Volevo aspettare il prossimo aggiornamento per farmi un’idea più chiara della storia, ma faccio che commentare e incoraggiarti subito – se hai bisogno di incoraggiamento, ovvio! :D
Non sto a parlare del linguaggio, perché se la storia non fosse ben scritta, non la commenterei neppure, visto come non ho voglia di discutere con la gente dopo aver lasciato recensioni negative. Quindi, appurato che sai scrivere – ma anche che ho ancora letto troppo poco per farmi un'idea precisa – su quel poco che si intravede della storia posso dirti qualcosa. Sono pignola e mi piace dare consigli, quindi prendi quello che ti dico come un incoraggiamento.
Nella sinossi accenni abbastanza da incuriosire e non dare alcun indizio oltre alla presenza di qualcosa di “magico”, il che è perfetto. Per questo, secondo me, l’ideale sarebbe stato cominciare la storia subito con dell’”azione” e non intendo sparatorie e inseguimenti, ovvio. Non ho idea di come sarà il prossimo capitolo, ma alla fine del prologo, ho immaginato come sarebbe stato molto più interessante e accattivante vedere subito la protagonista che cerca lavoro e magari quello che racconti nel prologo poteva saltare fuori durante un colloquio (magari proprio con Michael?) – avrebbe lasciato Juliet avvolta in più mistero e avrebbe buttato il lettore nella storia con un bel calcio nel didietro. "Toh, questa è la mia storia e ora che hai cominciato a leggerla non puoi più smettere”, tipo. Così com'è, okay, sappiamo come Juliet arriva a New York e cosa intende fare, ma tutto sommato cosa succede? In linea di massima, a furia di leggere fanfiction e libri, ho visto che il prologo o è del tutto inutile o è utile a presentare un fatto MOLTO passato che rappresenta le fondamenta della storia. E in genere non ho trovato molti prologhi (né ne sono una fan, proprio perché molto spesso non sono utili). Ho letto di come Juliet sia arrivata nel luogo in cui si svolgerà la storia, e quindi? Se volevi proprio inserire un prologo, il litigio tra i genitori che rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso sarebbe stato il candidato perfetto. Ma penso comunque che del prologo si potesse fare a meno ;)
E a proposito di Juliet. All’inizio ho pensato fosse americana, o comunque anglofona – visto il nome, sai – ma quando parla di “sfoderare le sue doti di inglese” ci sono rimasta un attimo. Qual è la nazionalità di Juliet? O forse non è neppure importante per la storia XD
Ci sono dettagli qua e là che mi obbligano a pormi domande: cos’hanno di speciale le camelie? E come mai si trova questa casa così perfetta per i suoi gusti, ma deserta? Mi sto facendo troppi film sul nulla o tutti questi sono indizi?
Credo di aver detto tutto, sono una donna piena di pareri e mi auguro siano graditi e utili. Comunque, sono curiosa di dove andrà a parare questa storia, quindi: ti tengo d’occhio.
Saluti,
Kan |