Ciao!
Ho trovato la tua storia per caso e sono stata incuriosita dall'introduzione.
In effetti, in questi giorni se ne stanno sentendo talmente tante che è impossibile non soffermarsi nemmeno un attimo a pensare. Seonza dubbio, questa one shot delinea una grandissima sensibilità verso le questioni di pace, guerra, sofferenza e identità civile. La ragazza di cui parli, l'uomo che incontra alla fine, il bambino, la compagna di stanza... Sono persone che potrebbero essere identificate con chiunque stia vivendo questo inferno creato in terra. Lo strazio morale ed interiore che segue alla guerra e alla distruzione, è delineato con poche ma efficaci pennellate dai colori scuri come una notte senza stelle. La desolazione, lo smarrimento che prova la protagonista davanti a quel cielo scuro, senza riferimenti, ben esemplificano la situazione.
Però è vero anche che c'è la speranza, l'ultima creatura uscita dal vaso di Pandora. Speranza di un futuro migliore, in cui possa finalmente tornare la pace. Speranza che qualcuno, un giorno, possa dire basta a tutto questo. A cominciare da noi, magari.
Lo stile è abbastanza pulito. Ti consiglio solo di correggere quel "Mio dio" con "Mio Dio".
Per il resto non ho notato errori di sorta.
Saluti,
*Halley* |
