Recensioni per
Always With Me
di Sarn

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/10/08, ore 21:07
Cap. 1:

Wow, solo Wow, profondamente Wow. E la cosa più bella è che mentre leggevo mi sembrava di starti annusando, come quando ti abbracciavo. E' proprio attraverso le cose tristi e belle che ti rendi conto quanto ti manca una persona!! (ç_ç...) =KISSHU!=

Recensore Veterano
02/09/08, ore 01:15
Cap. 1:

Ciao mia cara twinnuzza *-*. Ho appena finito di leggere il prologo della tua fiction, che dire? Davvero interessante! Adoro questo genere di prologhi che ti lascia un pò sulle spine, che dice tutto ed insieme niente *-*. Ecco perchè ti dico: aggiorna! Voglio saperne di più, capito?^^ Inoltre lo stile di scrittura è davvero piacevole: non è prolisso ma descrive bene tutto=). Continua così, e che Itachi e l'harem sia con te <3

Nuovo recensore
30/08/08, ore 21:19
Cap. 1:

No, non voglio essere inferiore rispetto a mia sorella che ha già commentato XD è che quel "grazie Rea" mi ha incuriosita, mi sono informata ed eccomi qua. Avevi scritto un brano, mi ha incuriosito il fatto che mia sorella l'avesse letto, e l'ho letto anche io.
Ed eccomi a commentare.
Beh, ho letto... Ma ho capito ben poco. No, non perchè tu non sappia scrivere, sia ben chiaro, ho capito ben poco che cosa è successo alla ragazza che racconta. Ci sei tu, dietro colei che parla?
Secondo me sì. E qua non si tratta di OC e simili, ma di una persona in ciccia e ossa che riflette, si fa delle domande, e decide (o no?) di incontrare il Tristo Mietitore per potersi dare delle risposte adeguate. Ma ce la fa?
No.
Secondo me no, stavolta.
Perchè sono convinta che la donna (e non ragazza, perchè le domande da ragazzi sono stupide, questo tipo di domande sono da adulti, anche se non siamo mai in grado di crescere come "gli altri" vorrebbero) abbia ben capito che la risposta alle domande gliela può dare (forse) la morte, le separazioni, va bene. Va bene anche che le risposte ti vengano date dalla ricerca appassionata e interminabile di un'(inutile)anima gemella.
Ma queste non sono tutte le risposte.
Lo dimostra quel "ma i pensieri che affollavano la mia mente erano molti più e di diversa natura rispetto a quelli di questo momento": si è in grado di dire che i pensieri sono "di diversa natura" solamente quando si è stati capaci di vedere oltre. Di crescere, piano piano, di darsi una "sferzata", per così dire.
E quell'aura di mistero, o di incertezza, che vive e si nutre di questo testo, è l'esatta fotografia di una mente che ancora non sa se farsi ulteriori domande o se smetterla.
Come fare, a non farsi più domande? E' giusto aggrapparsi ancora all'idea che una persona esterna ti possa fare da palo, da input, o da spalla su cui piangere?
Sono convinta che siamo stati creati per vivere anche da soli.
Ma come si fa a resistere al fascino dell'amore, dell'amicizia, o anche solamente dell'amore incondizionato che ti viene dato dai parenti e dai fratelli? Per questo tipo di amore non esiste un perchè.

Nuovo recensore
30/08/08, ore 16:25
Cap. 1:

Che dire? Bella. Mi piace molto, ci sono tante riflessioni profonde che mi hanno proprio "presa", non trovo altri termini per dirlo. Vorrei essere anche io capace di esprimere così bene i pensieri come ci riesci tu, in un modo così esplicito. Bravabravabrava, continua così!