Hola!
Inizialmente non pensavo che questa fanfiction mi sarebbe piaciuta così tanto, perchè non ero stata conquistata dai King quando li hai descritti nelle tue long, soprattutto non mi piaceva Edgar - insomma ha tentato di uccidere Serena e Alex è morto per colpa sua. Leggendola, però, ho imparato ad apprezzare anche il suo personaggio e, essendo una fanfiction incentrata su di lui e sulla sua famiglia, ho potuto capire meglio i motivi che lo avevano spinto a fare tutto ciò. Il suo passato mi ha colpita molto, soprattutto il momento in cui si sente escluso da suo padre. Immagino come si possa sentire e posso provare a capire la tensione che prova nel vedere suo fratello prima a Capitol City e poi nell'arena. La parte che più mi è piaciuta, però, è stata quella in cui Edgar è al cimitero e parla con Darren; si rapporta a lui come se fosse ancora vivo e gli promette che vincerà. Non lo farà per suo padre, non lo farà per il buon nome della famiglia, non lo farà per la gloria, la fama e la ricchezza, lo farà per lui, solo per lui. E questo mi ha fatto apprezzare molto il suo personaggio e smettere di odiarlo per quanto successo in Hurricane of fire. Devo dire che, adesso, penso di preferire il personaggio di Edgar a quello di suo fratello Darren, non perchè il primogenito sia arrogante o antipatico - anzi è dolce e carino con quel suo sogno di vincere gli hunger games per rendere la sua famiglia e il suo distretto fieri di lui, per diventare un eroe - ma forse, la storia tormentata del suo fratellino messo in ombra da lui agli occhi del padre, desideroso di far qualcosa per vendicare la morte del fratello a cui teneva tanto e per dimostrare al padre che anche lui vale qualcosa, mi ha colpito molto. La conclusione poi è perfetta perchè è molto realistica e molto toccante. Ho amato il modo in cui sei riuscita a descrivere questa famiglia in modo dettagliato, ma senza risultare troppo noiosa o andando troppo per le lunghe. Complimenti davvero per l'ennesima, bellissima fanfiction!
A presto! Un bacio,

halfbloodreader

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Ho letto questa storia tanto tempo fa e – non lo nascondo – sono stata troppo pesaculo per recensire e dirti quanto mi è piaciuta.
In generale ho sempre amato molto i due fratelli King perché non erano i tipici Favoriti. Specialmente Edgar, perché è troppo tenero e dolce, soprattutto l'Edgar tredicenne con l'aria imbornciata di «chi non ha ottenuto ciò che voleva.» (cito testualmente perché l'espressione mi è piaciuta). Il fatto più dello di questa storia è come hai descritto un rapporto fantastico, che mi fa pensare anche un po' a “I fratelli Cuordileone” con il ragazzo maggiore forte e coraggioso come un eroe e la “Briciola” che gli vuole bene e lo segue ovunque vada. L'essere un sognatore di Darren me l'ha fatto apprezzare ancora di più. Hai descritto un sacco di parti difficili senza risultare noiosa e continuo a chiedermi come tu possa essere così prolifica e veloce. Ti stimo molto, sappilo. La scena della morte di Darren, vista dal piccolo Edgar che era convinto che ce l'avrebbe fatta, anche se un po' titubante perché come si può non esserlo? E' stata straziante, così come quella del cimitero. Non ricordo la frase precisa, ma il senso era che Edgar sentiva che quello che stava facendo – ripetere ogni volta che passava davanti alle tombe tutti i nomi e le morti – lo faceva sentire meglio ma era strano, anormale. E persino lui lo sentiva normale. E' tanto sensibile, il cucciolotto <3
La parte su Nick. Ora. Ricprdo che mi dicesti che uno dei personaggi sarebbe morto e io indovinai all'istante che era lui, però ero convinta che sarebbe morto nella Rivolta. Mi hai trollata alla grande, perché il caro(?) vecchio padre dei due amorini non mi stava simpatico e non sembrava in grado di suicidarsi... E' stata una bella (e inaspettata) conclusione. Soprattutto la frase finale.
Non ho altro da dire. Veramente brava! <3

La pesaculo più pesaculo di sempre Talking Cricket

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Buonasera! :3 Eccomi qui a lasciare traccia del mio passaggio anche nello spin off dedicato ai due fratellini del Distretto 2! Devo dire che, nonostante di solito i personaggi dei primi due Distretti non mi facciano impazzire, i due King mi sono sempre piaciuti, sarà per i prestavolti che mi piacciono entrambi, sarà per via degli stralci di  introspezione su di loro che erano comparsi nelle due long e che mi avevano colpito molto. È stato dunque molto interessante leggere questo approfondimento sul loro legame e sulla loro famiglia. E mi è piaciuto il fatto che tu abbia approfondito qui non solo la reazione di Edgar alla morte di Darren, ma anche i sentimenti che prova verso il padre e la situazione familiare in generale. La prima parte è stata probabilmente quella che mi è piaciuta di più: Edgar tredicenne mi fa tanta tenerezza e il legame con il fratello è davvero meraviglioso! Emerge tanto affetto e fiducia, nel modo in cui il minore dei due pensa al maggiore, assieme alla certezza che – per lui – Darren sia un po’ un eroe, forte e imbattibile e il suo orgoglio al pensiero di averlo come fratello e questa cosa è davvero dolcissima!
Era felice.
Era felice perché aveva un fratello fantastico.
Era felice perché suo fratello sarebbe stato un eroe.
Era felice perché Darren era suo fratello.
Questa parte, in particolare, mi è piaciuta molto perché è sempre bello leggere di un rapporto così limpido e intenso fra fratelli.
La seconda parte mi ha dato il primo colpetto al cuore e hai descritto benissimo l’ansia e la tensione di Edgar mentre assiste al bagno di sangue del fratello. Rivivere quella scena già vissuta attraverso la long su Conn è stato molto interessante e ho apprezzato i riferimenti sparsi agli altri racconti in questa come nella scena successiva, quella in cui Edgar fa visita al cimitero. Mi è piaciuta anche la breve apparizione di Marissa e mi ha trasmetto molta tristezza il suo dover nascondere le lacrime e cercare di mostrarsi forte agli occhi del marito, così come mi ha intenerito Ed che le prende la mano <3
 
Anche la scena del cimitero è tanto triste quanto bella e, come anticipato prima, mi è piaciuto vedere quei lievi accenni ai tributi morti del Distretto 2. È stato interessante il modo in cui hai mostrato il cambiamento in Ed, e i motivi che l’hanno spinto a decidere di offrirsi volontario in seguito alla morte del fratello.  Molto bello anche l’accenno alla margherita, che si collega sia a Darren che a Marissa.
L’ultima scena è molto intensa, ma comprensibile e credo che chiuda bene la storia. La presa di coscienza di babbo King è stata descritta molto bene e i suoi sentimenti sono più che comprensibili, dunque vedo piuttosto realistico il gesto finale del togliersi la vita, così come quel “Perché – in fondo – era lui il suo vero nemico” che mi ha fatto pensare molto al nostro vecchio ubriacone del D12!

Insomma, spero si sia capito che questa storia mi è piaciuta veramente molto! Mi ha fatto piacere venire a conoscere qualcosina di più sui King e sul loro rapporto!

Domani cerco di passare da Innocence!
Un abbraccio e a presto!
Laura

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