Questa mattina, mossa da una forza superiore (quella che ogni studente che si rispetti ha sentito parlare nella propria testa almeno una volta, quella che ti suggerisce sempre di fare qualcosa di diverso da studiare e che inverte la tua scala delle priorità attribuendo ad ogni attività che esuli dallo studio un'importanza vitale ed improrogabile), dicevo... mossa dalla suddetta forza superiore, ho cominciato a cercare vecchi titoli di fanfiction lette anni or sono su questo sito. Tra questi, quella "Simple and Clean" che mi ha ricondotta a te. E' stata una piacevole sorpresa scoprire che l'autrice di una fanfic letta tanto tempo fa fosse anche la stessa di "As Shadow Stirs", la raccolta di drabbles su Code Geass che mi aveva colpita da impazzire (a proposito, sono Cheesechan, ti avevo lasciato una o due recensioni). Ecco perché mi sono decisa a spulciare il tuo account, e mai scelta fu più saggia, perché mi ha portata a leggere questa one-shot.
Sublime. Il tuo stile è eccezionale, riesci a trasmettere emozioni indescrivibili, ognuna sfaccettata, ambigua, distorta, confusa, eppure... straordinariamente forte. Hai un modo di scrivere affascinante, direi anche "visionario"... evochi delle immagini dalla forza espressiva impressionante, ed è tramite questa incredibile capacità di dipingere l'assurdo con le parole che colpisci il lettore e lo guidi nelle profondità dell'anima dei personaggi, come se il lettore si trovasse improvvisamente immerso nel flusso stesso della loro coscienza, sballottato dalle correnti, in bilico tra raziocinio e non-sense. La scelta di adottare il punto di vista di una Pansy distrutta e perdipiù ubriaca, quindi, si sposa straordinariamente bene col tuo stile ed eleva a potenza ennesima queste caratteristiche. Il risultato è una one-shot tanto profonda e toccante che sconcerta con la violenza del suo dolore e il lettore - perlomeno io - resta attonito, scosso, turbato. Ogni singola frase colpisce, ogni immagine, ogni pensiero, ogni flash-back che si alterna ad un sorso di gin, ogni rivolo di gin stesso, che cola e s'infila tra le assi di legno sul pavimento sporco come tra i ricordi fatti di polvere e sangue di Pansy. Una one-shot criptica, enigmatica, di cui per molti versi la ricerca di un senso non ha senso. Certe cose non lo hanno affatto, proprio perchè ognuno possa attribuirgli il suo.
Concludo citando uno dei pezzi che mi hanno colpita di più: Pansy allo specchio, ma non si capisce bene chi sia il riflesso.
"non credere che basti fare finta che io non esista, perché ti vedo, ti vedo, ti vedo e non passerà molto tempo prima che sia tu a rimanere intrappolata al mio posto - non penserai sul serio di essere più reale di me?"
Bravissima! ;)
Baci,
Fissie

Ooops. -__-" Ho visto ora che è conclusa.^^ La solita distratta. XD Comunque ribadisco quello che ho già detto: la trovo molto criptica, ma mi piace un sacco. XD Brava.^^

Questa storia mi piace moltissimo.^^ Per ora non mi è molto chiaro cosa stia succedendo/sia successo (ma suppongo sia una cosa voluta, vero? XD) però il tuo stile ha la capacità di catturare l'attenzione. E poi mi piacciono molto sia Ginny che Pansy, quindi credo che questa storia faccia per me. XD Al prossimo capitolo e tanti complimenti.

Complimenti!!!!! Mi piace moltissimo come scrivi!! Non solo hai una proprietà straordinaria del linguaggio, ma sai catturare l'attenzione!! Mi ero riproposta di non leggere niente che fosse espressamente fantastico, ma il tuo modo di scrivere mi ha colpito subito!! E la storia si preannuncia anche sorprendente... Umm... Sono davvero curiosa di leggere il continuo!! Non sai quanto!!!! ^^ Un bacio, Maru ^^