Recensioni per
Tyelimalírë
di Ghevurah
Se Kàno ha finito le lacrime, allora io piangerò al posto suo. Il mio viso è solcato da talmente tante lacrime che temo non sopravvivrò ed annegherò fra di esse. |
Ciao! Considero questa una giornata fortunata, perché scorrendo il fandom ho avuto il piacere di leggere questo tuo bellissimo racconto che narra di Maglor e della stirpe di Finwë e non posso che ringraziarti per averlo scritto. Il dolore di Macalaurë ci raggiunge attraverso un canto intenso e struggente, un lamento in cui disperazione e rassegnazione si intrecciano e che tu tramuti in parole profonde come quel mare che ha accolto il gioiello della sua dannazione. Sono rimasta impressionata dalla bravura con cui, attraverso poche, sapienti parole, sei riuscita a ripercorrere le tragedie che hanno scandito la vita di Maglor … la morte di Finwë, la caduta di Fëanor, il rapimento di Elrond ed Elros e il destino di Maedhros. |
Ciao! Pare che io e te siamo le uniche qui su EFP a scrivere su Maglor: una specie di record, in effetti. :-D Scherzi a parte, volevo farti i complimenti per la tua storia. Mi ha commosso incredibilmente, sei riuscita a penetrare nell' animo di questo personaggio che, ahimè fin troppo trascurato dal mio punto di vista, presenta uno spessore incredibile, che le tue bellissime parole sono riuscite a mettere perfettamente in risalto. Riesco quasi a vedere Makalaure, ultimo della sua stirpe, cantare disperato il suo dolore, con solo le onde ad ascoltarlo. La scelta del lessico è molto accurata, e nelle tue parole c'è il medesimo substrato di poesia che alberga nel cuore del dolcissimo elfo, ormai condannato a essere null'altro che una canzone nel vento. Stupendo, complimenti ancora! |
Ora capisco. Tu conosci il canto degli elfi. Probabile che sia un mormorio confuso nella disarmonia del mondo, qualcosa che tutti dovremmo o potremmo conoscere. Non tutti possono. Tu sì. E te lo dice una che invece fatica a cogliere quella canzone, o per stanchezza, o per pigrizia, o per malinconia... Ma poi capita che una superi l'ultima svolta, o scali l'orizzonte ricurvo, ed ecco, lui è lì. L'Elfo che canta dolente sulla riva del mare. Tu sei lì, a raccogliere le sue parole. |
Ciao, |
Sto piangendo. Piangendo, piangendo sul serio. Come una fontana. Come una scema. |