Recensioni per
Andante
di Aurelia major

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
21/02/10, ore 13:50
Cap. 5:

finalmente sono riuscita a leggermi la fic! :3
Chiedo scusa per il ritardo.

Comunque.La storia ha decisamente catturato il mio interesse!Il capitolo quattro soprattutto; come Lara riesce ad instaurare, seppur breve, un legame con Alexandra, dura come un mulo la quale, in qualche modo, mi ricorda Haruka-sama.
E come riuscire a non rimanere catturati da cotanta particolarità?
Che la piccola Lara si sia irrimediabilmente presa una scuffia per la tedesca?XD O è solo un rapporto amichevole dai tempi clamorosamente accelerati?
** io stessa ammetto di avere un debole per quei tratti nordici ... insomma, mi credo all'altezza di poter compatire la giovane.. hehehe! :P **

Per quanto riguarda le ultime battute del chapter 5, mi hai parecchio stuzzicata con la causa dell'espulsione di Alex, per non parlare di questa fantomatica Ariel Kohner e Leila ( della quale avevo seri presentimenti che lei si fosse infatuata di Alex, avendone conferma certa qui, nonostante tu avessi lasciato qualche indizio nascosto verso il chapter 2 )..

insomma.. sono curiosa di vedere come finisce! :D
and keep it up! :3

Nuovo recensore
15/06/09, ore 00:44
Cap. 4:

Che obrobrio! Più si va avanti più è peggio! Il capitolo inizia con sta debosciata che dopo la rissa se ne torna a casa manco con un senso di colpa, ma proprio per niente, come se rompere il naso alla gente fosse la cosa più normale del mondo. Tutta tranquilla le viene l'idea di cavalcare e naturalmente ha il cavallo a portata di mano perchè, guarda il caso, c'è la sua scuderia tra le vigne di un vecchio amico del Conte. Manco mary poppins era così fornita! E così ci appare la scena di Alekus-kus che cavalca il suo destriero nero come una notte senza luna (e come un cervello senza neuroni) tutto il pomeriggio, e solo al crepuscolo si accorge di avere il culo piatto come il coperchio del cesso, quindi decide di riportarlo alla stalla. Qui la balorda diventa la donna che sussurrava ai cavalli, infatti tutti noi quando abbiamo bisogno di parlare con qualcuno ci confidiamo con un cavallo! Poi, dopo aver sciolto le trecce ai cavalli ed essere stata di una noia infinita per l'animale, finalmente ebbe la saggia idea di tornare a casa come lassie, e lasciò che la povera bestia dallo sguardo lacrimevole potesse mangiare in santa pace con sommo gaudio di quest'ultima. Una volta arrivata a casa decide di ascoltarsi un po' di musica appollaiata sul divano. E poteva dilungarsi questa scena di assoluta calma interiore ed esteriore? Assolutamente no! Perchè mentre la cara Alexandra van der Postit si godeva questo momento di trasporto vibrando all’unisono con le note del concerto sinfonico delle Bratz, suonò incessantemente il campanello e... chi sarà mai? Toh la cara Lara Scrof! E per di più con la sacca di Alekus-kus! Ma guarda tu che caso! Ma maaaaaiiiii ci saremmo immaginati che proprio la nana impertinente avrebbe riportato la borsa alla smemorata di turno. Così sta Lara s'infila in casa sua senza chiedere manco il permesso e, anzi, quasi quasi è lei che s'offende perchè non le viene servito da bere. Naturalmente l'Alekus-kus che fino a un attimo prima aveva fatto sputare sangue a Luigi XVI, adesso si piega a novanta gradi sotto il volere della pigmea invadente e corre a ribaltare la cucina per prepararle il caffè..... invece che appenderla fuori dal terrazzo e farle bere il caffè dalla grondaia! Ma che donna coraggiosa! Per quanto riguarda Lara, l'unica cosa positiva che ha detto è stata quando ha chiesto alla stangona di spegnere quella lagna che stava ascoltando, in effetti era da capirla... non c'era bisogno di altra depressione. Così si apre il teatrino sul divano dove la van der Postit inondava di fumo la faccia della sua interlocutrice per tentare di farla tacere, e la Lara che, rifugiatasi in uno scafandro, continuava implacabile a farle le lastre. Dopo che ebbero finito di scannerizzarsi a vicenda tirando fuori dei discorsi uno più inconcludente dell'altro, sfiga vuole che alla bionda venne una fitta alla spalla che fu notata subito dall'occhio di falco della nana, che s'improvvisò all'istante massaggiatrice shiatsu visto che il padre era fisioterapista. Ma guarda tu che caso! La persona giusta al momento giusto, toh che coincidenza! Dopo un po' di tira e molla a base di "E lèvate 'a cammesella!", "'a cammesella, gnernò, gnernò!", l'Alex stremata stramazzò sul divano lasciando la sua schiena in balia di quell'altra che, scambiandola per il pongo, si mise a sconquassarle tutte le vertebre. Così mentre il microbo s'accingeva a lavorare di gomito, non potè fare a meno di notare un tatuaggio tra le scapole della bionda, e subito rimase colpita da quello scarabocchio rappresentante un incrocio genetico tra un'aquila e un falco, conditi con dell'alloro e appollaiati sopra una spada in attesa del barbecue. Naturalmente quando chiese spiegazioni, la watussa bionda le rispose che era lo stemma nobiliare della sua famiglia con la stessa euforia di chi ha pestato una merda, scatenando interminabili risate da parte della calimera piccola e nera. Dopo che miss shiatsu le dissodò le zolle muscolari della spalla, l'Alex riuscì a liberarsi dalle sue grinfie e a constatare che quel massaggio più che un rapido sollievo le aveva portato la scogliosi. Così dovette appoggiarsi allo stipite della porta per raddrizzarsi la spina dorsale, mentre la nana fuggiva perchè aveva capito l'antifona. Il capitolo si conclude con l'Alekus-kus che si autoflagella sull'uscio di casa sua con tanto di cilicio perchè le rode il culo essere una principessa. P.S.: cara autrice... è sempre un piacere leggere l'illeggibile, spero di aver osannato come si deve le tue astruse righe dimostrandoti che ti starò sempre addosso stile "I watching you", affinchè tu non possa mai adagiarti, rilassarti e goderti un po' di meritato riposo. Quindi piglia la penna e vedi di buttar giù qualche riga decente, chè qui la gente ha fame di conoscenza! XDDD Passo e chiudo. ;)

Recensore Veterano
06/03/09, ore 22:22
Cap. 4:

Già l'inizio prometteva bene: cavalli e musica, che connubio insuperabile! Alexandra ha tutta la mia comprensione.
Anche l'arrivo inaspettato del "folletto" è stato alquanto interessante... mi piace questo ritrovamento di "anime affini", di persone che malgrado i presupposti siano quelli dello scontro, in realtà insieme si trovano decisamente bene. Nella realtà sono rarissimi, eppure avvengono... e la tua storia li rende molto bene.
Detto questo, mi chiedo come proseguirà la tua fic... mi ci sto decisamente appassionando!

Nuovo recensore
24/01/09, ore 03:39
Cap. 3:

Che orrore! Sembra di leggere "Piccole debosciate crescono"! N'altra volta tutto tragico, leggi un paio di righe e c'hai sempre quel velo di tristezza sulla coppa che non ti fa assaporare del tutto il racconto, ti rimane addosso la mestizia attaccata come una zecca! Come "Ipotesi di un ritratto a colori smorti perchè ho finito la vernice e il ferramenta è in ferie", tutto deve essere drammatico, esaperato, l'allegria non deve superare la soglia dell'asfalto sotto i piedi e al massimo può fare amicizia con il catrame, quindi armiamoci pure di flebo e partiamo per questo viaggio al centro della bile. Le protagoniste Sid e Ame..... che sono i diminutivi di Sigh e Amen, che in aramaico antico significa: "ormai non ci resta che piangere e così sia". Sono davanti al camino e questa Sid (soprannominata Sidiaunamossa) se la tira ma così tanto che per pronunciare due parole bisogna prenotare l'apertura della mandibola l'anno prima, come le ferie! Manco le venisse a meno l'ossigeno a quei pochi neuroni che si ritrova! E non bisogna dimenticare che ste cesse sono le responsabili dell'abbandono della mia puccina Haruka, lasciata in un angolo come una cosa dimenticata e raccattata da Setsuna come i centesimi di euro persi sul marciapiede. E' vero che alla fine s'inciucia Michiru e vissero per sempre felici e godenti, ma occorre ricordare che non si devono abbandonare gli animali, figuriamoci le persone! E invece l'han mollata così, una mattina si son svegliate, oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao, l'hanno chiusa in una cassa ermetica a tenuta stagna e spedita con paccocelereplus verso destinazione ignota. Dopo ciò hanno detto: ora giriamoci il mondo in piena libertà..... due genitrici modello! Poi l'attenzione passa su una certa Alexandra van der Postit (perchè si fotteva sempre sti foglietti gialli nelle cartolerie), che va in Italia per raffinare le sue maniere. Ad attenderla c'è la sua amica Claudia Control (seguita dalla sorella Hatù che per dubbia condotta non verrà mai menzionata nella vicenda). Questa manovra è stata decisa dal nonno despota perchè voleva sapere se l'incontro con Giorgio Malaparte (insieme ai Malavoglia e i Malatesta) gli avrebbe dato la conferma di poter nominare un fantomatico successore... sì della stirpe dei demoni... Bene già ci sono gli intrighi come Beautiful. Poi guardate i personaggi che l'accolgono all'areoporto: il padre di Clauda, il Signor Control Alt Canc e la madre, la Signora Control Chiocciola Punto It...... beh è la classica famiglia italiana no? E la Claudia appena vede l'eremita tedesca come l'apostrofa? "Alekòs"...... ma che è? Una nuova marca di barrette dietetiche per diminuire l'assimilazione dei grassi e aumentare la deficienza? Poi c'è la classica cena stracciamaroni nella tenuta dei Control detta "Villa Durex" (una volta era chiamata "Settebello Jeans", ma quando i Control la dipinsero di bianco le dovettero cambiare nome in quanto lo diceva pure la pubblicità: o vai in Jeans o vai in bianco). Alla sera le due mocciose si ritirarono in camera, l'Alexandra Alekòs Alekus-kus atterrò sul letto e si distese supina... e pina secondo voi era contenta? Quell'altra inestimabile pirla anche lei parcheggia sul letto e si mette nella posizione del loto..... ora prendete un/a lettore/rice che non se ne intende minimamente di yoga e ditemi voi cosa può pensare... di sicuro pensando al loto che è un fiore molto aperto... immaginerà sta squinzia sul letto in posizione poco pudica in attesa di ricevere il pistillo! Alla faccia del ditelo con i fiori! Inoltre riescono a parlare solo dopo essersi appicciate una sigaretta... questo sì che è un'ottimo trampolino di lancio per un dialogo! Ma del resto i loro sono discorsi che si perdono nel fumo..... Poi l'indomani l'incontro con Lara Scrof (la cozza nera), naturalmente avvenuto in tragiche circostanze pure quello, te pareva... e naturalmente Lara sarà un personaggio di rilievo nella vita della van der Postit, toh che caso! Anche se nella novella non c'è scritto vi anticipo uno scoop su Lara Scrof: dopo i suoi intrecci con la vita di Alexandra scriverà un libro che diverrà best seller: "Memorie di un mitilo". Tornando a noi, ma poteva scorrere tranquillo almeno l'inizio dell'anno scolastico? NO! La nostra protagonista, probabilmente in piena sindrome premestruale, decide di fare l'isterica in classe e tratta pure male Lara Scrof, la quale sarà vendicata dal suo spasimante Luigi XVI, il quale pensando di poter fare lo sborone, si ritroverà a prendere tante di quelle mazzate che quando si risveglierà i vestiti che ha addosso saranno passati di moda. Infine il capitolo termina con la protagonista Alexandra van der Postit che se ne va tra le due ale di folla come nel Far West (musiche di sottofondo by Ennio Morricone), dimenticandosi della borsa..... ma non è che se l'è dimenticata, è che proprio non ci arriva col pensiero visto che la testa le serve solo per dividere le orecchie! E chi sarà mai che s'accatterà la borsa? Ai posteriori l'ardua sentenza. P.S.: cara autrice esaurita, come vedi ci ritroviamo anche qua, sei contenta? Lo so che ti stai strappando i capelli dalla gioia e pensa che ti seguirò fino all'ultima riga! Come si può non essere curiosi di ciò che ci riserva il futuro visto che ti devo scaricare addosso una valanga di critiche e contumelie? Ma sopprattutto, come si può non essere ammaliati dal tuo narrare travagliato come il parto di una vacca? Hihihi Passo e chiudo. XDDD

Recensore Veterano
30/11/08, ore 15:39
Cap. 3:

Beh, in certi punti di questo capitolo potrei anche essere solidale con Alexandra: quel professore sussiegoso con la puzza sotto il naso non poteva starsene zitto? Comunque quello che rende affascinante questa storia è che la protagonista NON è il "buono" della situazione: cioè, come dire, di solito le scazzottate a scuola avvengono sempre tra il "bullo" e qualcun altro, quindi si sa perfettamente chi ha ragione e chi torto. Qui invece... è tutto ingarbugliato, come in effetti è in realtà. Oddio, non so se mi sono spiegata, è un discorso un po' contorto. Comunque sono curiosa di vedere chi l'avrà raccolta, la borsa della nostra van der Post...

Recensore Veterano
21/11/08, ore 10:28
Cap. 2:

Eh, ma sei una strega. Appena ho visto questo capitolo interminabile mi sono detta: "No, adesso non ne ho voglia, lo leggerò dopo". Invece ho cominciato le prime righe... e mi sono ritrovata alla fine! Come fai? Anche i tuoi personaggi e quello che fanno sono completamente l'opposto di me, risultano terribilmente affascinanti... Credo che se sulla mia strada incontrassi una come Alexandra, la prenderei a schiaffi, ma qui la fai sembrare quasi una specie di dea. Bene, ho lasciato la mia recensione quotidiana. Al prossimo capitolo!

Nuovo recensore
20/10/08, ore 22:30
Cap. 1:

(Si può cancellare la precedente recensione?? Ho schiacciato per errore l'invio... sono idiota forte, me ne rendo conto) Ho titubato abbastanza prima di lasciarti una recensione, anche perché non le so fare. Che bello, uno spin-off dal ritratto a colori e nello specifico la storia di Sid, che chissà perché ma ogni volta che leggo questo diminutivo mi torna alla mente l'imbranato bradipo dell'era glaciale ed è tutto dire. Dunque, tralasciando l'immagine abbastanza fuorviante del bradipo e ricordandomi che si riferisce a tutt'altro (Siddharta, Buddha, India, transitando per Hesse, ricordi adolescenziali ormai sepolti da tempo nel disincanto dell'età adulta), crei dapprima il clima di rilassatezza e calore con Haruka, da vancanze invernali rifugiati in una baita a farsi compagnia davanti al camino mentre fuori imperversa la tempesta di neve e occupando il tempo narrando storie, il prestesto affinché cominci il racconto del passato di Sid, le esperienze e scelte (o non scelte) di vita che l'hanno portata ad essere quello che è ora. Lo stile è il tuo solito, scorrevole, quindi non aspetto altro di poter leggere i prossimi capitoli e scoprire a poco a poco come svolgerai la storia, l'intreccio dei personaggi e la loro psicologia.

Recensore Veterano
18/10/08, ore 15:36
Cap. 1:

Dell'introduzione non ho capito niente, ma visto che il tuo nome è sempre una garanzia, mi sono buttata nella lettura. E come al solito è estremamente affascinante, mi ha catturata subito. Immagino che sarà una storia lunga, quindi rimarrò qui ad aspettare pazientemente ogni singolo capitolo, sperando di giungere a mia volta all'illuminazione: ti riferisci a qualcuno di veramente esistito, o sono tutti personaggi inventati? Scusa la mia ignoranza, comunque non preoccuparti: magari lo scoprirò strada facendo...