Magnussen,
Mi presento.
Ho trovato la tua fan fiction, come al solito, scrollando la home della sezione in cui bazzicco più spesso, questa qua dei Pokémon. Il tuo nome devo dire che l’ho beccato spesso, dato che aggiorni le tue storie abbastanza in fretta, e ti vorrei fare i complimenti per questo, dato che molti scrittori e autori non riescono a scrivere a tale ritmo.
Ma la mia bandierina è rossa, forse non te l’aspettavi dato il tema originale di questa fan fiction. E beh, è proprio questo il motivo della recensione critica: è TROPPO ORIGINALE. Sì, scoppia pure a ridere se vuoi, ma questa storia nella sezione Pokémon ci azzecca come una su Elton John in quella di Justin Bieber. Quindi quel troppo originale significa questo: non avresti dovuto, a mio parere eh!, postare nella sezione Pokémon, ma in una delle Originali modificando un po’ il tutto: togliendo assolutamente la presenza del concetto di regione e qualsiasi cosa rimandante ai Pokémon.
Insomma, so che volevi fare qualcosa di diverso, ma spesso si ricade in questo errore - ne ho trovate tante di fan fiction così, in cui l’originalità alla fine devia dal tema della sezione stessa -: si vuole fare qualcosa di talmente mai visto che alla fine si arriva a sbagliare sezione dove postare.
Prima di partire con la recensione vera e propria, faccio un commento sulla grafica: l’impaginazione è fin troppo semplice, personalizza un po’ la storia cambiando il carattere e la dimensione.
Adesso passiamo a guardare i capitoli singolarmente, sai: a me non piace dare opinioni affrettate e per questo prima di recensire una storia la leggo tutta, sperando di poter cambiare idea quando le mie opinioni sono negative. Cosa mi rivelerà questa, invece? Potrebbe essere la prima volta che recensisco cambiando idea, sappilo.
Prologo:
Ok, forse ho capito perché scrivi così in fretta, spero solo che i prossimi capitoli non siano così brevi. Altrimenti è un cavolo e tutt’uno se riesci ad aggiornare a tale velocità, chiunque riuscirebbe a scrivere così poco e aggiornare, ehm, tutti i giorni? Se non più di una al giorno (cosa a mio parere terribilmente svantaggiosa).
Allora, Mardas è un universo e non una regione, il che potrebbe essere un aiuto per cambiare sezione alla storia, no?
“Esistono molti universi. Quelli in cui i pokémon non esistono. Quelli in cui esistono solo nella fantasia. Quelli in cui i pokémon sono animali. Quelli in cui i pokémon sono creature senzienti. Ma tra tutti gli universi, né esiste uno e uno solo in cui i pokémon esistono e contemporaneamente non esistono: Mardas.
A Mardas i Pokémon non esistono. Questo è assodato. Esistono altri animali, alcuni simili ai nostri, altri molto diversi.” ripeti il verbo esistere in tutte le sue coniugazioni talmente tante volte da farmi battere il piede ad ogni ripetizione. Carino neh? In ogni caso, c’è un bel dizionario, quello dei sinonimi e dei contrari, che penso potrebbe tornarti molto utile.
Altro appunto: Pokémon si scrive con la maiuscola.
E per finire: “né esiste solo uno” ne non va con l’accento acuto, a meno che non sia una negazione. Ad esempio: “non mi piace né questa tua fan fiction né l’altra che hai scritto” (ovviamente scherzo, l’altra non l’ho letta).
“Questa storia seguirà le avventure di un ragazzo di Mardas. Ma perché aspettare ancora? Vediamo cosa aspetta il giovane Xeren, il cui sogno è riuscire a collezionare tutte le Poképons, e i suoi compagni.” con questo pezzettino di *conta* 34 parole hai distrutto tutto il prologo. Perché? Beh perché in un prologo NON SI PUO’ SCRIVERE NIENTE DEL GENERE, che io trovo più adatto all’intro della storia (e no, non puoi mettere un’introduzione come se fosse un capitolo, quindi devi proprio modificare il tutto).
Capitolo 1:
Bene, ti sei smentito in fatto di lunghezza, ma vedo una certa discordanza sul nome dell’universo in cui hai ambientato la storia: prima lo chiami Mardas, adesso Sardas. Dafuq?
“L’albero era abbastanza grande da permettere a un centinaio di uomini di stare comodamente seduti tra i rami. Per abbracciare il tronco, sarebbero servite almeno duecento persone.” esageri, fin troppo. Una cosa del genere è un problema di megalomania (penso di aver appena coniato un neologismo, che bello!).
“riuscirò a conquistare il mio sogno” meglio dire coronare, non credi?
“E così dicendo tirò un pugno al muro di una delle vecchie case che circondavano la via. Quello venne giù come un castello di sabbia” hai idea dei guai che potrebbe passare per questa cosa? Non credo visto che l’hai scritto…
Ho trovato altre cose che riesco a definire solo con il termine “strafalcioni”
“Si sentì il rumore della spalla che si rompeva in tanti piccoli pezzi, poi il ragazzo cadde dall’albero” “Con quel pugno avresti potuto uccidermi. [io ci metterei un punto esclamativo, sai. No, mi sembra un po’ apatico al pensiero di poter morire]”
Insomma, siamo ai limiti dell’esagerazione: la morte viene trattata in maniera scialba e superficiale, e la cosa mi lascia davvero perplesso, così come la violenza inspiegabile di quel ragazzo, che in condizioni normali sarebbe già stato sbattuto al fresco, sai com’è: demolisce edifici, frantuma spalle e minaccia di uccidere un ragazzino. Riformatorio?
Ci sono anche altri errori di grammatica, ma niente di grave che mi spinga a volerti segnalare. Comuni errori di distrazione che dovresti correggere con una rilettura o due.
“Ah, figliolo, dev’essere una cosa ereditaria. Anche tuo nonno è partito per lo stesso motivo. Non è mai tornato. Ma ora i tempi sono più pacifici di allora, quindi figliolo, potrai partire quando vuoi.” no, aspetta. Tu mi stai dicendo che il padre lo lascia partire per una missione del genere senza preoccuparsi minimamente, semplicemente affermando che i tempi sono più pacifici? Ah vabbè…
Dovresti rendere meno freddi e mosci i dialoghi, un punto esclamativo ogni tanto fa bene.
Capitolo 2:
I nomi dei capitoli non si fanno notare per la loro originalità, sicuramente.
La trama mi sembra di averla afferrata e anch’essa non è poi così originale: è come se Xeren volesse completare un Dex con queste Poképons, ci manca solo il prof rompiballe di turno a chiederglielo. Beh lo ammiro per il suo sogno, io non avrei la benché minima voglia di fare una cosa del genere.
“In quel momento videro il ponte. O almeno, un ponte. Era piuttosto sicuro che il ponte da cui passavano i carri non fosse un vecchio, stretto ponte di assi di legno” devi fare attenzione quando scrivi, perché ripeti lo stesso vocabolo troppe volte. In questo caso, indovina? La parola è PONTE!
“Un pugno che non avrebbe mai scagliato. Un attimo dopo una lama lo trapassò al petto da parte a parte.
Mentre il sangue gli usciva dal petto e dalla bocca, l’ultima cosa che Drek riuscì a fare fu togliersi il Prime Fist per non portarlo con sé nella tomba.
«Te l’avevo detto di fare più attenzione. E se non ti dispiace questo lo prendo io.» Disse, afferrando il Prime Fist dalle mani senza vita del ragazzo. Fischiettando, si allontanò dalla macabra scena. «Bene, vediamo un po’, dove dovrebbe essere questo punto d’incontro?»” rabbrividisco. Cioè, ti rendi conto di cosa hai appena scritto? Un ASSASSINIO. E lo tratti come se fosse, non so, un video per Paperissima Sprint. No, davvero, non sto scherzando, esageri proprio! Non penso tu capisca quello che hai scritto, altrimenti non l'avresti fatto.
Commenti finali, per riepilogare.
La tua storia è abbastanza interessante, ma coi Pokemon non ci azzecca proprio nulla e dovresti postarla in una sezione Originale, ad esempio Avventura.
E noto che tratti con troppa superficialità il tema della morte, la affianchi all’avventura del protagonista come fosse una cosa che capita tutti i giorni, ed è vero, ma sai com’è: un ragazzino sarebbe meglio evitasse di rischiare l’osso del collo ad ogni passo che fa, non credi?
I personaggi finora non sono proprio ben caratterizzati, metti pochi punti esclamativi e i dialoghi risultano privi di emozioni, di sorpresa, di esclamazioni. Non devi esagerare, sia chiaro, ma equilibrare il tutto. Così sembrano piuttosto emo, non so se mi spiego, e il fatto che Xeren abbia la frangetta lunga sugli occhi non contribuisce.
Sei un po’ esagerato in quello che scrivi e non te ne rendi conto, ripeto il problema di trattare la morte così alla leggera, ma anche il padre che permette al figlio di partire così a cuor leggero, come se non gliene fregasse proprio nulla dei pericoli che potrebbe incontrare (e che, come abbiamo visto, gli hanno fatto rischiare grosso), e il rivale così aggressivo che davvero dovrebbe essere sbattuto in riformatorio.
La trama è semplice e lineare, costruita sul modello dei giochi Pokémon, ma devi rivedere le cose che ti ho detto sopra: i problemi di grammatica (non gravissimi fortunatamente) che ti ho segnalato, l’esagerazione e la superficialità nel trattare certi temi e, soprattutto, il fatto di aver totalmente sbagliato sezione.
I personaggi finora, l’ho detto, sono privi di una vera caratterizzazione, Derk o come si chiama è uno stereotipo e basta, Xeren mi da l’idea di essere estremamente piatto mentre Cly promette bene.
Spero solo riuscirai a rivedere tutto ciò, hai del potenziale, lo devo ammettere, ma devi fare attenzione a ciò che scrivi.
Saluti
Magnussen Reviewer (Recensione modificata il 11/08/2014 - 02:34 pm) |