Recensioni per
Non esiste una rosa per l'ambizione
di Vedra

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/08/14, ore 23:38

Avevo detto che sarei passata presto di qua, ed eccomi qui, anche se con molto ritardo, lo so.
Dopo aver letto questa breve storia, dovevo lasciare un commento.
Beh, devo dire che mi ha colpita, e molto: è originale, diversa dal solito e per nulla banale. 
I riferimenti a Versailles no bara sono molto evidenti, "le rose appassiscono in bellezza" e i poveri legati "alle catene della povertà" sono frasi adattate alla storia in maniera intelligente, e naturalmente i nomi dei due personaggi principali, però con connotazioni caratteriali differenti, addirittura opposti e molto meno nobili.
Già l' inizio del racconto è sorprendente con quella descrizione bucolica e romantica dell'ambiente che introduce la giovane sposa, e trae non poco in inganno, appena si svela il vero carattere di questa ragazza. 
Mi aspettavo una fanciulla romantica ed eterea, quasi virginale, un' anima candida, invece...
Non so se è più cinica lei o più ingenuo lui, e tra i due si giocano notevoli ambiguità; può essere, e probabilmente è così, che lui stia fingendo una contrizione fasulla - tutto il discorso sulla libertà di amare, sembrano parole vuote con cui riempirsi la bocca - e lei sia semplicemente più sincera e diretta, disposta ad accettare di buon grado quel matrimonio combinato per convenienza.
Chi impedirebbe ad André si sposare la donna che ama, se davvero lo volesse?
Piange l'impossibilità di poterlo fare, ma alla dote di Francoise non sa rinunciare, e lei lo sa perfettamente e le va bene così.
Ecco, forse è proprio questa ipocrisia di André che il racconto non mette in evidenza, la suggerisce soltanto, e questo elemento poteva essere sviluppato di più, dando maggior spessore al personaggio.
Francoise, invece è tratteggiata molto bene in maniera molto più netta e chiara.
In definitiva un bel racconto, ben scritto e coinvolgente, forse concluso un po' troppo frettolosamente, unico lieve difetto che ho trovato. 
Mi hanno colpito molto anche alcuni concetti 'tosti' riportati nel racconto, come quello interessantissimo (e secondo me, molto vero) che definisce Dio un' invenzione degli uomini... senz'altro quello proposto da alcuni testi sacri lo è.
Un bel racconto... attenta a qualche lieve errore di battitura; in una frase fai dire a Francoise "...voi siete nobile, ma senza ricchezze, io non ricca ma senza un titolo." Volevi dire, "io ricca ma senza un titolo."
Ciao, alla prossima.
 
(Recensione modificata il 24/08/2014 - 11:46 pm)

Recensore Master
06/08/14, ore 02:40

Bellissima questa flash! Francoise e la voce della verità, concisa e disarmante allo stesso tempo. Ogno obiezione del conte e stroncata sul nascere in modo ( purtroppo) del tutto logico.
Di solito nessuno la pemsa cosi, o cosi vorrebbe pensarla... eppire e la verita.
Mi e piaciuto molto lo scambio do battute tra i due, bravissima!

Recensore Junior
25/07/14, ore 11:38

E poi ci sono io che certo il momento buono per leggere la tua storia! Finalmente l'ho trovato! E' molto bella e soprattutto significativa. Non ho mai amato la storia francese, tranne, appunto, l'ultima parte della tua storia.
«Adesso, l’uomo non è più schiavo di Versailles, adesso l’uomo è libero di amare.»
... Ne siamo proprio sicuri? Io dico di no. Nonostante "la Bastiglia sia caduta" l'uomo è ancora schiavo dei soldi, del lusso, della sua voglia di prevalere... Ma tu lo sai, vero? Hai solo voluto sottolineare il fatto che la storia si ripete, in un modo o nell'altro.
Ho notato che scrivi molte fic "storiche". Appassionata di storia, vero? Ammetto che, in alcune parti, ha il suo fascino!
Ripeto: Molto bella, complimenti. Continua così ;)
Tua affezionata,
Euterpe_Urania

Recensore Master
11/07/14, ore 12:56

E'una one-shot perfetta perché parla con piena onestà di cosa siano davvero i matrimoni combinati ma cambiando il tema e passando dalla parte dell'uomo, il vero soggetto debole della coppia. Mi è piaciuta l'onestà con cui i due si sono parlati e come, alla fine, abbiano messo da parte ogni ipocrisia. Francoise mette sulla carta la possibilità di tenere ognuno la propria relazione, sia pure in forma di adulterio e spiega, con cinico disincanto cosa sia davvero il matrimonio che li aspetta e di come, alla fine, non gliene importi niente. Stile asciutto che delinea una realtà amara e arida, con un possibile lieto fine nella Presa della Bastiglia.