Recensioni per
And I'll leave you, Marie.
di _M e l_

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/08/14, ore 12:10

[Prima classificata]

“Marie non poteva amare, nonostante ne fosse alla continua ricerca”: comincio la recensione proprio dai pochi aspetti di questa storia che non mi hanno convinta, in modo da procedere con le lodi nella seconda parte.
Dicevo, a proposito della frase in questione: il costrutto ‘alla continua ricerca di’ implica un qualcosa, un oggetto o una persona, non di un verbo. Due sono i modi in cui andrebbe modificata, a parer mio: “Marie non poteva provare amore, nonostante ne fosse alla continua ricerca” oppure “Marie non poteva amare, nonostante cercasse continuamente di farlo/riuscirci”.
Inoltre: “Sebastien non aveva unghie abbastanza lunghe che gli permettessero di non farsi scottare dal suo fuoco”; anche qui ho storto un po’ il naso, perché la scelta delle unghie come arma di difesa dal fuoco non è un’immagine propriamente incisiva o stilisticamente logica. Io avrei scelto ‘una corazza abbastanza resistente’, o un termine simile che indichi una barriera sicuramente più solida.
E, giusto perché sono una francofila pedante, preciso che Sebastien andrebbe scritto Sébastien.
Detto questo, ho apprezzato davvero molto la tua storia. L’idea di base -la donna crudele, quasi malefica, che si nutre dell’amore altrui come una Regina di Cuori- è un topos della letteratura (e non solo); il modus operandi con cui Marie approccia i suoi ingenui amanti per poi prendersi gioco di loro e ridurli alla rovina mi ha ricordato ‘La ballata dell’amore cieco’ di De André, canzone bellissima e spietata quanto la tua protagonista. Sei riuscita a tratteggiarne il carattere -il capriccioso egocentrismo, la sostanziale anaffettività che la spinge a sedurre sventurati poeti, l’immensa solitudine- in poche righe e con estrema precisione, analizzandola come se fosse una farfalla sotto vetro.
Sébastien, l’eroe puro di cuore che vuole salvare la sua bella, è solo in apparenza uno sprovveduto con la testa infarcita di ideali romantici. E’ un uomo consapevole di sé, con un forte spirito di autoconservazione, che sembra buttarsi senza paracadute nel suo amore per Marie e invece si rivela, alla fine, più forte di lei. E la strega si ritrova con niente in mano, nemmeno “il sangue secco delle sue vene” di deandreiana memoria.
Ti sei servita del prompt in maniera superba, di cui la risposta della ragazza («Mi ami troppo per amare anche te stesso.») è la perfetta -e unica possibile- replica.
Che altro posso dirti? Complimenti e grazie per aver partecipato!
La Giudicia
(Recensione modificata il 20/08/2014 - 12:13 pm)

Recensore Junior
13/08/14, ore 16:36

E’ molto particolare e fantasiosa come storia, oltre ad essere breve, ma intensa.
Il bello di questa one shot è che alla fine la protagonista è rimasta ferita dal suo stesso modo di far male gli altri e questo credo che abbia portato in lei un profondo cambiamento.
P.s. La canzone è molto bella *-*