Idea davvero originale! Devo farti i miei complimenti prima di tutto per questo e, anche se l’anziana sibilla vorrebbe prendersi un briciolo di merito per aver ispirato questa storia, il mio apprezzamento va tutto all’autrice.
Mi è piaciuto molto il continuo cambio di atmosfera e di ambientazione. Il passaggio tra le atmosfere un po’ grottesche e in un certo modo fiabesche del bar nell’aldilà, l’atmosfera più quotidiana e “terrestre” della Capsule e infine la dimora di Baba, luogo altrettanto bizzarro, è divertente (dà un bel ritmo alla storia), fedele all’originale e ben reso, grazie anche allo stile ironico che mantieni per tutta la storia e ad altri espedienti come le metafore “bestiali”.
Vegeta è perfetto^^, rilassato e a suo agio tra le mura della Capsule, e diffidente, sospettoso e sprezzante al cospetto di Son Gohan, che immancabilmente non può fare a meno di toccare quel tasto dolente che in fondo il principe dei saiyan non dimenticherà mai del tutto. Il dialogo tra i due è la parte che ho preferito in assoluto. Mi è piaciuto molto il fatto che il ring di Baba gli susciti addirittura nostalgia e che trovarsi di fronte a Son Gohan lo renda irritabile e lo innervosisca senza che ne capisca veramente il motivo (compreso il fatto che non ha ancora dimenticato l’umiliazione del taglio della coda). Emozionante il finale, con quell’ultima domanda che ascolta, ma a cui non risponde.
Difficile rendere una storia così fedele all’originale come hai fatto tu, ogni personaggio, compresi i personaggi cosiddetti “minori”, e ogni ambientazione non poteva essere più attinente. Complimenti davvero^^, per l’idea e per come l’hai realizzata. C’è solo una cosa che ti vorrei far notare: ok, Baba ha cinquecento anni, ma non ti sembra di aver ripetuto un po’ troppe volte la parola “vecchia”? >.<
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