GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL CONTEST «WALKNG TOGETHER ON PARALLEL LINES»
«GRAVITY» DI SCREAMING_UNDERNEATH CON UN PUNTEGGIO DI 9 (+1 BONUS)
Ricorda il momento in cui le stelle erano diventate troppo luminose, i pianeti del Sistema Solare troppo vividi e allora avevano distolto lo sguardo e nel voltare la testa avevano incontrato gli occhi l'uno dell'altra. Ricorda la sua mano intrappolata in quella di lei, e il cuore umano di Rose che batteva sempre più forte, premendo il petto sotto le sue dita.
- Sviluppo della trama e dei personaggi
Quando ho cominciato a leggere questa storia, in realtà tutto mi sarei aspettata tranne questo conflitto interiore fra la parte umana del Dottore e il suo essere Dottore, questo modo di alternare due facce della stessa medaglia, due uomini che in realtà sono uno solo - tre cuori che battono all'unisono -, due uomini che provano ardente affetto per una sola donna qual è Rose, e men che meno mi sarei aspettata questo modo così egregio di riuscire a caratterizzarli entrambi.
Reputo questo tipo di storie abbastanza complesso, poiché si parla pur sempre dello stesso uomo ma con esperienze diverse, di un uomo che potrebbe vagamente ricordare chi realmente è, ma in quel momento non è il Dottore né un Signore del Tempo, ma solo John, John Smith, un uomo come tanti che sembra quasi vivere sogni ad occhi aperti. Perché, aye, il modo in cui sei passata da un confronto all'altro, parlando di un John che ricorda cosa che in realtà non ha mai vissuto mi ha ricordato un po' quei sogni che si fanno quando si fantastica su mondi lontani, su universi sconosciuti, immaginando cose mai viste ma che sono lì e ci fanno provare una qualche sorta di emozione. Ho quindi interpretato la cosa in questo modo un po' romantico, se così si può dire, godendomi il viaggio nella mente del singolo uomo fino ad arrivare all'infinito universo di esperienze che è il Dottore.
Il rapporto con Rose è stato gestito altrettanto bene: si vede cura, si vede amore, si vede persino il modo in cui tutti questi elementi collidono, creando una miriade di forme e colori che si impiantano direttamente negli occhi del lettore e restano lì, per tutta la durata della storia, a far vedere quanto quel loro rapporto vada ben oltre alla mera vicinanza fisica.
Ammetto inoltre di aver apprezzato molto la scena in cui, l'uno accanto all'altro, guardano l'universo, era come un agglomerato di sensazioni che veniva assorbito pian piano a pelle, momenti che in realtà, proprio come John, non si stavano vivendo, eppure ci si trovava lì, davanti a quella miriade di universali bellezze, ad osservarle attraverso gli occhi di Rose e il Dottore. Creare emozioni di questo tipo in un lettore non è per niente facile, e ci si stupirebbe nel rendersi conto che ci vuole non solo una certa padronanza dell'opera da cui la storia è tratta, ma anche una certa sensibilità per quel che riguarda i personaggi, sensibilità che qui era ben presente e che si è sentita dall'inizio fino alla fine.
Questo modo di utilizzare il tema che doveva essere il punto focale del contest mi piace: sei riuscita, tramite un solo uomo, a far vedere quanto lui e Rose abbiano vissuto esperienze diverse, per quanto lui ne abbia i ricordi; c'è quella sottile linea che li separa, quel vetro che non può essere crepato in nessun modo, e che crea un muro invisibile che nessuno dei due può superare, facendo così in modo che seguano sì la strada della vita insieme, ma che i ricordi che hanno non possano mai incontrarsi davvero, non possano mai toccarsi. Direi quindi che si tratta di un modo molto originale di seguire il cammino sulle linee parallele, e devo dire di averlo visibilmente apprezzato.
E' una storia che tocca varie corde, facendoci vagare fra gioia e dolore, ed è soprattutto la fine con quella similitudine fra il loro rapporto e la gravità a far capire quanto il tutto sia stato pianificato sin dal minimo dettaglio, fino a giungere alla terribile conclusione che John Smith è il Dottore, ma in realtà non lo è. E' il suo riflesso: ha il suo aspetto, ha i suoi ricordi, ma non potrà mai far ciò che il Dottore faceva con la sua Rose, non potrà mai mostrarle le meraviglie del tempo e dello spazio, né farle provare le strabilianti quanto terrificanti emozioni che il Dottore le ha fatto provare nel corso della vita, e sa che, proprio come il Sole, la mente di Rose vagherà sempre verso quelle bellezze ha vissuto, non con lui, ma con l'altro, con il Dottore. E' una consapevolezza straziante che si insinua nella mente e nel cuore di John, e che è destinata a restare lì per sempre.
- Stile, sintassi & grammatica
Ho già potuto apprezzare il tuo stile chiaro e lineare in altre occasioni, quindi mi sembra quasi di dovermi ripetere, però sai come tenere un ritmo incalzante per attirare l'attenzione del lettore, senza mai far scivolare il testo verso un punto morto; riesci ad aumentare la tensione quando il momento lo richiede e a renderlo risoluto in determinate occasioni, passando da un ritmo all'altro senza forzare l'andamento del racconto.
Sei riuscita, anche grazie all'espediente narrativo di questo sbalzo di personalità, se puoi passarmi il termine, a far sì che la felicità e il tormento di John si sentissero in tutto il testo, sciorinando dinanzi agli occhi del lettore attimi in cui la gioia la faceva da padrone e passando poi a quell'opprimente ansia che lo attanaglia in modo magistrale, senza forzature di sorta, riuscendo così a dar vita ad un mix perfetto senza stonature o sbavature.
Non sono un'amante delle parentesi, però, quindi quella per me è stata una pecca per quanto riguardava la scelta di stile. Propendo più per le virgolette lunghe, forse perché sono abituata a determinati libri in cui le parentesi non sono presenti se non molto raramente. Con ciò non sto dicendo che sia un errore, dopotutto ogni scrittore usa il proprio metodo, ma visivamente non mi hanno attirata proprio, mi davano un senso di fuori campo che, per una storia di questo genere, ho gradito poco.
Ho segnato qui di seguito un paio di cose, in realtà sono davvero pochissime, dato che il testo non presentava errori, e alcune sono davvero delle scelte, ma spero possa aiutarti:
❒ Le immagini di quella notte tornano a galla nella sua mente brucianti come sempre → Le immagini di quella notte tornano a galla nella sua mente, brucianti come sempre
❒ storta → Nel testo originale, la s è piccola e sottolineata. Qualche errore di formattazione?
❒ Senti, senti Dottore → Senti. Senti, Dottore
❒ oh Rose era finita → oh, Rose era finita
❒ ti toglie il fiato, eh Rose? → ti toglie il fiato, eh, Rose?
❒ e allora avevano distolto lo sguardo e nel voltare la testa avevano incontrato gli occhi l'uno dell'altra → e allora avevano distolto lo sguardo e, nel voltare la testa, avevano incontrato gli occhi l'uno dell'altra
❒ Ma quando si addormenta, → Sconsiglio sempre di cominciare un nuovo periodo con una negazione
- Parere personale
Ci sarebbero tante cose da dire, su questa storia. Forse tante quanto l'universo, giusto per restare in tema, ma esse probabilmente non basterebbero e risulterebbero ugualmente confuse.
La storia ha un pathos profondo, pregno di significato, ed è in particolare per questo motivo che è stata una di quelle che è riuscita a toccare varie corde, sia per il ritmo narrativo abbastanza incalzante, sia per l'argomento trattato. Il rapporto tra Rose è il Dottore è un argomento molto gettonato, questo è indubbio, ma son poche le storie che possono dire di inserire anche l'elemento John Smith, non nel modo in cui l'ho trovato in questa storia, almeno.
Devo dunque farti i miei complimenti per come sei riuscita a gestire la situazione, rendendo il tutto non solo deciso, ma amalgamando le varie situazioni senza ai far pesare niente. |