Come ben sai, ora partirà una di quelle recensioni che ti faranno piangere. E questa volta ci metterò anche un pochino di colore, assolutamente in senso letterale, per variare un po' e farti prendere una seconda sincope. Amami com'è giusto che sia, con tutto il tuo cuore.
Partiamo ovviamente dall'inizio, perché le cose se si fanno le si fanno per bene. Kise, quindi, viene innanzitutto ripreso nel suo ambiente naturale, se così si può dire, ovvero quello del set da modello. Ma ancora prima di tutto, c'è il primissimo verbo che è "sorride", che è la cosa che a conti fatti Kise fa assolutamente sempre, che gli è tipico in ogni angolazione lo si prenda - positiva o negativa che sia - un po' come se fosse la sua caratteristica predominante su tutta le altre. Come dire, si inizia fin troppo bene.
Posso dire che è un po' triste sorridere per lavoro? Ovviamente lo posso dire, e lo posso anche sottolineare. E posso dire, inoltre, che la mia tristezza deriva dalla malinconia che trapela dal povero e piccolo Kise di questo capitoletto. Tutta la prima parte del capitolo, d'altronde, parla di finzione, di quanto a conti fatti Kise senta la finzione addosso, di quanto possa sorridere e sbriluccicare e fare tutte le cose a cui è abituato ma senta il peso di tutto ciò, presumbilmente dopo anni che lo fa e in cui dovrebbe essere abituato. Credo che la misura di un uomo, la vera misura, si veda anche da questo: da quanto venga a patti con se stesso quanto ci si avvicina al limite, e a cosa è disposto a rinunciare per il proprio egoismo. Kise, come lo dimostra più avanti, è una persona non così marcia come lui medesimo si crede di essere, e quindi il suo stato d'animo riflette questo suo disagio particolare - digiamo che dalla seconda frase in poi lo si capisce e lo si percepisce chiaramente, e io che amo tanto Kise lo percepisco, ecco. La sua finzione gli va stretta, e va stretta anche a noi - anche a te, e questo è chiaro. Per quanto sia perfetto, alla fine quello che importa è quello che ha dentro, ed è bene che tutti noi ce ne ricordiamo.
Anche il secondo paragrafo sottolinea questo concetto, e rincara la dose con qualcosa di più del disagio, mette un particolare che prima non è stato analizzato e quindi apre le porte a un possibile cambiamento che Kise prende in considerazione - non credo sia solo per stanchezza, ma che davvero lo faccia. Ad aumentare la "differenza" tra la realtà in cui vive e la realtà che vorrebbe vivere, il divario tra desiderio e potenza, c'è, inoltre, un altro disagio piuttosto concreto, che tu descrivi con particolari più che verosimili e che insomma danno quantomeno un assaggio anche dell'altra parte, quella meno bella di sicuro e più fastidiosa, dell'essere modello di Kise, che volendo parafrasare letteralmente la parola è un altro concetto della stessa finzione, ovvero il trucco. C'è malinconia anche qui, e questa volta dico malinconia perché la sensazione di felicità non è appannaggio di una volontà in divenire ma qualcosa che appartiene a concreti ricordi - malinconia e non rimpianto, e di questo ti ringrazio perché è bello che almeno qualcuno si ricordi che prima del tracollo la Kiseki era un gruppetto di personcine carine e puccine che facevano le dementi tutte assieme in allegria. Come dire, Kise più o meno capisce che il sogno che ha realizzato non è il sogno adatto a lui. E da un certo punto di vista, è anche molto maturo *accarezza il suo piccolo Kise amorino*
C'è anche Kasamatsu, nel suo passato. E ok che nell'introduzione c'è scritto palese che questa fic contiene riferimenti KasaKise/KiseKasa, ma è bello come, comunque, Kasamatsu compaia naturalmente - nel senso di "in maniera del tutto naturale e spontanea" - nella mente e nei pensieri di Kise. Diciamo che questo aiuta la mia convinzione che quei due si amano ora e si ameranno sempre e per sempre finché hanno volontà concreta. Ecco.
Le faccine nei messaggi di Kise sono la cosa più bella del mondo, non ho molto da dire a riguardo. O magari che invidio la discrezione di Kuroko e la sua capacità di resistere a quelle cose sorridenti e sbriluccicanti, ma si sa che in realtà Tetsuya è un eroe e quindi non ci si stupisce poi più di tanto di questo. E anche quanto in realtà la sua mente si pieghi fin troppo facilmente alla malvagità altrui e a un certo tipo di accondiscentenza maligna. Specialmente se è ai danni di Kagami *sbrillsbrill*
Faccio menzione veloce veloce su quanto sembri che la felicità di Kise velocizzi cose "meno importanti" della festa di compleanno di Kagami come questioni puramente lavorative - e da qui si capisce, ancora, quanto sia importante l'uno e quanto sia importante l'altro, che tradotto in parole povere è, circa: "Vogliovederekasamatsuvogliovederekasamatsuvogliovederekasamatsu" o similia, insomma, penso ci siamo capiti. E noi tutti, io per prima, vogliamo che Kise veda il suo piccolo e adorabile Kasamatsu, ma davvero tanto.
La scena del ghiacciolo - di cui io non ho imparato nè imparerò mai il nome, quindi perdonami se non lo cito testualmente - è tanto dolcina. Perché è bello, almeno per me è bellissimo, che ci siano queste scene dolcine dove tutti sono amichetti e dolcini e si vogliono bene anche se non zompano l'un con l'altro. Il tuo Kuroko è il miglior angelo della terra e gli voglio un mondo di bene, sul serio, è la cosa più bellina di sempre. E ci sta che Kise voglia ricordare concretamente qualcosa di così infantile, Kise è sempre un pochino infantile, lo si apprezza per quello - anche Kuroko da mostra di apprezzarlo anche per quello, forse pure per quello nel senso che lo si vede come una cosa dolce, alla fine, perché è un ricordo bello e a tutti, a tutti fanno bene i ricordi belli, anche se è un cagnolino in formato uomo scodinzolante che te lo chiede. E insomma, buh, la scena mi è piaciuta, se non si fosse capito.
Scena dopo, Kuroko che si vende al male. Non parlerò in dettaglio di questo, ma ho apprezzato comunque. Kagami risulta sempre una povera e piccola vittima che si immola da sè all'altare, da quanto è innocente e stupido. E per quanto abbia un fidanzato piccolo e malefico come un chihuahua.
E poi boh, le interazioni tra Kise e Aomine a me piacciono un sacchissimo. Probabilmente non lo fanno apposta e sono così loro di natura - oppure c'è quella parte di Kise che istiga quell'altra parte di Aomine a dare il peggio/meglio di sè, e la cosa mi fa ridere e tanto bene, sembrano sempre gli eterni ragazzini di sedici anni che si battibeccano per delle stronzate. Dimmi se una cosa del genere non fa bene al cuore, dai. Anche se poi sembrano che debbano svaligiare una banca, ma questi sono assolutamente dettagli. Le battute che si scambiano sono la cosa migliore del mondo.
E ok, facciamo menzione d'onore alla scena dove Kagami e Kuroko entrano in casa. Dico innanzitutto che Kagami deve amare proprio un sacco Kuroko per fare quello che fa, rendiamoci conto di questo - e io fangirlo più o meno anche quando loro due sono nello stesso metro quadrato quindi magari non faccio molto testo, ma ti dico che ne sono stata tanto felice ed è tutto merito tuo, yep. Quindi, insomma, gli crede quando dice palesemente cose senza senso, si accuccia indietro per farsi mettere le mani sopra gli occhi - e non so se tu l'hai scritto o me lo sono solo immaginato io, ma io mi sono messa in testa che in quella scena Kuroko avesse i guantini alle mani e quindi era tutto morbidino e quindi niente, ajsbnigbdnjgnrtjkgr. Era tutto così chu, nonostante i suoi intenti malvagissimi. Kagami che poi muove le braccia nel vuoto è più o meno come un pesce fuori d'acqua, letteralmente parlando, goffo e impacciato, un Kagami senza Kuroko a guidarlo è esattamente così - e cattivo Kise e chi per lui perché ha riso in quel momento, tutti esseri assolutamente malvagissimi. La faccia da schiaffi di Kuroko me la sono immaginata benissimo, poi, e anche quella di Kagami. Ma tanto tanto bene.
Quindi, si giunge finalmente alla meta tanto ambita: la festa. La festa con la torta a forma di palla, la festa con la torta a forma di palla cucinata da Murasakibara - e io ora aspetto tanto tanto il capitolo con Murasakibara pasticciere, non che prima non lo aspettassi ma ora lo aspetto anche di più.
E in specie la festa con il malefico e diabolico twister. Mi piace che alla fine il festeggiato sia anche quello che è stato messo più in imbarazzo di tutti, ci doveva stare Kagami che infila il viso nel sedere di Kuroko o non sarebbe stata una fic anche KagaKuro degna di questo nome. Ricordati di questa frase, per i capitoli più avanti, perché io so che ti sarà molto utile *sblinksbrill*
E quindi, e quindi. E quindi c'è Kise che pensa a Kasamatsu, in modo concreto e per più di cinque parole - oserei dire anche "e finalmente", se mi fosse possibile. Io attendo sempre queste cose, perché sono quelle che mi trasformano nella peggio fangirl che sono, e che in realtà mi mettono in imbarazzo da quanto sono belle ma io ne necessito e le voglio sul serio. Quindi Kise che pensa a Kasamatsu. O meglio, alle sue labbra, e alle dieci volte in cui si è dichiarato e in cui è stato rifiutato. E quindi annega i suoi dispiaceri nell'alcool, letteralmente parlando.
L'immagine di Yukio che rifiuta Kise è IC di per sè, nel senso che non credo che Yukio accetti di andare con la prima persona innamorata che gli si dichiara così tanto per, a maggior ragione se è un suo caro amico come canonicamente è Kise. E per quanto Kise sia insistente e persistente e bello e tutto quello che vuole, senza amore o robaccia simile, Yukio continuerà a dire di no. Ma continuerà a essergli amico e a volergli bene. Quindi, a meno che tu non metterai una parentesi su Kasamatsu che si innamori di Kise o se ne scopra innamorato o cose simili *sbrillsbrill* per me questo resterà assolutamente e totalmente IC. Più o meno come IC è Kise che tenta, in un modo completamente suo e questo lo si deve riconoscere, di equagliare in virtù e morale l'oggetto e soggetto dei desideri più reconditi e intensi. E poi è un po' pirla, quindi lo si capisce anche se fa stupidate.
La scena del balcone mi ha fatto bene, in molti modi. Mi ha fatto bene perché ci sono Kise, Aomine e Takao che interagiscono, dopotutto. E perché Takao pensa sempre a Midorima qualsiasi cosa succeda *sbrillsbrill* che Aomine parli di masturbazione perché è normale che Aomine abbia parole del genere tra le labbra, lui è un uomo che deve ostentare una certa conoscenza perché è pucci e stupido al medesimo tempo. E Kise che dice che vuole andare a vivere vicino al suo bel Yukio per ovvie e non mica tanto ovvie ragioni - continuo a pensare e continuerò a pensare che lui sia davvero un bravo ragazzo, e che abbia capito qual'è il modo giusto per approciarsi anche a Kasamatsu, quindi io mi fido. Lo trovo dolce e tenero, e come sai e come ti ripeto sempre queste cose a me fanno bene al cuore, completamente. Le amo un sacco, e amo Kise e amo Kasamatsu.
E poi boh, è davvero difficile resistere all'immagine di Yukio nudo e sorridente. Anche per me lo sarebbe, quindi capisco lo sforzo di Kise, completamente.
Finisco di commentare anche questo capitolo dicendo che volevo iniziare, un tempo, con la parola "ti odio". Tu lo sai perché tu odio, non c'è bisogno che lo dica anche qui e che il mondo lo sappia. Ma alla fine Kise è un patatino IC e tanto tenero, Kasamatsu per quanto sia più o meno un mobile entro il divano ha fatto la sua comparsa e tanto mi vale, perché è lui è perfetto anche solo esistendo, e tutto il mondo attorno mi ha fatto ridere, commuovere e altro. E un po' imbarazzare, lo ammetto.
Al prossimo capitolo, amorina (L) |