Recensioni per
Ricordi?
di hinata 92

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/17, ore 10:44
Cap. 1:

Ammetto di non aver mai considerato molto l'avvocato Photomas. Mi piaceva quando si scordava tutto quanto e riusciva sempre a strapparmi un sorriso. Dopo aver letto questa storia, sto cominciando a rivalutarlo. Davvero, me lo hai fatto vedere sotto una luce nuova. E la cosa migliore, è che la storia ha talmente tanto senso, è fatta così bene, che si incastra benissimo nel canon. Non mi sorprenderebbe se ad un certo punto si scoprisse che è andata davvero così.

Insomma, complimenti, Hinata 92. Hai prodotto un'altra piccola gemma.

Recensore Junior
08/08/14, ore 22:04
Cap. 1:

Che bello rivedere il vecchio avvocato Photomas! Purtroppo nella serie originale è comparso pochissimo e non si è mai dato il giusto spessore.
Considero una delle cose più belle quella di riuscire ad inventare un passato per i personaggi; ma anche una tra le più difficili poiché bisogna riuscire a renderlo credibile. Tu ci sei riuscita benissimo! Sembra proprio un capitolo uscito direttamente dalla serie originale!
Inoltre hai uno stile che non fa letteralmente staccare gli occhi dallo schermo!
Un capitolo molto bello davvero.
Saluti, Flory :)

Recensore Junior
15/07/14, ore 17:57
Cap. 1:

Ed eccomi con la seconda recensione!
Così hai scelto Photomas, eh? beh, come ti ho già detto, scelta curiosa e interessante. Perciò passo subito a commentare i punti ù.ù

L’esploratore venne letteralmente sbalzato indietro da un uomo vestito in tuta mimetica con tanto di bandana abbinata, che con nonchalance gli rubò anche il cappello da esploratore. Il suo sguardo fiero e determinato rivelò la sua convinzione e dedizione alla missione.
«Arriverò io per primo al Santo Graal! Ormai sono vicinissimo al mio obiettivo e nessuno…»
Il coraggioso esploratore sospirò rassegnato: «Oh, no, di nuovo…»
Lo sapeva, ormai, c’era un solo modo per risolvere la situazione senza che nessuno ci rimettesse. Prese un profondo respiro e urlò la frase risolutrice.
«MAMMA!!! ZIO EUGENE È PARTITO DI NUOVO!!!»

L'ultima frase ha un po' rovinato l'atmosfera creatasi XD

La donna brandì un mestolo molto arrabbiata: «EUGENE PHOTOMAS!!! PER QUANTO TEMPO ANCORA VUOI CREDERTI UN ESPLORATORE INVECE CHE ANDARE A LAVORARE? IL TUO SEGRETARIO HA GIÀ CHIAMATO TRE VOLTE!!!»
Ah... a questo nessun uomo può dire di no. Almeno, non intero XD

«È che a volte perdo il senso del tempo…»
«Magari perdessi solo quello, Eugene…»

Beh, non si può dire che non sia originale ù.ù

Una spia luminosa si accese sul cruscotto, e una voce si diffuse nell’abitacolo: «Avvocato, sono James Flower, il vostro segretario. Vi sto aspettando nel vostro ufficio, la macchina è già impostata per arrivarci automaticamente… vi aspetto, allora!»
Ah, le comodità del futuro... Uffa, non voglio aspettare ancora due secoli! XD

«Sono quasi le dieci, e voi alle dieci e un quarto avete un appuntamento con la Evans!»
«Con chi?»

Con Lily Evans, pare voglia fare causa a un certo Riddle e- No, aspetta, questo è un altro caso! (Scusa, non ho saputo resistere XD)

«Non capisco quale sia il problema...»
Il pubblico ministero si spostò un ciuffo di capelli neri, nervosa: «Il vostro cliente... era da difendere. Voi avete preparato una accusa perfetta!»
«Ops...»

Suvvia, sono cose che capitano. Piuttosto ringrazi che Photomas non lavori in una centrale nucleare... lì avrei vari e ottimi motivi per avere paura XD

Tommy lo guardò dubbioso: «Faine? In un castello medievale?»
Photomas alzò le spalle: «Perché no?»
Il bambino sorrise: «Giusto.»

Ha la sua logica ù.ù

«Scappa!»
«Eugene, chi è? Cosa vuole da te?»
«Non ha importanza! Scappa, ti ho detto!»
«Ma...»
«SCAPPA, SORELLINA! ME LA VEDO IO CON QUESTA, CORRI!»

Qualcosa mi dice che la sua testa decisamente non è più nel gioco...

La sorella lo guardò preoccupata e Eugene continuò: «Parlavo con te... forse eravamo piccoli... e ti dicevo di scappare...»
Kathrine sbiancò per un istante, ma l’avvocato non lo notò: «Tu ricordi un episodio del genere?»
La donna non lo guardò in faccia, mentre rispondeva: «No... non mi pare...»

Uhm... gatta ci cova...

L’avvocato scosse la testa. Non era un buon momento per pensarci, Flowers lo stava aspettando davanti al tribunale per quel caso di rapina e...
Photomas inchiodò di colpo.
«Io... io ricordo cosa devo fare!»
Strinse le mani intorno al volante con tutta la sua forza. Sapeva dove doveva andare, cosa doveva fare e chi doveva incontrare... era incredibile. Da quanto non gli capitava? Mesi? Anni? Non sapeva dirlo.

Okay... ci siamo! *fa suonare l'allarme generale* Presto, fuggite tutti! La fine è giunta!

«Il dispositivo farà in modo che la tua storia e la tua identità siano cancellate, e che la tempolizia non possa mai risalire a te, in nessun tempo, in nessun luogo. Allo stesso modo, il tuo nome diventerà un codice di sicurezza. Essendo solo tu a conoscerlo, se lo pronuncerai ad alta voce, ovunque ti troverai, disattiverai tutto. Il tuo nome e la tua storia torneranno ad esistere. E molto probabilmente verrai immediatamente arrestata.»
Cavoli... giusto per essere sicuri, eh?

«Non... non siete cambiata di una virgola in tutti questi anni...»
La donna fece un mezzo sorriso: «Succede, quando si ha il controllo del tempo.»

Doctor Who: COFF,COFF!!!

«Verresti a lavorare per me?»
Eugene accennò un mezzo sorriso: «Non sono un po’ troppo piccolo?»
«Il tempo per me non è più un problema, ora.»

Suona più come una minaccia... e forse lo è, vero?

«Ti sto incidendo un numero sulla pelle, Kathrine, così che tu non possa perderlo. Se tuo fratello iniziasse mai a ricordare ciò che è successo oggi, dovrai solo chiamarmi, così che io possa cancellargli di nuovo la memoria. Fallo, ragazzina, fallo o la prossima volta tuo fratello non tornerà a casa. Io saprò se lui ricorderà. E se non mi avvertirai tu per prima, morirà. Questo è il mio ultimo atto di carità.»
Quant'è buona, lei...

«Io le ho inciso su una spalla il modo per contattarmi non appena voi aveste iniziato a ricordare. Io le ho insinuato il sospetto che sia stato a causa sua se voi non potevate più ricordare...»
Il mondo sembrò crollare addosso a Photomas. Kathrine, la sua sorellina perfetta... l’aveva assistito in quel modo... per i sensi di colpa?
«Ma lei non c’entrava nulla!»
«Noi lo sappiamo... lei no.»

Diabolica...

«[...] Ora sta a voi, Eugene Photomas. Pensateci pure, io ho tutto il tempo del mondo.»
Letteralmente!

«Non capisco dove vogliate arrivare.»
Eugene sorrise: «Da ognuno di questi ruoli ho imparato qualcosa che altrimenti non avrei potuto apprendere. Oh, fino a stamattina avrei avuto qualche problema ad applicarlo, vero... sapete a cosa abbiamo giocato l’altro ieri?»
In un attimo l’uomo lanciò la palla e le diede un fortissimo calcio: «CALCIATORI AL MONDIALE!»

Quando si dice "Dare un calcio al destino"... qui l'ha preso sul serio XD

In un attimo fu scaraventato in aula, nel bel mezzo di un processo, di fronte a un giudice che gli chiedeva insistentemente perché il suo cliente fosse innocente.
Ma povero, nemmeno il tempo di riprendersi!

La papera alzò un sopracciglio, sorpresa: «Vi posso chiedere cosa vi succede oggi?»
«Perché?»
«Tanto per cominciare, avete ricordato il mio nome.»
A James prese un colpo: «Oh cavolo, è vero!»

E qui Photomas ha rischiato di perdere il segretario XD

«Eugene Photomas... ma ci siete o ci fate? Cosa nascondete? Un giorno o l’altro lo scoprirò...»
Nakamori + Zenigata: Benvenuta nel club!

«Qualcosa non va?»
«Dove l’hai presa?»
L’avvocato alzò le spalle, ritornando nell’altra sala: «Non me lo ricordo.»
La donna rimase lì, immobile, con il giocattolo in mano.
Cos’era successo?
Chi aveva davanti?

Non lo so, ma di sicuro lei è sulla buona strada per diventare una filosofa XD

Non poteva più tornare indietro. Non poteva smettere di essere l’avvocato smemorato.
La decisione più difficile... ma probabilmente la migliore.

Photomas alzò le spalle sospirando. Non era nient’altro che l’ennesima amnesia, e chi meglio di lui sapeva cosa fare in quei casi? Non c’era altro da fare che aspettare, prima o poi la memoria sarebbe tornata, come sempre, ora lo sapeva. E quel giorno, non appena avesse ricordato, avrebbe urlato quel nome, con tutta la sua voce, ovunque si fosse trovato, a costo di sembrare un pazzo. Lei sarebbe stata arrestata e lui sarebbe stato lì, in quel tribunale, a confezionarle l’accusa perfetta. In quel caso sì, avrebbe mandato all’aria la sua copertura di eterno smemorato, pur di vederla dietro le sbarre. Sì, quel giorno ne sarebbe valsa la pena.
Se l'è leggermente legata al dito, eh?