Recensioni per
Terence Banks: Storia di un Grifondoro fuori dalle righe.
di xitsgabs

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Quarta classificata al primo turno del contest “Coppa delle case tra OC… e non solo!” - Terence Banks – Storia di un Grifondoro fuori dalle righe, xitsgabs
 
Grammatica e stile: 7,5/10.
“... la pioggia cadeva a catinelle, in un modo ancor più pesante rispetto alle altre volte...”
Questa frase è stonata. Non dico che sia una vera e propria caduta di stile, ma non è omogenea al resto del racconto. Potresti, non so, dire “la pioggia cadeva a catinelle, ancora più intensamente del solito”, o qualcosa di simile. Decidi tu.
“Quella stessa mattina si era recata all’ospedale, dopo delle forti contrazioni e se n’era poi andata...”
Siccome apri l’inciso “dopo delle forti contrazioni”, dovresti anche chiuderlo: quindi dopo “contrazioni” sarebbe bene inserire una virgola.
“... nonostante fuori piovesse ancora [...] come se in quel momento tutta la pioggia fosse scomparsa...”
Credo che questa si possa considerare come una ripetizione.
“... per lasciare spazio all’arcobaleno e il sole che aveva rimpiazzato le nuvole grigie.”
Lascia spazio all’arcobaleno e “al” sole. C’è un errore di battitura.
“... non un biondo platino o quasi bianco, no, un biondo tendente al bronzo, luminoso e caldo –, poi i capelli divennero rossi...”
Credo che qui sarebbe stato meglio spezzare la frase con un punto (dopo l’inciso), o, almeno, con un punto e virgola. Trovo che la virgola non dia una pausa sufficientemente lunga per rendere il testo ritmato nel modo giusto.
“Poi diventarono blu, Celine si chiese se stesse diventando pazza.”
Qui, invece, credo che prima di “Celine” ci voglia una congiunzione “e”. Se togliere o lasciare la virgola, sta a te, perché è una questione stilistica e non grammaticale.
“Scrollai le spalle quasi automaticamente, come facevo almeno tre volte  in una conversione e mi portai il calice alle labbra...”
Hai aperto un inciso dopo “automaticamente”, poiché sei andato a specificare una caratteristica di questa abitudine, ma non l’hai chiuso: quindi credo che andrebbe inserita una virgola anche dopo “conversazione”.
“Ti prego: sappiamo tutti che le donne che mi odiano, mi vogliono.”
La virgola che hai inserito qui separa il soggetto (“le donne che mi odiano”) dal suo predicato (“vogliono”). Quindi è di troppo.
“Avevo tantissimi ricordi di Brodway: mia madre era innamorata persa di New York e per quel teatro in particolare: prima che nascessi...”
Qui ci sono un po’ di cose che devo farti notare. Prima di tutto, “Brodway” è in realtà “Broadway”, probabilmente ti è sfuggito. Inoltre, se è innamorata “di” New York, non può essere innamorata “per” quel teatro in particolare: sarà infatti innamorata “di”. Poi, qui ci sono i doppi due punti. Non sono ancora riuscita a capire se sia grave o meno questo errore, o quanto sia grave, ma è sicuramente poco apprezzabile dal punto di vista estetico, tanto più che i secondi due punti sarebbero da sostituire con un punto o un punto e virgola. L’ultima cosa che devo farti presente è che Broadway non è un teatro, bensì una grande avenue in cui sono presenti molti teatri.
“... gli occhi erano castano chiaro ambrati d’oro...”
Non per essere brusca, ma questa frase è davvero bruttina. Prima di tutto, se gli occhi sono ambrati, sono screziati d’ambra (o con sfumature d’ambra), non d’oro. In secondo luogo, ci sono troppe caratteristiche e mi ricordano un po’ i famosi occhi dorati di Hermione in alcune fanfiction. È legittimo che Christabel sia bellissima, ma può esserlo senza scadere nell’eccessivo.
“Mi ricordavano me stesso sei anni prima, quando mi ritrovai catapultato...”
Per la consecutio temporum, questo verbo dovrebbe essere “mi ero ritrovato”.
“Crescendo ho sempre pensato che un giorno lui sarebbe arrivato a casa nostra, pretendendo di avere una parte importante nella mia educazione e nella mia vita in generale ma questa speranza...”
Qui hai aperto un inciso (prima di “pretendendo”) e non lo hai chiuso: andrebbe aggiunta una virgola dopo “in generale”.
“Una volta finito di prepararmi, mi girai verso il letto prendendo tutto ciò che mi serviva per lo scherzo...”
Non è sbagliatissimo, ma è forse troppo colloquiale. Il verbo più adatto è “sarebbe servito”.
“...era arrivato tutto con il corriere diTiri Vispi Weasley...”
Non ti ho riportato anche la frase precedente, perché te l’ho copiata nell’appunto precedente. Ma, se ci fai caso, c’è la ripetizione di “tutto”. Inoltre, “diTiri” è attaccato: hai dimenticato lo spazio.
“Il boccino sembrava ancora lontano a entrambi i Cercatori.”
Questa preposizione “a” dovrebbe essere “da”. Probabilmente anche qui hai dimenticato una lettera.
“... che stavano nella Guferia quando ho organizzato il tutto...”
Hai scritto tutta la storia al passato, questo verbo non dovrebbe essere al presente.
Un ultimo appunto generale sulla grammatica è questo: ho notato che spesso lasci lo spazio sia prima che dopo i puntini di sospensione, e non è corretto perché andrebbe lasciato solamente dopo (con annessa lettera minuscola seguente, ma non mi sembra di aver notato questo errore).
Passando allo stile, credo che ci siano troppi due punti. In una frase ne ho trovati addirittura due consecutivi – uno dei quali te l’ho corretto quassù, parlando di grammatica. I due punti hanno generalmente una funzione esplicativa, vanno cioè a definire un concetto della subordinata (o principale) precedente; mi sembra invece che tu li abbia utilizzati anche in altri casi, quando magari la pausa che cercavi sarebbe stata perfettamente compensata con un punto e virgola. Sono scelte abbastanza stilistiche, a dire la verità, però è sempre meglio farlo presente perché potrebbe essere un “vizio” dell’autore, come capita a me con le ripetizioni.
Noto poi che hai usato più volte espressioni come “se n’era andata”, “se n’era tornata”; una volta ogni tanto vanno bene, ma se usate troppo spesso danno l’impressione di un ritmo un po’ annoiato – non noioso, proprio annoiato, come se il narratore fosse seccato dai comportamenti dei protagonisti... non so se abbia senso. Altre espressioni che mi hanno dato questa impressione sono state “tralasciando queste futilità”, “venne fuori che”, oppure altre su questa stessa falsariga.
L’ultimo appunto che ti faccio, e poi giuro che la smetto, è che a volte sembra esserci abbondanza di descrizioni. Ti faccio un esempio:
“Io mi passai tranquillamente la lingua sul labbro inferiore per ripulirlo della piccola goccia di succo caduta su di esso e scrollai, un’ennesima volta, le spalle.”
Non è una cosa generalizzata, perché altrimenti la storia non si leggerebbe bene; però hai questi momenti in cui abbondi con dettagli che a volte sembrano superflui, come se ti perdessi in aggettivi e avverbi.
In generale, però, come ti ho detto, la lettura è piacevole e non ci sono interruzioni significative. Non sono un’amante della prima persona, ma in ogni caso questo dipende da me e non c’entra nulla con la valutazione.
 
Originalità: 8/10.
Dunque, ci sono alcuni elementi interessanti in questa storia, la maggior parte dei quali mi lasciano un po’ combattuta.
Il fatto che Terence sia un Metamorfomagus è qualcosa di particolare, perché non ne abbiamo visti altri oltre a Tonks, ma al contempo mi sembra un po’ una trovata da “Gary Stu”, perché il protagonista ha qualche caratteristica molto rara che lo rende diverso dagli altri. Non l’ho però considerata una cosa del tutto negativa perché vedo che lui non vuole mostrare questo suo lato di sé, preferendo amalgamarsi e rendersi uguale agli altri.
Anche il fatto degli scherzi non è prettamente originale, perché la tua storia non è l’unica, tra quelle partecipanti al contest, che si svolge in questo modo (e in particolare con uno scherzo durante il Quidditch). Però è stato carino il nome di queste merendine, e lo scherzo in sé mi ha davvero fatta sorridere. È stato particolare anche il legame con George Weasley, sebbene non mi sia affatto chiaro come questo sia venuto a formarsi.
Diciamo, in conclusione, che non ci sono elementi di spiccata originalità – cose davvero fuori dall’ordinario, insomma –, ma hai saputo gestire quello che avevi in modo molto buono ed è stato tutto interessante e accattivante. Quindi hai svolto un buon lavoro in questo senso.
 
Caratterizzazione e coerenza degli OC: 15/20.
In generale, devo dire che c’è un bel clima da Grifondoro spensierati. Terence è abbastanza spavaldo da rappresentare degnamente la sua Casa. Ama gli scherzi, ammira George Weasley (stavo per dire “Fred e George”, sigh...) e pensa a come conquistare una ragazza Corvonero che crede innamorata di lui. C’è tanto, in lui, di James Potter, Lee Jordan, degli stessi gemelli Weasley... insomma, dei veri rappresentanti dei colori rosso e oro. Per cui hai fatto senza dubbio un ottimo lavoro.
Avrei preferito qualche accenno in più all’epoca, qualche presenza – anche solo sporadica – di personaggi come James Sirius, Albus, Dominique o gli altri; invece si fa solo un accenno a Roxanne, che è comunque sufficiente per inquadrare il periodo in cui ci si trova, ma sembra quasi una mancanza di attenzione. Sebbene da una parte sia molto interessante, perché i “figli degli eroi” vengono qui considerati come normali studenti e non ammirati dagli altri. Ha il suo fascino la cosa.
Un paio di appunti che vorrei farti, però, sono riguardo ad alcune cose che ho trovato forse poco coerenti.
“Mi ricordavano me stesso sei anni prima, quando mi ritrovai catapultato in una realtà che non mi apparteneva...”
Com’è possibile che Terence, appena arrivato a Hogwarts, si sentisse in una realtà che non gli apparteneva se è un Metamorfomagus? Secondo la logica, è forse il mondo babbano a non appartenergli perché per lui è difficile nascondere i propri poteri. Può essere solo un mio punto di vista, ma ho preferito comunque fartelo notare perché noto una vena di incongruenza.
“George Weasley, mio idolo, aveva solo accennato all’idea di un possibile fidanzamento tra me e sua figlia Roxanne...”
La cosa che ho trovato strana qui è il fatto che George voglia intromettersi nella vita sentimentale di sua figlia. È un Purosangue a suo modo, essendo un Weasley, e di sicuro i matrimoni combinati non sono ciò a cui ambisce (tanto più se dell’altra parte c’è un Mezzosangue che ha vissuto e continua a vivere tra i Babbani) per un membro della sua famiglia. Mi sembra poco sensato da parte sua, perché è sempre stato un ribelle e imporre un certo tipo di regole a sua figlia sarebbe davvero strano. E, sinceramente, spero che “diciannove anni dopo” i tempi siano maturati a sufficienza da evitare cose di questo genere. Di nuovo potrebbe essere un mio punto di vista, ma stavolta mi sembra meno opinabile dell’appunto che ti ho fatto prima: Terence, dopotutto, ha sempre vissuto tra i non-maghi, e quindi può essere che vi sia stato un momento di intontimento una volta giunto a Hogwarts, ma il fidanzamento con Roxanne è forse una scelta un po’ ardita.
Per il resto, comunque, hai fatto abbastanza un buon lavoro e quindi non ho altro da dirti.
 
Gradimento personale: 3,5/5.
Parto subito dicendoti che non mi sono appassionata moltissimo alla storia, forse per via dello stile un po’ scanzonato, come ti accennavo prima. Non è scritta male, ma è come se il narratore facesse fatica a raccontare ciò che deve senza distrarsi e, personalmente, non mi ha aiutata moltissimo nel coinvolgimento.
Ho poi trovato un po’ superflua la prima scena, quella della nascita di Terence. Che sua madre pensasse che sarebbe nato prematuramente, oppure che abbia deciso di nascere proprio durante la sua scena preferita di un film, al lettore potrebbe importare poco. Sì, è simpatico; sì, è un piccolo slice of life che aiuta a creare un background, ma avresti potuto anche disseminare le informazioni nel testo, anche perché personalmente il cambio di narrazione non mi fa impazzire... soprattutto quando è specificato, magari proprio con la scritta “POV” oppure “Point of View”.
Ciò non toglie che mi piaccia sempre tantissimo leggere degli slice of life, e questo contest sembra che sia fatto apposta per dare libero sfogo a queste scene. Mi diverte immaginarmi una spettatrice anonima di queste scene, perché ho sempre avuto una passione per tutto ciò che succedeva a Hogwarts al di fuori del magico trio. Quindi, me la sono goduta.
 
Totale: 34/45

Recensore Junior

Aw.
My dear Unicorno Rosa, come potrei non essere qui a recensire?
In fondo, se tu ti ostini a considerare Terence tuo figlio, io potrei essere considerata una sorta di zia. Ho suggerito il contest, la casa, il nome, i titoli per le storie, la papabile fidanzata (io adoro Christabel) e le Merendine Marinare. Non diciamo cos'altro ho/abbiamo/ha proposto altrimenti pensano che l'ho scritta io. ù.ù.
Dicevamo, Terence! Che personaggio affascinante... Davvero un bravo ragazzo. Beh, la popò di Gufi e sempre meglio dell'aula di Pozioni distrutta. E della trasformazione in furetto della progenie di Draco Malfoy. Credimi, se avessi davvero fatto una cosa del genere, non credo che io/noi/lei ti avrei/avremo/avrà mai perdonato. Anzi, ti avremmo odiato SEMPRE. Sappiamo entrambe che è un periodo mooooooooolto lungo.
Dove eravamo rimaste? Ah, sì, i gufetti! Insisto nel dire che Christabel avrebbe dovuto procede con il calcio-lì-dove-non-batte-il-sole, ma se tu preferisci lo schiaffo, beh, uff!
E poi aw. Sì, aw. Perché i suoi ricordi sulla mamma sono talmente aw che io ajschfajdhofhsf. Oh, beh, insomma, hai capito. Quella cosa lì.
Prima che me ne dimentichi: come procediamo per l'adozione di John? Io voglio quel ragazzo. Anche se non credo che ci troveremo mai con i tempi. A meno che non voglia usare tutte le giratempo di questo mondo. Pft, siamo alle ultime battute.
Immagina che per recensire ho rinunciato al gelato (tanto per farti capire quanto tenga a te).
Allora, hai letto, stai leggendo? Su, su, muovito che il male non dorme mai e tu devi ancora finire CA. Come farai a leggere CoHF?
Mah, Unicorni Rosa, beato chi li capisce!
Credo di aver sprecato abbastanza parole per tutto questo e mi devo preparare psicologicamente alla vittoria dell'Olanda. Insomma, dopo il quarto goal ieri non sapevo più come esultare!
Passo e chiudo.
Fede - Non Unicorno Rosa **