Questo è il colore più gay che esiste, l'ho già detto. E sta cosa mi turba un po'. A maggior ragione perché hai voluto terminare con un colore il cui nome compare parecchie volte all'interno della storia. Ora, devo fare una bella recensione per questa storia, l'ultima (anzi no) che scriverò per questa storia, poi mollerò la presa da te finché non scriverai la famigerata long che ha ispirato quella One Shot che hai (riduttivamente a mio parere) chiamato Growlithe.
Ebbene, cominciamo, cercherò fare qualcosa di universale.
A livello impaginativo la storia è cominciata nel modo peggiore: prendo qua, incollo la, lo metto l'html? Ma sì, o forse no, tanto nessuno la legge, mica sono brava...
Cazzo, aspetta, questi mi dicono che sono brava. Sti due mi stanno dando pure dei consigli, che faccio, li seguo?
Seguiamoli.
'tacci tua quanto è venuto bene...
A maggior ragione perché hai scelto dei titoli con dei nomi di colori, ognuno dei quali rappresenta qualcosa all'interno della vicenda.
Ecco perché scegliere di utilizzare quel colore per il nome del capitolo si è rivelata una scelta vincente.
Per altro la scelta del carattere è ottima, non invasivo e nemmeno antiestetico. Già il fatto che tu abbia cambiato quello standard di EFP è una grande vittoria.
Stando a quanto sono riuscito a capire, la trama è un casino infimo ed infame: Dal primo capitolo si parte con il risveglio all'interno della sede Rocket, c'è poi una sessione d'allenamento in cui il suo Pat (soprannome, contraddizione con ciò che scrivi nel primo capitolo, ma come non resistere al pun epico di Rattata che fa Pat, diventa quindi Pattata), e ciò dimostra che lei possieda ancora un po' di passione per ciò che concerne le creature che allena, nonostante voglia fare il tipaccio duro.
Infatti, secondo me, è proprio Pat che dimostra la sua umanità, l'amicizia, la voglia di crescere, e questo cambiamento lo si riscontra poi in questo capitolo finale, in cui supera le sue paure ed i suoi traumi, prende la sfera di Pat dalle mani del brufoloso e scappa via. Obiettivamente riesco a notare tre colori tra quelli principali che hai scelto per i titoli, e rubo questa visione da un discorso di Katrina: Nero, è il periodo in cui s'imbastardisce fino all'inizio della vicenda. Grigio diviene non appena ricorda la situazione con Aurum e si arrende, perché non vuole che Golbat (e non Crobat come hai scritto nel capitolo 3, ho dimenticato di segnalartelo, pardon) faccia la stessa fine. Bianco è la scena culmine, quella in cui prende Pat e va via, la sua testa ora è pulita, i cattivi pernsieri non ci sono più.
La tua teoria sta nel fatto che il Bianco si sporca, il Nero sbiadisce ed il Grigio è la via di mezzo.
Ecco perché lei alla fine riesce a redimersi.
Aurum ha un ruolo importantissimo in questa vicenda, e sostanzialmente mi aspettavo che fosse successa una cosa del genere, già dal primo capitolo, quando nei suoi pensieri mattutini e sbadiglianti lei cerca di dimenticare, di non ricordare anzi.
Tuttavia i ricordi in questa storia hanno avuto il ruolo della chiave di volta, ciò che serviva per dare una svolta, per andare avanti e dare un'occhiata alle cause di questo comportamento così misterioso.
Già da piccola mostrava un candore (bianco per l'appunto) che ha caratterizzato per l'appunto la sua partenza. Nonostante ciò era sprucida: ti ripeto, il fatto di voler scappare di casa, di provare un po' di disprezzo per la sorella minore (6? 7 anni?) hanno condizionato il suo comportamento (per me un po' innaturale, ma tant'è). Si scioglie davanti ad Aurum e va avanti per la sua strada, e ricevere una batosta di quel tipo è davvero pesante.
Quando alla fine lei ricorda la situazione, nel momento cruciale in cui (per amore) Golbat si rialza, lei stoppa tutto. Non ancora, non di nuovo. Meglio perdere e fuggire via, il Team Rocket l'avrebbe cercata sicuramente (ed è qui che voglio il sequel, Giovanni la vuola, sa troppi segreti, ed intanto il piano di Mew è andato bene, tieni la trama, mi ringrazierai dopo). Alla fine quello strano abbraccio di Golbat chiude il tutto, chiude la vicenda.
La chiude in rosa.
Relativamente si nota un piccolo miglioramento nello stile da parte tua dal primo all'ultimo capitolo. Scrivi molto bene, descrivi ottimamente le situazioni, le emozioni, magari dovresti concentrarti leggermente di più sugli ambienti, ma per essere la tua prima fan fiction stai ad un livello altissimo. Ciò di cui ti posso rimproverare è la distrazione. Innanzitutto hai ancora lasciato INFONDO al posto di In fondo nella descrizione della storia, e ti consiglio di mettere il tutto a posto perché altrimenti adesso che farò la richiesta per farti entrare nelle scelte del sito non ti si filano.
Inoltre da una brutta immagine, dato che dentro questo scrigno c'è puro oro liquido.
Aurum, appunto.
E poi che altro dire, ci sono sempre degli errorini qui e lì nei capitoli (parlo io poi), nulla di grave eh, ma sinceramente svilisce il lettore, soprattutto perché il contenuto ti prende tanto.
Quindi più attenzione la prossima volta.
Se dovessi dare una valutazione alla tua storia, darei un bel nove, che è davvero tanto.
Sei bravissima, e con questo chiudo la critica allo stile.
Le mie impressioni più in generale, e lo avrai capito credo, sono positive. Barks ne ha parlato un gran bene, e anche se non lo sento da un po' sono in grado di dargli ragione, almeno una volta nella sua vita. Questa storia è partita con un alto potenziale ed ha sbaragliato ogni tipo di aspettativa, quindi bravissima, Alice, hai fatto davvero una grande cosa.
A prescindere da tutto mi aspettavo una storia simile.
Ma mi aspetto il continuo. Non puoi lasciarmi così, altrimenti giuro su quello che vuoi che ti troverò e ti staccherò le dita dei piedi, dopo una sessione di solletico tremenda, con le tenaglie.
Katrina è un personaggio completo, contraddittorio, pieno di problemi, forse un po' banale il suo comportamento, già visti personaggi così, ma funziona.
Non ho altro da dire in questa recensione.
Ti saluto e ti faccio i miei più grandi complimenti. Quando termino una storia mi sento sempre un po'... strano, ecco. A maggior ragione perché scritta bene. Mi mancheranno questi personaggi.
A presto, Alice.
Ottimo lavoro.
Andy Black |