Ciao!
Generalmente non leggo drabble, ma dovevo scegliere qualcosa di breve e sono capitata qua. Inoltre, sono molto affascinata dai coniugi Paciock e non perdonerò mai la Rowling per l’epilogo che ha deciso di destinare loro. Questa scena, poi, tutte le volte che la leggo, mi lascia senza fiato, costringendomi a una pausa, prima di andare avanti nella lettura. E’ difficile condensare concetti, personalità e pensieri in un centinaio scarso di parole, ma, stranamente, tu ci sei riuscita, dimostrando una capacità non comune di sintesi, ma anche la capacità di andare avanti nell’analisi psicologica dei personaggi.
Complimenti, leggerò sicuramente qualcos’altro di tuo, più avanti e più liberamente,
Viviana

[Questa recensione fa parte dei premi assegnati per il contest “Di Serpi e di enigmi”, indetto da Delirious Rose e valutato da Lady Viviana]

Anche se il momento può sembrare scontato, l'importante è che non lo sia la storia!
Personalmente l'ho trovata bella. Triste e straziante, vista la situazione descritta, certo, ma bella.
Mostri un'Alice Paciock apparentemente sana, che conserva la sua memoria e i ricordi perfettamente
intatti, in una mente in buono stato ma che, purtroppo, non riesce a manifestarsi come la sua
proprietaria vorrebbe. E mentre vorrebbe abbracciare il figlio, baciarlo e parlargli, il meglio che riesce a
fare è dargli la carta di una gomma da masticare.
Questo rende la scena oltremodo straziante perché, se nella scena descritta nel libro ci si immedesima
in Neville e si prova pena per lui, qui ci si immedesima anche nella madre e in quello che passa per la sua mente.
Mi è piaciuta davvero molto.

Breve ma intensa. Non è proprio un momento banale, l'ho trovato molto dolce, soprattutto per il fatto che non tutti si scomodano a trattare di un tema così delicato in Harry Potter.

Con poche, efficacissime parole sei riuscita a descrivere in maniera straziante i sentimenti di Alice Paciock, una donna la cui mente è distrutta dalla follia ma che, in qualche modo, conserva un fortissimo sentimento d'amore per il figlio, un amore che sopravvive a tutto , perfino alla terribile violenza della maledizione Cruciatus.
Commovente la sua ricerca di parole, di semplici gesti d'affetto il cui ricordo le è ormai precluso e che culmina con la consegna della carta della gomma, scena profondamente toccante che, credo, si sia impressa in maniera indelebile nei cuori di tutti i lettori di H P.
Complimenti, davvero bravissima.

Melianar