Recensioni per
L'inizio della fine
di xingchan

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/08/14, ore 10:47

Ed eccomi di nuovo qua! Una bellissima storia riflessiva su un Pipino nostalgico, che mi è piaciuta un sacco! E' strano vedere quello "scavezzacollo" così profondamente turbato, ma è anche molto dolce! Come è dolce anche il suo rapporto con la piccola Elanor! Mi ha fatto un sacco di tenerezza vederla addormentata tra le sue braccia! Ancora tantissimi complimenti! Bacioni! Eve

Recensore Master
20/07/14, ore 11:31

Wow di nuovo =)
Ehm ciao, si sono io xD.
Mi hai tirato l'amo e sono venuta a dare un'occhiata. Ginepraio o non ginepraio, questa tua fanfiction è bellissima!
Malinconica, struggente, nostalgica...e con un finale apertissimo alla speranza!
Come immagino avrai potuto notare, mi piacciono molto i racconti dedicati agli avvenimenti 'post LOTR' (non ci sto scrivendo una storia, no no xD), e sono davvero felice che ci sia qualcun altro che condivide questa mia passione. Come mi hai detto anche tu, non sono temi facili da trattare, e l'andare a braccio è inevitabile. I miei più vivi complimenti per il modo in cui lo hai fatto!
Questa tua versione di Peregrino mi ha lasciata basita! Non me lo sarei mai immaginato, ridotto così (in senso buono). Gli hai conferito una profondità e consapevolezza, una maturità sorprendente, che mi sarei aspettata certamente da Merry, ma non da lui. Questa è davvero la dimostrazione di quanto questo Viaggio li abbia cambiati..di come tutto ciò che è avvenuto abbia inesorabilmente posto il suo marchio su tutti loro, come dici giustamente tu.
Alla fine del romanzo, parlando del ritorno a casa, Tolkien si concentra soprattutto su Sam, lasciandoci un'immagine indistinta dei due cugini, che si avviano cantando verso Crifosso, come se avessero già superato, e quasi dimenticato, il dolore per la partenza di Frodo, Gandalf e Bilbo. Invece non è così, c'è un tumulto nascosto, un'inquietudine a cui tu hai saputo dar voce magistralmente.
Ok mi sto incasinando come al solito xD.
Comunque sappi che è chiarissimo ciò che vuoi dire, e ho apprezzato davvero tanto i continui paragoni tra la Contea e il vasto mondo che Pipino ha visto, e che non può dimenticare. E' come se anche per lui ci fossero ferite troppo profonde, che come dice Frodo, il tempo non può accomodare.
Mentre leggevo mi è apparsa chiara nella mente, una delle scene finali del film, quella in cui i nostri quattro Hobbit sono al Drago Verde, appena prima che Sam si dichiari a Rosie. Più precisamente il momento in cui levano i boccali di birra per brindare, guardandosi prima attorno. Tutto è come l'hanno lasciato eppure i loro sguardi sono completamente diversi rispetto a com'erano per esempio, alla festa di Bilbo. Sembra che vi sia una triste saggezza rinchiusa, sembra quasi che dicano 'noi sappiamo'. Lo so che nel film Saruman e la guerra nella Contea non sono stati inclusi, ma mi sembrava calzasse bene comunque, rispetto alle cose che dici. Oddio poi magari ti sto del tutto travisando, sorry!
Venendo poi alla descrizione di Sam e della sua famiglia sappi che l'ho adorata, mi trovi d'accordo su tutta la linea ^^, e mi ricorda un pò quella che sto facendo anch'io.
Elanor è perfetta! (che bella la riflessione sui fuochi d'artificio di Gandalf!! Non ci avevo pensato! Poveri piccoli Hobbit, non sanno cosa si sono persi sigh) Sei riuscita a descriverla come l'ho sempre immaginata: una bellissima fanciulla, più simile a un Elfo che a un Hobbit. E il suo affetto per gli 'zii' è palpabile, per non parlare della sua curiosità e della sua voglia di avventure..
Bellissima la presa di consapevolezza finale di Pipino, che capisce che per adesso il suo posto è lì, nella Contea, dove ha ancora tanto da fare. E può dirlo forte, diventerà Conte ^^.
Finale davvero positivo e più che mai appropriato
Ok mi fermo che devo tornare a studiare ^^
Mi sa che mi sono lasciata trasportare un pò xD, come vedi tendo a essere logorroica a volte!
Ti rinnovo i complimenti, mi ha fatto davvero piacere leggere questa storiella ^^
Un abbraccio e a presto!
Leila

Recensore Veterano
09/07/14, ore 17:23

Mea culpa, l'hai postata ieri e io l'ho vista solo oggi! Mannaggia devo fare decisamente più attenzione! D:

Adoro le storie che scrivi sul signore degli Anelli: riprendi in mano i personaggi quando ormai le avventure del libro sono finiti, in momenti che sono così quieti, rispetto a quanto è successo, eppure così carichi di riflessioni e pensieri. In un anno per crescere mi avevi detto che ti piacciono gli epiloghi che fanno vedere cosa accade a distanza di anni ed io commentai che è un po' come vedere i frutti che si sono seminati nella fic. In questo caso tu fai di questi "epiloghi" dei veri e propri racconti.

Veniamo a quello in questione, a me particolarmente caro perché riguarda il mio hobbit preferito, ossia Pipino.
Ho sempre adorato il suo personaggio: con la sua allegria ed ingenuità era quasi un elemento discordante con il resto della compagnia, più consapevole dei pericoli che la missione comportava. Sicuramente è uno di quelli che ha avuto la crescita maggiore (anche per dettagli come l'aver guardato dentro il palanthir), raggiungendo una grande maturità. Eppure, nonostante tutto, non perde la sua freschezza, il suo essere Tuc inside, quell'irresistibile desiderio di avventura che contraddistingue quelli della sua stirpe.
E' dunque normale che sia proprio lui, a distanza di qualche anno, a provare una tremenda nostalgia per quella che è stata la loro grande impresa. Ne ricorda ogni dettaglio e persino la cattura da parte degli urukhai ha un non so che di rammaricante ai suoi occhi. Gli manca quel senso di libertà che una volta assaggiato è difficile da mandare via: per lui è impossibile rivedere la contea con gli stessi occhi di quando era solo un giovane hobbit scavezzacollo che non era mai uscito dai confini.
E a questo si aggiunge il fatto che nemmeno gli hobbit sono veramente gli stessi: tutti loro hanno subito l'esperienza della conquista e della schiavitù, qualcosa che ha irrimediabilmente spento quello spirito felice che era proprio della piccola gente.
Forse è per questo che Elanor è così bella e speciale: lei è il simbolo di rinascita, della nuova generazione che promette solo felicità e prosperità. Proprio come i semi donati da dama Galadriel, la bambina porta in se qualcosa di magico e particolare. Ho apprezzato il dettaglio della voce che fa sentire solo a poche e scelte persone: è come se fosse un dono prezioso di cui bisogna essere degni.
E' lei che aiuta a riflettere Pipino, a farlo crescere in un nuovo e speciale modo. Alla fine, proprio come sta facendo Sam, anche lui e Marry hanno il dovere di riprendere davvero in mano le loro vite: rimuginare nostalgicamente di un'avventura che ormai è finita non aiuterà nessuno. Quella è una storia ormai preziosa da ricordare, da tramandare insieme alla morale che in essa è insita, ma non potrà mai tornare, così come Pipino non potrà mai tornare ad essere l'hobbit che è piano piano cresciuto in quei giorni.
C'è la consapevolezza che, tuttavia, quando si sarà pronti, ci sarà una nuova avventura da iniziare, uscendo ancora una volta dai confini della Contea. :)

Davvero bella e davvero commovente. Le fic che guardano con nostalgia al passato mi fanno sempre quest'effetto ^^''

Recensore Veterano
08/07/14, ore 09:52

Ehi ciao, vedo che hai pubblicato una one shot! L'ho letta e devo dire che è molto bella, farebbe partire anche me all'avventura! :D
Si vede che in questi giorni tutti abbiamo pensieri malinconici, anche io ho scritto una piccola one shot su Frodo, "Se questo è il nostro destino". Se ti va leggila e dimmi cosa ne pensi. Comunque, tornando a noi, Elanor fa proprio tanta tanta tenerezza, e mi ispira un senso di grazia che non so.... boh. Brava.