Heilà Shetani Bonaparte!
Hai reso giustizia a "The Killing Joke" e al suo autore, Alan Moore, che stimo profondamente. Difatti, non appena ho letto la tua premessa ho sperato immediatamente che la tua storia gli rendesse giustizia, e così è stato per la mia felicità x)
Ci tengo a preprecisare che sono molto intransigente su questo fumetto, che ritengo essere perfetto!
Quindi ti faccio i miei complimenti, hai capito perfettamente l'essenza del fumetto e della tormentata personalità di Joker.. Complimenti, è un'ottimo lavoro :)

Alla prossima,

Luana394

Ciao :-)

Che dire... perfettissime la frase iniziale e quella finale, soprattutto la frase "Forse è così che uno dei due esce veramente dal manicomio". Mi ha dato i brividi: una roba veramente di una lucidità perversa (tieni presente che chi scrive non è precisamente una fan del Joker di Ledger o di quello di Bermejo o di chi ha scritto il fumetto) e tuttavia coerente con il personaggio. Veramente, hai dato al Joker quasi un'innocenza da far tenerezza, una sfumatura incredibilmente ardua da trovare.

Complimentissimi e a presto
MissD

Carina questa fic, a tratti poetica, sul finale di una delle più grandi Storie di Batman mai scritte :)

Joker avrebbe potuto avere una vita normale, una moglie, un figlio, una carriera nel cabaret... se solo avesse potuto raccontare sue barzellette alle audizioni... se solo avesse avuto un'occasione... se solo non avesse avuto QUELLA gran brutta giornata...

Poi tutto è cambiato e non gli è rimasto altro da fare, se non ridere... ridere anche quando non vorrebbe, anche quando ha la morte dentro, il ghigno non gli risponde, bloccato per sempre in quell'espressione che mai prima d'ora era apparsa su quello del Pipistrello...

Hai reso bene questo momento iconico, di Joker e Batman che per la prima, unica ed ultima volta, ridono assieme.

Good job ^^