Carina! Sono felice di leggere una storia su Elliot e Leo che non sia esplicitamente yaoi. Mah, non sono yaoista, quindi il mio è solo un giudizio semplice.
Il punto di vista di leo per certi versi è quello più adatto. E' Leo quello che rimane, è Leo quello che deve portare il peso della tragedia. Personalmente ho sempre pensato che Elliot abbia avuto, a suo modo, un finale "positivo": si è liberato di tutti i suoi pesi, ha accettato la realtà di essere il cacciatore di teste, all'ultimo secondo ha trovato le forze di mandare le sue scuse al proprio migliore amico. Leo invece non ha potuto scusarsi, non ha potuto confrontarsi con lui e chiedergli perdono: lui è quello rimasto a metà, credo che in certi casi il suo punto di vista sia forse un classico, ma anche struggente e bello, quello in cui bisogna entrare per comprendere tutta la tristezza della storia.
Mi piace molto il concetto di amore che hai usato, un amore che non ha niente di fisico ma è sovrapponibile, proprio come hai detto tu, con "affetto e lealtà". Ecco, quello è il tipo di amore che tra loro esiste. Molto, molto delicata la scelta di inquadrare i loro pianoforti e Leo che non osa nemmeno toccare quello dell'altro quasi a contaminarlo. Ho sempre immaginato che, dopo le vicende di PH, Leo smetta per sempre di suonare (e non perché ha perso un braccio) per rispetto di Elliot.
Molto carina, breve ma intensa! Ne hai scritte altre? (Recensione modificata il 02/06/2015 - 08:18 pm) |