Recensione per il secondo posto al contest "Caro Diario" da me indetto sul forum di efp.
Gradimento personale: 34/35
Originalità: 9/19
Personaggio preferito: 9/10
Grammatica: 34.4
Bonus: 2
Totale: 88.4
Gradimento personale: La storia mi è piaciuta, una ragazza che si chiude dentro se stessa, che abbassa le sue difese solo e soltanto per persone di cui si fida, e credo che siano davvero poche. Un ragazzino che vive la sua vita ai margini, come un osservatore esterno che vede e capisce cose che ad altri sono precluse… bella davvero. Non mi è piaciuto molto il punto in cui lui le dice quando si sono conosciuti e che se non si ricorda di lui non è un problema; non è un problema? Certo che lo è! Anche se ho avuto come l’impressione che fosse una lettera d’addio, sbaglio?
Originalità: L’idea di base è carina, Charlie scrive una lettera ad una compagna di scuola per aiutarla ad aprirsi al mondo, e credo che non sia solo quello il motivo. Credo che Charlie a modo suo abbia chiesto aiuto a Bliss, sperando che quella richiesta venga accolta.
Personaggio preferito: Capisco cosa spinge Bliss a trincerarsi dietro il “suo” muro, a permettere a poche e selezionate persone di entrarvi… però mi è piaciuto di più Charlie, che ha preso il toro per le corna e si è fatto avanti, facendole capire che non tutti sono come quelli che la trattano male e si propone come amico.
Grammatica: pochissimi errori, solo qualche accento sbagliato.
- [...] notato e in effetti [...] questa forma va racchiusa tra virgole [...] notato e, in effetti, [...]
- [...] perchè [...]; perché
- [...] finchè [...]; finché
Detto ciò qualche parolina da lettrice:
Questa storia mi ha lasciato un qualcosa che è difficile da spiegare, in fin dei conti è una lettera d'addio di un adolescente ad una compagna di scuola che molto probabilmente non lo ha mai veramente visto. Charlie ha scritto queste poche parole a Bliss per farle capire che non è troppo tardi per aprirsi al mondo e farlo entrare nella sua vita... come se avesse intuito che prima o poi anche lei avrebbe potuto prendere la stessa identica decisione. |
