola dopo “Sophie”
Dunque, è tornato tutto nella norma? → Qui non si tratta propriamente di un errore, però vedere quella virgola prima del verbo essere mi stoa un po'. Forse cambierei mettendo tre punti di sospensione per dare una sorta di pausa lunga e riflessiva che in quel momento ci sta abbastanza bene, non saprei
verso la porta del Castello furono → Virgola dopo “Castello”

- Parere personale
Durante tutti questi anni e durante tutti i contest indetti in passato, ho avuto modo di leggere molte tue storie facenti parte della saga “Flowers Wall”, e il solo vederne il nome mi fa sorridere poiché mi fa capire in qualche modo quanto tempo sia trascorso da allora, rendendomi persino un pochino nostalgica. E non è un bene che un giudice diventi nostalgico o dimostri troppo apprezzamento nei riguardi di partecipanti conosciuti, poiché sembra che strizzi l'occhio quando magari non è invece così.
Tralasciando questo piccolo particolare, ho trovato molto carina quella sorta di gioco di parole tra il titolo, la trama stessa della storia, il modo in cui si comporta Howl verso la conclusione - un po' matto, proprio come il famoso Cappellaio - e il richiamo al cognome di Sophie; da un senso tutto nuovo e divertente alla fanfiction e fa comprendere quanto tutto sia stato studiato come si conviene e non sia invece stato lasciato al caso, realizzando un racconto piacevole da leggere, e, come detto al principio, con quel pizzico di originalità che non guasta mai e la mescolanza tra i vari elementi magici e non che alla fin fine compongo il mondo di Howl's Moving Castle.
Un racconto frizzante e delicato che mi ha lasciato un bel sorriso divertito sulle labbra durante tutta la lettura.

Recensore Junior
16/07/14, ore 10:11

Recensione premio per il 3° posto al contest "The throne through space and time" (1/2)
Finda principio la descrizione mi ha subito incuriosita, e in questo sei stata davvero intelligente. Poi, beh, io adoro il CEDH e non potevo che leggere questa ff. ;)
La storia è scritta davvero bene, sai? Errori sia grammaticali che di battitura non ne ho incontrati. E lo stile è scorrevole, lineare, mai pretenzioso, e allo stesso tempo non scadi mai nel linguaggio ‘parlato’.
Questo cross over è a dir poco stupendo. L'idea di base è magnifica, il modo in cui sai mischiare le due storie è perfetto, e la trama è super originale.  Ne sono rimasta impressionata, davvero complementi. Inoltre Il Castello Errante di Howl è una delle storie più adatte ad essere utilizzata per i cross over di questo genere, e tu l'hai saputa sfruttare al meglio, mantenendo l'aria amena e di dolcezza - con quel pizzico di magia - che caratterizza tutto il film. Inserisco la tua storia tra le preferite, lo merita.

Recensore Veterano
20/06/14, ore 19:54

Ma che fanfiction caruccia! Amo la Howl x Sophie!
Comunque ne approfitto per farti i complimenti per la serie Howl's moving castle in generale.
L'ho finita in tre giorni! :3
Ma amo più i libri del film di Miyazaki, anche se é il mio preferito tra quelli dello Studio Ghibli.

E poi Howl me lo vedo benissimo nei panni del cappellaio, disposto a tingersi i capelli di colori osceni solo per Sophie.
E la solita Sophie maniaca delle pulizie.
Ahhh, li amo! <3

Comunque tantissimi complimenti!
Spero di leggere presto altre tue storie.

-DoctorChi