Settima Classificata
Can I have a date? – Evelyne13211
Grammatica, punteggiatura e ortografia: 14,25/15
In questa voce non ci sono molti problemi, solo qualche svista che ti segnalo:
… pigramente appoggiato allo stipite della porta, con la cravatta allentata e la tua tipica espressione beffarda. - errore di battitura; sua è l'aggettivo corretto, poiché è riferito a James e la narrazione è in terza persona. -0,1
« Evans ». Lily raddrizzò impercettibilmente le spalle... - quando il dialogo ha una chiusura, cioè non è accompagnato dalla frase reggente il discorso diretto ( « ... » disse Tizio...), la frase successiva deve andare a capo; lo stesso vale quando, al contrario, prima inserisci una frase singola e poi un dialogo come qui: Lei rise. « Litoti, ovvero uno... »; il dialogo doveva cominciare a capo. Lo considero un errore di battitura, minore, quindi tolgo solo 0,05x9 (l'errore, nei due modi segnalati, è ripetuto 9 volte nel testo). In totale -0,45
Hogwarts era in fermento per l’inizio della cena, ma, nella fiumana di studenti che arrancavano... - la virgola dopo ma è di troppo. -0,2
Totale: -0,75
Stile, lessico e sintassi: 13/15
La sintassi in generale è molto buona; la maggior parte delle frasi è articolata è ben strutturata. La punteggiatura e le congiunzioni che legano o separano le varie parti del periodo sono quasi sempre corrette. In alcune, invece, ci sono alcune imprecisioni.
In questo punto: Mi sottovaluti. Io sono molto intelligente., le due frasi sono collegate semanticamente, quindi un punto fermo crea una pausa troppo lunga; sarebbe stato più corretto utilizzare un punto e virgola, in questo modo: Mi sottovaluti; sono molto intelligente. Il soggetto può essere sottinteso, poiché è proprio il diretto interessato a parlare, ma nel caso avessi voluto porre enfasi in quell'io, avresti potuto inserirlo alla fine della frase, così: Mi sottovaluti; sono molto intelligente, io.
Anche in quest'altra frase: « Dimentichi il Quidditch » la corresse lui, per niente scoraggiato dal suo sarcasmo, « in quello sono un asso ». In questo caso, la virgola è errata, poiché non sarebbe presente nemmeno se la frase fosse tutta unita. La frase intera, come l'hai messa tu, è: Dimentichi il Quidditch, in quello sono un asso.
Così, con la virgola, questa costruzione non regge. Sarebbe stato corretto usare un punto per separarle: Dimentichi il Quidditch. In quello sono un asso. La ripetizione dell'oggetto – Quidditch, In quello – non si nota poiché nel dialogo le due frasi saranno spezzate: « Dimentichi il Quidditch » la corresse lui, per niente scoraggiato dal suo sarcasmo. « In quello sono un asso ».
Sono solo un paio di frasi all'interno di una storia che, per il resto, è ben articolata e strutturata; fai comunque sempre attenzione, poiché spesso basta poco per spezzare il ritmo della narrazione e appesantire la lettura.
Lo stile è semplice e quasi sempre scorrevole; nonostante il limite del numero di parole sei riuscita ad inserire qualche descrizione nella storia che, anche se non sempre ampie e approfondite, hanno definito il contesto e l'ambientazione, creando un'immediata raffigurazione della situazione nella mente del lettore.
In alcuni punti lo stile rallenta un po' a causa di alcune frasi che, seppur sintatticamente corrette, avrebbero potuto essere impostate meglio e rese più scorrevoli. In particolare, la frase iniziale, in cui ci sono molte virgole che spezzano la lettura; sintatticamente è corretta, infatti non è segnalata nella voce precedente, ma spezzando in due parti la frase, separandola con un punto e virgola o un punto fermo, avresti mantenuto lo stile scorrevole che poi si trova costantemente nel testo.
Anche in quest'altra frase: Potter ridacchiò, però quando Lily si girò e lo fissò irritata, smise all’istante., il però in quella posizione frena la lettura, poiché viene quasi naturale fare una pausa subito dopo, seppur non necessaria. Avresti potuto sostituire il però con un ma, mantenendo completamente intatto il senso della frase; oppure, avresti potuto spostare il però più in avanti rendendolo un'incidentale, in questo modo: Potter ridacchiò; quando Lily si girò e lo fissò irritata, però, smise all'istante.
Il lessico è buono, appartenente ad un registro medio e adatto al momento che hai scelto di narrare. Interessante e piacevole è stato l'inserimento di una figura retorica come la litote proprio in riferimento a quello che Lily prova per James, riferito a quello che provava Severus. L'unico appunto, in cui non condivido completamente una tua scelta lessicale è in questo punto: Con i tipi come te è l’unica arma efficace.
Quel con, a mio avviso, avrebbe reso meglio se fosse stato sostituito da un contro; poiché le armi si usano contro qualcuno, per combattere, questo cambiamento avrebbe sottolineato il fatto che Lily e James, almeno per il momento, si trovano ancora su due fronti opposti. È una sottigliezza nel significato, che avrebbe dato un qualcosa in più al senso della frase.
Trama e originalità contenuto: 6,5/10
Qui, purtroppo, hai perso alcuni punti. Sei partita da una buona idea, narrare un fatto avvenuto durante il quinto anno, invece che il classico 'settimo anno in cui tutto cambia', che è l'ambientazione che più facilmente si trova nelle fanfiction con James e Lily. Tuttavia, lo sviluppo della storia poi cade in scene comuni e clichés visti e rivisti; non vai oltre la classica scenetta di James che cerca di convincere Lily ad uscire, lei che rifiuta e finiscono per discutere. Oltre a questo, in un punto della narrazione la trama perde credibilità poiché una scelta che hai fatto avrebbe avuto bisogno di essere approfondita. Abbiamo Lily che si sta esercitando nell'aula di pozioni, ma poi abbiamo James che dice: « Non si merita le tue attenzioni, non dopo che ti ha chiamata Mezzosangue ». Ecco, questo è il punto per cui avresti dovuto spendere qualche parola di spiegazione. Dal ricordo che Harry vede nel Pensatoio, sappiamo che Piton ha chiamato Lily Mezzosangue dopo uno degli esami scritti dei G.U.F.O., e gli esami si fanno a lezioni terminate, non quando sono ancora in corso. Per questo, leggendo il pezzo così come l'hai messo, risulta poco credibile; sta bene prendersi delle 'libertà' quando si scrive, ma bisogna sempre inserire le opportune spiegazioni in modo da rendere sempre credibile quello che si scrive. Ora, scendendo nello specifico alla voce originalità, ci sono alcuni clichés che oramai si trovano nella maggior parte delle storie con protagonisti questi due personaggi. Come in questo riferimento: Pensi che sia da duri uscire con tutte le ragazze del nostro anno, illuderle e poi scaricarle, come se fossero un fazzoletto usato? James era uno studente popolare, come nei libri viene ricordato spesso, ma da essere popolare a sciupa-femmine, ce n'è di differenza. È un'interpretazione, forse, che si può dare a quel 'popolare', ma risulta poco credibile; più sensato, invece, è considerarlo come Harry al sesto anno, con molte ragazze che gli vanno dietro, ma che lui non ha mai veramente considerato.
Particolari sono stati alcuni dialoghi tra i due, e interessante è stato lo scambio di battute sulle litoti, ma non basta a compensare una storia che, per il resto, non ha nulla di nuovo.
IC e Caratterizzazione: 9/10
In generale, la caratterizzazione dei personaggi è buona, ma anche qui, in alcune cose sei caduta nei classici clichés.
Per quanto riguarda Lily, l'ho trovata piuttosto coerente con il personaggio che, nei libri, compare pochissimo ed è anche meno nominata da quelli che l'hanno conosciuta. Avrebbe voluto dirgli di no, però una strana stretta allo stomaco e il cuore che martellava nel petto le impedirono di mentire a lui e a se stessa. In questa frase in particolare, hai riassunto tutto il pensiero di Lily a proposito di James. Le sue battute e i suoi pensieri sono in linea con quello che sappiamo essere il suo pensiero. Su James, invece, troviamo un altro cliché ormai presente ovunque: mi riferisco in particolare a questo pezzo in cui parla Lily: «Mi sottovaluti. Io sono molto intelligente».
«Sì, certo» lo schernì lei, «quando si tratta di ideare qualche stupidaggine. Per il resto sei una frana».
«Dimentichi il Quidditch » la corresse lui, per niente scoraggiato dal suo sarcasmo, «in quello sono un asso». James, come anche Sirius, è sempre descritto come studente brillante e capace; bravo anche nel Quidditch, ma non solo in quello.
Qui, quindi, perde un po' di coerenza e si ritrova quella che è la versione di James nella maggior parte delle storie su di lui. Per il resto, invece, trovo buona anche la sua caratterizzazione: le battute, il tono e il modo in cui si pone rispecchiano la persona che viene descritta nei libri dagli altri personaggi.
Rispetto e utilizzo pacchetto: 3,5/6
La coppia, James/Lily è stata assolutamente rispettata.
L'obbligo del pacchetto, avere 1000 parole esatte, non è stato rispettato, poiché la storia conta 911 parole. È un errore causato dal contatore di Word, se ti sei basata su quello, poiché conta come parole anche i simboli (come le virgolette dei dialoghi quando sono staccate dal testo, come nella tua storia). -2
Per quanto riguarda il divieto, non contenere la parola 'amore', sono stata davvero in bilico; anche se nella tua storia non compare graficamente, cioè non è scritta, vi è comunque un accenno (quel sentimento che inizia per “a” e finisce per “e”).
Per questo, dato che viene comunque inserita in qualche modo e si evince dal testo, ho tolto -0,5.
Gradimento personale: 4/5
Lo stile scorrevole e la correttezza grammaticale mi hanno fatto apprezzare molto la lettura della storia. Amo questa coppia e mi piace leggere tutto quello che li riguarda, anche se nella tua storia non c'erano particolari spunti originali, fa sempre piacere leggere una scenetta alla James/Lily in cui discutono. Come già detto nelle altre voci della valutazione, alcune scelte facili e clichés non mi hanno fatto apprezzare completamente la storia, per questo il punteggio non è massimo.
Totale: 50,25/61 |
